lunedì 12 settembre 2016

15/08/2016 Siem Reap- ultimo giorno seconda parte

Durante il pranzo Silvia riceve un messaggio da Matteo, che ingnaro di allarmi e telefonate, casca dal pero. A lei parte l'embolo, per cui incavolata nera lo chiama.
Insomma il succo è che lui dorme chiuso in camera anche se è da solo, non ha sentito il telefono, e il bello è che non l'ha sentito neanche il suo amico che dormiva sul divano, e poi perchè mai lui deve sentirsi obbligato a rispondere!
Ora immaginate l'embolo di Silvia, già partito, a che livello è arrivato dopo l'ultima frase!! Le usciva fumo dalle orecchie!!
Finita la telefonata, che le sarà costata un botto, inizia a calmarsi, per cui finiamo il pasto e raggiungiamo il nostro Van quando inizia a piovigginare.
Ora, questo è esattamente quello che ci saremmo aspettati da un luogo con i monsoni.
Inizia uno scroscio d'acqua violentissimo, per circa 10 minuti, poi spunta un sole splendente.
Perchè non è stato così al mare?? Perchè questo anno è andata così..
In Cambogia fa molto caldo, questo è assodato, tanto è vero che Marco e Gionny viaggiano con il cambio della maglietta e io e Silvia sembra sempre che ci siamo pisciate addosso da tanto abbiamo i pantaloni bagnati, ma niente ci poteva preparare alla temperatura o meglio, alla condizione climatica estrema, che ci si è presentata quando siamo scesi dal Van per visitare il Bakong, qui sotto il modellino fatto da un artista

L'apertura della porta del van ci teletrasporta direttamente all'interno di un bagno turco, l'aria è irrespirabile, sotto i piedi, invece della terra, sembrava di avere i pannelli del riscaldamento tarati all'ennesima potenza, tipo livello 5 delle valvole dei caloriferi, ci si sono appannati anche gli occhiali!!
Ci guardiamo e ci confortiamo a vicenda pensando che mancano solo due templi ed Alex ha detto che sono piccoli.
Va beh, torniamo ai templi, il Bakong fa parte del gruppo di Roulos, è un tempio piramide consacrato a Shiva nel 881, ma la grande torre in realtà fu aggiunta solo 250 anni dopo.
Percorriamo questa strada rialzata che attraversa il fossato

Ed ecco il tempio, è su 5 livelli, la scalinata è fiancheggiata dai leoni, mentre gli elefanti fanno la guardia agli angoli, nel quarto livello ci sono dodici piccoli santuari in arenaria.
Li vedete gli scalini? Sembrano piccoli ma non lo sono, immaginate di farli stando in un bagno turco, con Alex che ti spiega che gli scalini, sono in realtà scaloni, perchè arrivare al cielo doveva costare fatica.
Per cui con molta..molta calma e molto..molto sudore giungiamo in cima ad ogni livello, sentendoci sempre più vicini al cielo, ci sono un sacco di puntini brillanti che danzano davanti ai nostri occhi, stiamo per incontrare dio o stiamo semplicemente per svenire?
UNO DEI SANTUARI






Toccato il cielo con un dito, bisogna scendere ed ecco il retro del tempio
Poi Alex se ne esce con una frase per cui ha rischiato il linciaggio "Ora dobbiamo risalire per uscire"
Cosa?? Poi ci dice, ridendo che scherzava. Caro mio stai giocando con il fuoco, nel senso che noi ormai siamo così accaldati che siamo vicini all'autocombustione, è un attimo dare fuoco anche a te.
Ritorniamo al sicuro e al fresco nel nostro van, per dirigerci verso il prossimo e ultimo tempio, e di nuovo si compie la magia del teletrasporto, tipo Narnia, solo che invece di finire in una foresta, noi ripiombiamo nel nostro bagno turco.
Ecco il modellino del Preah Ko.
Il tempio risale all'879, costruito per onorare gli spiriti degli antenati del re.
Le torri sono raggruppate su due file
L'ingresso del tempio è come qui sopra, si incontrano prima le torri più alte, dedicate agli antenati paterni del re e sorvegliate da tre tori sacri, poi le tre torri posteriori più piccole, dedicate agli antenati della madre e protette da guardiane femminili.


Le torri sono piene di incisioni, purtroppo molto rovinate, alcune torri sono aperte ma non possiamo entrare, a causa della pioggia sono usciti miliardi di insetti
Questo tempio l'ho fotografato solo io, questa la dice lunga su come eravamo messi, ormai dei templi non ce ne fregava più nulla, vedevamo solo il miraggio della piscina!!
Il tour è finito e Alex ci sta accompagnando in hotel, io e Silvia da brave masochiste, decidiamo di farci lasciare al mercato. Praticamente il Night Market, fino alle 17.30 è un normale mercato usato anche dai locali, poi si trasforma in un mercato turistico.
La nostra speranza è di trovare il famoso pepe di Kampot ad un prezzo accessibile, prezzo che fino ad ora non abbiamo mai trovato, oltre magari a trovare qualche ricordino.
L'effetto bagno turco per fortuna si è ormai esaurito così riusciamo a girare senza boccheggiare, anche se il caldo ovviamente non manca.
Troviamo calamite, il pepe ed in più in mezzo alla marmaglia scopriamo che ci sono un sacco di negozietti niente male, rapportati a qui sono quasi di lusso. In uno compriamo un pò di regali per compleanni e Natale, non posso dirvi cosa perchè potrebbero leggerlo i diretti interessati, ma abbiamo aiutato a promuovere il lavoro delle donne cambogiane.
Torniamo in hotel dopo un'ora, per un ultimo bagno in piscina e per preparare le valige.
L'ultima cena a Siem Reap la facciamo al solito italiano e io e Silvia riusciamo a fare shopping anche mentre aspettiamo il cibo, guarda caso proprio di fronte al ristorante c'è un bellissimo negozio che pare faccia gli indumenti con il bamboo, entriamo e, manco a dirlo, ci piace tutto, io prendo una maglietta per mio nipote e Silvia una per Matteo,  dopo cena giriamo ancora in Pub Street ma facendo una deviazione, scopriamo altri bellissimi negozi, cavoli Siem Reap si sta rivelando una sorpresa. In un negozio rivediamo le borse che avevamo addocchiato nel negozio del pomeriggio, quello del lavoro delle donne cambogiane, e Silvia mi fa un'offerta che non posso rifiutare "Amica scegli quella ti piace, ho trovato il regalo per il tuo compleanno" "Sei sicura? Costeranno un botto!" "No ho già guardato, scegli" e così ho fatto, poi però Silvia si fa prendere dal dubbio "Non sei superstiziosa vero? Perchè il tuo compleanno è domani ma io non ho posto in valigia per cui te la devi prendere oggi" "No va bene, farò finta di non averla, la chiudo in valigia!!"
La nostra giornata si conclude qui, l'indomani partiremo alle 7.30 dall'hotel per andare in aeroporto e lasciare definitivamente la Cambogia, la nostra speranza è che ci lasci anche la sfiga!!

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