domenica 5 giugno 2016

Da Los Angeles a San diego 25 dicembre

Come spesso accade sono un pò latitante, intanto ho avuto la febbre all'inizio di questa settimana, poi mercoledì pomeriggio siamo partiti per andare a trovare i nostri amici di Trieste, siccome però il racconto degli Stati Uniti è già iniziato, il racconto di questo lungo week-end lo farò più avanti.
Allora la mattina di Natale tocca lasciare Los Angeles, intanto abbiamo subito il problema bagagli. Vi ricordate come eravamo messi in macchina ? Una roba da paura, ma io quella notte ho fatto un sogno, non sto scherzando, e ho pensato a come sistemare i bagagli per guadagnare spazio. Ragazzi il mio è stato un sogno rivelatore!! Sistemando i bagagli come avevo pensato io, dietro avanzava un posto e mezzo, e voi direte, "che sarà mai un mezzo posto in più?" E' il massimo!! Abbiamo ancora 2/3 cosette da fare prima di lasciare la città per cui lasciamo i bagagli in hotel e partiamo per l'ultimo giro.
Come prima cosa tentiamo di andare a fare colazione in un locale vicino a Los Feliz, dove mia figlia sperava di incontrare Laura Prepon, l'attrice di Orange is the new black, ma ovviamente lo troviamo chiuso, dico avviamente perchè ci eravamo già passati altre 2 volte, ma sempre negli orari sbagliati.
Non contenti abbiamo anche fatto un giro per Los Feliz in macchina nella speranza di incorciarla, ma ovviamente nulla.
In ogni caso proseguiamo poi per l'osservatorio Griffith, dove c'è un vento pazzesco e si sente che la temperatura, come avevano previsto, sta scendendo. Facciamo delle splendide foto al panorama.





Ci fermiamo in uno Starbucks all'interno di un supermercato, dove c'è gente che fa colazione in pigiama e poi tappa alla casa di American Horror Story
Melrose AV. e gli studi della Paramount, solo da fuori


A questo punto di parte per San Diego, occhio in autostrada, ci sono dei tratti a pedaggio che ovviamente non sono riconoscibili perchè non ci sono caselli, ma se si usano poi ci si ritrova con l'addebito sulla carta di credito, anche mesi dopo il noleggio, non bisogna assolutamente prendere le Fast Track.
Scarichiamo i bagagli in hotel, pranziamo nel ristorante di fianco, dove abbiamo mangiato molto bene e andiamo subito alla Old Town. Sembra un villaggio del west, con piccole botteghe, in una facevano le caramelle che tagliavano a mano, ovviamente con posti per mangiare ed lo scontato mercatino. Ci è andata bene perchè era l'unico posto aperto a Natale.


Ci spostiamo poi a downtown e andiamo al porto, dove troviamo un sacco di gazebo che vendono di tutto e troviamo un ufficio informazioni che ci consiglia dove andare a mangiare pesce domani.






Rientriamo in hotel, convinti di mangiare nel ristorante in cui abbiamo pranzato, invece è strapieno e ci toccherebbe aspettare almeno 1 ora. Arianna è distrutta e si è già rifugiata in stanza, Paola e Franco rinunciano e così noi facciamo un salto in un supermercato e ceniamo con Taralli e twiks.
La mattina dopo in compenso ci rifocilliamo nell'unico posto aperto per la colazione, proprio di fianco alla reception del motel.

Pronti a visitare i vari quartieri di San Diego












San Diego è veramente carina, c'è una bella atmosfera, città a misura d'uomo.
Prendiamo il ponte per Coronado Island, poi andiamo al porto per fare una mangiata di pesce.






Fish Market



La famosa statua del bacio a New York
Ci dirigiamo poi a "La Jolla" nota località banleare, dove vediamo i leoni marini



Il viale principale è ricco di gallerie d'arte e piccoli negozietti





Rientriamo infini in hotel, dobbiamo fare una lavatrice prima di partire domani per Barstow.

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