giovedì 1 settembre 2016

8 - 10 Sihanoukville seconda e ultima parte

Mi sono resa conto che mi sono persa in pezzo, una sera siamo andati a Sihanoukville città, se così vogliamo chiamarla.
Al solito prendiamo il tuk tuk, scendiamo davanti alla piazza con i leoni e ci incamminiamo nella via principale, al solito i marciapiedi sono sopravvalutati, per cui ci spariamo il solito percorso ad ostacoli, dove gli ostacoli sono i soliti tuk tuk che ci massacrano "Tuk tuk?" "no thank you?" "tomorrow?" si va beh, ma ti pare che ti prenoto per domani? E poi chi cavolo ti riconosce?, poi ci sono le bancarelle di cibo ed i rifiuti sui marciapiedi e io ovviamente, illudendomi di andare in una tipica località turistica mi sono messa il vestitino e i sandaletti!!
Qui il traffico è un pò meno caotico della capitale, ma ricorriamo comunque alla catena umana per attreversare la strada, sentiamo che la nostra vita è a rischio anche qui.
Finalmente raggiungiamo il lungomare che è tutto un susseguirsi di ristorante che cercano di tirarci dentro, per cui ci secchiamo la bocca continuando con i "no thank you", finchè alla fine decidiamo di fermarci in un posto che ci sembrava giusto un pò meglio degli altri, perchè, fatevelo dire, non c'era quello che potremmo definire un bel posto.
Ordiniamo la grigliata, forti del fatto che tanto abbiamo scorte industriali di Normix, ed in realtà devo dire che era proprio buona.
Proprio di fianco a noi c'è una tavolata di ragazzine, ad un certo punto 2 scattano in piedi urlando e vediamo una blatta che cade dal tavolo, e si infila sotto il frigo di fianco a noi.
Incompresibilmente nel ristorante regna la calma più piatta, nessun scomponimento da parte dei camerieri, evidentemente è una cosa del tutto normale, tanto è vero che non appena ci alziamo per andar via la blatta fa un tentativo di fuga dal frigo ed il cameriere con totale indifferenza, le assesta un calcio e la ributta sotto.
Questo il lungomare visto dal pontile.

La mattina del 8 agosto ci svegliamo e ...piove!!
In più sono arrivati dei bambini cinesi che porca miseria alle 7.45 sono già in piscina, fanno un gran casino, urlano da matti e alle 8.30 se ne vanno, ma venire un pò più tardi no??
Come si vede dalle foto sotto la piscina è in mezzo alle stanze, le nostre erano al piano terra sulla destra, ovvio che se c'è casino in piscina è come aver un megafono direttamente nelle orecchie

Questa mattina poi abbiamo la novità,  che in realtà è cominciata ieri sera, Marco ha iniziato con i disturbi intestinali per cui, dissenten nella notte, questa mattina colazione ma poi decide di rimanere in stanza.
Quando torniamo su verso le 12.30 sembra andare meglio, decidiamo quindi di andare al solito posto a mangiare, avevamo visto che c'era il petto di pollo alla griglia per cui, meglio di così.
Il pomeriggio, come al solito, "colui che non compare mai" decide di smentirmi e compare, beh giusto 10 minuti però!! Facciamo il bagno nel mare mosso e veniamo beccate dalle meduse, insomma qui la sfiga non accenna proprio a diminuire.
Nel pomeriggio decidiamo che, per il bene di Marco, sarebbe meglio mangiare una pizza per cena, per cui andiamo per spiaggia a prenotarci la pizza dai nostri amici italiani.
Tocca a Gionny andare a prenotare perchè i tipi sono nel bar oltre la strada che divide i resort dalla spiaggia e lui è l'unico con le ciabatte.
Quando torna è abbastanza allibito. Ha trovato i tre spaparanzati che gli hanno spiegato : "Guarda non ci crederai, ma sto mangiando ora perchè siamo staati in giro tutto il giorno a cercare il semolino ma non l'abbiamo trovato" Cosa ? Il semolino? Eh si, pare che sia uno dei 24 ingredienti segreti del loro impasto per la pizza, per cui niente semolino, niente pizza "Forse riusciamo per domani"
Di nuovo, non sono un'imprenditrice, ma puoi rimanere senza gli ingredienti per fare l'unico piatto del tuo ristorante, ossia un semplice impasto della pizza per una pizzeria??
Consigliano comunque a Gionny un posto dove andare a mangiare "The hearth of Venice" peccato che non abbiamo ben chiaro dove si trovi.
Cerchiamo su google e vediamo che il posto non è tanto lontano, decidiamo quindi di prendere un tuk tuk.
Il posto è perso nel nulla, a piedi sarebbe davvero complicato, è quasi complicato con il tuk tuk.
Il posto però è una vera sorpresa, i proprietari sono due persone deliziose, oltre al ristorante hanno anche anche dei bungalow, ad aiutarli ci sono due fratellini che loro hanno praticamente adottato, e i prezzi sono cambogiani, non da ristorante italiano in Cambogia.
Ci mangiamo gli spaghetti allo scoglio, sono davvero buonissimi, ci concediamo anche il dolce, un buon tiramisu.

 Fuori, tanto per cambiare...piove.



