Ci svegliamo e qui ...c'è il sole!! Si certo ci fa comodo anche qui, ma forse al mare sarebbe stato carino se si fosse fatto vedere per un pò più di 10 minuti al giorno!!
Ci troviamo a colazione, i tavolini sono a bordo piscina e devo dire che è molto carino, ci portano il menù che prevede la colazione asiatica, manco lo leggo, e quella western, quindi prendiamo uova, pane tostato con marmellata e burro e frutta.
Le scrumbled eggs sono il modo più sicuro per avere delle uova ben cotte, il problema è che è anche il modo più sicuro per digerire dopo circa 8 ore, dentro c'è di tutto, dai peperoni alle cipolle, per cui una bella mappazza, la frutta è il solito mix di dragon fruit e anguria. Anche qui l'inglese è un in realtà un Camboglese, per cui Marco chiede se invece di quella frutta può avere solo banane e loro portano solo banane a tutti!!
Quando torniamo su per lavarci i denti mi accorgo di una stranezza che forse, a causa della stanchezza, la sera prima mi era sfuggita, non ci è permesso scegliere la temperatura dell'acqua del lavandino perchè esiste un solo rubinetto, quindi qualcun altro decide per noi, apriamo e quel che arriva, arriva, diciamo però che chi decide non baglia.
Nonostante il letto sia comodo, io sono ancora mezza incricchiata con la spalla per cui mi tocca il massaggio mattutino, che la mia amica immortala per i posteri.
Notate la mia espressione sofferente? Quello che non potete notare è la mia amica che se la ride da star male!!!
Appena arriva Alex lo mettiamo al lavoro per il cambio stanza che pare sarà fatto nel pomeriggio, ora siamo tutti più tranquilli.
Iniziamo il nostro tour, Alex intanto ci da delle informazioni sulla vita in Cambogia.
Intanto parliamo di Alex e del suo modo di parlare, esordisce sempre con ..."La(...pausa)Camboooogia" e poi quando fai una domanda e lui deve spiegarti che non è così "Si certo infatti...no, non è così"
Comunque, a parte queste frasi ricorrenti ci spiega che sono tipiche le case su palafitta, nate per le numerose inondazioni del mekong, di solito c'è un'unica grande stanza in cui vive tutta la famiglia, sotto la palafitta spesso vengono tenuti gli animali.
Come in Thailandia, davatni ad ogni casa, c'è la casa degli spiriti, viene usata per pregare e posizionata sempre prima di costruire la casa stessa.
Ah una curiosità, i monaci non devono mettere il casco, perchè non possono coprire la testa.
Facciamo una fermata lungo la strada, Alex vuole farci assaggiare il riso nel bamboo, praticamente il riso viene messo con il latte di cocco e i fagioli rossi dentro nel bamboo che poi viene cotto su una specie di brace.
ECCO ALEX LA NOSTRA GUIDA |
La nostra prima tappa è Koh Ker, si estende su un'area di 81 km quadrati, risale al X secolo e fu una capitale dell'impero Khmer. Le rovine sono state inghiottite dalla giungla e saccheggiate, alcuni siti sono ancora chiusi perchè non ancora sminati.
Il sito è a circa 130 km da Siem Reap, per cui i visitatori non sono molti, ci troviamo praticamente da soli.
Direte voi : "Ma questo?" eh...questo è un qualcosa (perchè in realtà non ho idea di cosa sia esattamente) a cui i nostri tre fotografi sono riusciti a fare un servizio fotografico completo, neanche avessero davanti un super modella o un paesaggio unico al mondo.
Dopo pranzo andiamo a visitare il sacro tempio celeste (traduzione del nome originale in sanscrito), una piramide di 7 piani alta 35mt.
Assomiglia molto alla piramide di Chichen Itza, ma questo era un tempio di preghiera, non per i sacrifici.
La scalata serviva per avvicinarsi al dio.
A noi la scalata è servita per sudare come dei maiali, con la segreta speranza che arrivati a due passi dalla volta celeste, come premio per le nostre fatiche, avessero attrezzato delle doccette...invece nulla!!!
A questo punto faccio una considerazione, è proprio vero che il nostro stile di vita sedentario ci ucciderà, penso ai nostri antenati cambogiani che nel X secolo scalavano, più che volentieri, queste piramidi per avvicinarsi a Dio, e mica una sola volta nella vita.
Poi immagino questa stessa cosa fatta dai nostri contemporanei, noi compresi, io dico che la metà si avvicinerebbe a dio già a metà piramide, semplicemente schiatterebbe durante la salita, anche perchè dovete tenere presente che loro salivano dal davanti, non da queste scale di legno, con dei gradini quasi umani, ma dagli scaloni sul davanti per cui con 3 passi ci si alzava di 3 metri!!
Potrebbe diventare una selezione naturale!!
Arrivati sopra, eh no neanche un cavolo di spruzzino, non so... tipo Gardaland, ma questo è il panorama
La discesa è ovviamente una passeggiata, ciò non toglie che le gambe alla fine siano un tantino a pezzi. Becchiamo due italiani mentre stiamo andando via che ci chiedono se ne vale la pena, ovviamente si!! Evidentemente in molti abbiamo lo stesso pensiero perchè anche loro ci chiedono se sopra ci sono le docce o un qualche tipo di refrigerio!!
Ma no amici!! La ricompensa è arrivarci vivi!!!
E la sfiga di oggi? Beh la mia povera spalla reclama il titolo, ma siccome sarebbe poca cosa...dai che la giornata non è ancora finita!!!
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