La mattina del 9 ci svegliamo e...piove, e io e Silvia, nonostante l'umidità sia ormai penetrata dentro al midollo, siamo ancora ottimiste, per non sbagliare però, lei non lascia più nulla per terra davanti alla finestra!!
Andiamo a fare colazione e la crema al cioccolato, una sorta di imitazione della Nutella, è finita. Chiedo alla cameriera, lei porta via il barattolo, dopo un pò torna, mi alzo e mi accorgo che ha riportato lo stesso barattolo, ha raschiato le pareti e tirato giù tipo mezzo cucchiaino, ma ti pare che possa bastarmi??
Va beh, la cioccolata evidentemente è finita, è che da quando siamo arrivati in Cambogia non faccio altro che mangiare uova, qui almeno a giorni alterni le evitavo mangiando la cioccolata, niente, toccano le uova anche oggi.
Marco, dopo una notte passata sul water, decide di tornare in stanza.
Io rimango sulla nostra spiaggia mentre Gionny e Silvia vanno a fare la solita passeggiata e tornano con grandi notizie, praticamente un pò di spiagge più avanti hanno visto le varie massaggiatrici ed estetiste che si spidocchiavano, proseguendo il nostro viaggio in Cambogia abbiamo concluso che il pidocchio sta ai Cambogiani come i cani e i gatti stanno a noi, eh si, sono semplicemente dei piccoli animali domestici, tengono compagnia e ce li hanno tutti!!!
Dopo aver avuto il solito scambio di battute con Simon, ossia molto brevemente :
Isole ?
No grazie.
Ma mare bello.
No non credo.
Domani?
Forse
per pranzo ritorniamo a mangiare il nostro pollo alla piastra e facciamo una nuova conoscenza.
Stiamo ordinando quando si avvicina tale Roberta "Italiani?" "Si" " Di dove?" "Milano" "Anche io!! Conoscete il Milanese imbruttito vero? Troppo forte, dice proprio cose vere!!" Dice il tutto saltellando da un piede all'altro, la prima impressione è che sia un tantino schizzata. Insomma ci dice che è arrivata in Cambogia perchè si è innamorata di un americano, ha preso del terreno e sta costruendo non abbiamo capito esattametne cosa, nella foresta. Abbiamo capito però che ha scavato per un pozzo " Ho preso qui la gente del posto e gli ho detto: scavate qui( immaginate un dito che indica una piantina) loro mi hanno detto che non c'era acqua, ma io avevo già consultato i miei geologi a Milano e mi avevano assicurato che c'era acqua per cui ho ridetto, scavate qui e c...zo, l'acqua c'era" La seconda impressione è che è schizzata di brutto, magari ha preso qualcosa!! Poi ci racconta delle cose folli, tipo che la sera non è obbligatorio accendere le luci delle moto ma di giorno si, che sotto i 3 anni non è obbligatorio il casco e che comunque è obbligatorio solo in alcuni orari, che la Cina si sta comprando delle isole, insomma ci vomita addosso una montagna di informazioni,  senza farci capire nulla, ne usciamo semplicemente frastornati.
Ora rileggete da capo le sue parole applicando il tono del tipico milanese "so tutto io".
Non so se ho visto male o ero fusa da tutte le informazione, ma a me pare proprio che prima di salutarci si è pure accesa un bel cannone!!
 Conclude invitandoci nella sua proprietà, dicendoci di chiedere eventualmente informazioni alla proprietaria "Tanto le mi conosce benissimo" Si certo a potersi capire!!
Il pomeriggio ci viene concesso in spiaggia tra una nuvola e l'altra, con l'innominato che sembra sempre li che sta per spuntare, poi cambia il vento e ...via sparisce un'altra volta.
La sera, per non far muovere troppo marco, ceniamo in hotel, appena finito Marco "deve" andare in camera, siccome diluvia e abbiamo solo un ombrello Gionny lo accompagna, quando torna da noi per portare un altro ombrello è praticamente fradicio, per cui gli diciamo di tornare in stanza a cambiarsi, prima di avere un altro ammalato.
Io e Silvia rimaniamo a chiaccherare un pò, poi appena si calma un pò la pioggia rientriamo anche noi.
La mattina del 10 agosto...dai ma, davvero ve lo devo dire che piove???
Marco, dopo aver preso il Normix sta bene, io invece mi sveglio con una spalla bloccata.
A colazione informo Silvia e Gionny e quest'ultimo da medico si trasforma in farmacista/spacciatore di fiducia, per cui mi esce dalla stanza con un retina piena di medicinali sfusi, manco li avesse pescati nel mare e mi snocciola grammature e colori come se stessi scegliendo una risma di carta "Vuoi un 60mg rosso o un 90mg arancio?" Ok sono confusa scelgo in base al colore o al dosaggio?
Scherzi a parte mi da un antifiammatorio che pare sia un bomba, in effetti mi fa stare un pò meglio.
Il pomeriggio ci godiamo la spiaggia è il nostro ultimo giorno e l'innominato un pochino si fa vedere!!
E' la nostra ultima sera qui, per cui decidiamo di tornare da Hearth of Venice, rimangiamo benissimo, io e Silvia ci dividiamo una cheesecake al mango, servita in un bicchiere, davvero buona.
E qui ricevo anche uno speciale trattamento da parte del medico guru del gruppo. Mi sa che Gionny mi ha vista talmente bloccata che si è impietosito e mi ha fatto un massaggio, se state pensando ad una cosa piacevole, vi sbagliate di grosso!!
Avete presenti i punteruoli per il ghiaccio? Ecco, ogni volta che Gionny mi toccava il trapezio, io immaginavo un punteruolo che mi si conficcava nella carne, non contento, mentre mi massacrava, cercava di spiegare a Marco come fare la prossima volta!!
A parte tutto mi è sicuramente servito.

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