Silvia invece ha ricevuto una chiamata dall'allarme di casa, ha continuato a chiamare Matteo al telefono fisso che ovviamente non ha risposto, anche se siamo nel bel mezzo della notte e quindi dovrebbe!!
Cerchiamo di consolarla trovando delle plausibili spiegazioni del tipo che magari, senza volerlo, Matteo ha tolto la suoneria del telefono di casa che è comunque meglio del suo pensiero : sono entrati i ladri e l'hanno accoppato.
Alle 9.00, con il pensiero di cosa possa essere accaduto a Matteo, partiamo per andare a vedere il villaggio galleggiante di Kompong Phluk per poi sbucare nel lago Tonle Sap, il lago più grande di tutto il sud-est asiatico, durante la stagione delle piogge il lago si riempe con 10.000 km quadrati d'acqua, a questo punto si riempono i canali dove ci sono le case su palafitta.
Torniamo al nostro viaggio in macchina, dopo circa un'oretta, attraversiamo un paesello, prendiamo un primo dosso piccolo, non segnalato, dopo neanche 5 minuti ne prendiamo uno decisamente più alto, sempre non segnalato, tanto che a Marco, seduto dietro, scappa un Porca P......
L'autista accosta, noi ci guardiamo perplessi quando lo vediamo scendere e guardare il van, a quel punto Alex ci comunica che abbiamo un problema, devo essere sincera, ci veniva un pò da ridere, alla prima macchina si buca la gomma, alla seconda parte la coppa dell'olio, e noi che ci eravamo illusi che la telefonata dell'allarme potesse bastare come sfiga del giorno!!
Quindi scendiamo tutti e vediamo l'autista all'opera che con una saponetta cerca di porre riparo a quella che pare proprio una diga aperta.
CON IL MARTELLO HA FATTO UNA FRITTATA DI SAPONE |
Nel frattempo Alex ci informa che ha già chiamato per far arrivare un altro van e nell'attesa Gionny è Silvia sono andati a fare delle foto, noi ne approfittiamo per andare a fare un giro al mercato che è un autentico mercato cambogiano, non certo di quelli turistici.
Non resistiamo molto, anche perchè gli odori sono davvero molto forti. Ritorniamo al van, sperando ci siano buone notizie, nel frattempo passano delle bambine che vanno a scuola.
Dovete sapere che siamo partiti da casa carichi di pennarelli, gomme, elastici, perchè ci hanno detto che i bambini cambogiani ci avrebbero tampinato per chiederci soldi e ovviamente era altamente sconsigliato farlo, ma era carino portargli qualcosa.
In tutti quei giorni non siamo riusciti a dare niente a nessuno, non abbiamo trovato bambini interessati, per cui quando ho visto queste bambine ...
Solo che abbiamo dovuto far spiegare da Alex che i pennarelli si usavano sui fogli di carta, non sulla faccia!!
A proposito di scuola, siccome gli insegnanti sono pagati molto poco dallo stato, circa 100 dollari al mese, che fanno? A scuola non insegnano nulla, così chi può, manda i figli privatamente il pomeriggio a lezione, sempre dagli stessi insegnanti ovviamente!!
Nel frattempo qualcuno si ferma a far benzina...
che si sceglie dalla bottiglia.
Arriva il nuovo van, trasferiamo tutti i nostri averi e quando stiamo per arrivare Alex ci informa che purtroppo i canali sono in secca. Ma come non era la stagione delle piogge? Pare che tutta la pioggia sia andata a Sihanoukville, dove ne avremmo fatto volentieri a meno, e qui nulla!!
Quindi se normalmente si viene caricarti sulla barca che fa il giro dei canali a noi tocca, prima una specie di canoa dove ci viene richiesto di stare rigorosamente in fila indiana, poi attracchiamo e prendiamo un tuk tuk che ci porta infine ad una barca più grande con cui iniziamo il giro.
L'acqua ha il solito colore marroncino, la parte più allucinante è la vita in questi canali, nella stessa acqua c'è la bambina che fa i suoi bisognini, l'altra che si lava i denti e ancora altri che fanno il bagno.
Questi hanno degli anticorpi grossi come la mia mano, non c'è altra spiegazione!!
Ecco le prime barchette
Poi il tuk tuk
Qui abbiamo trovato un bagno davvero pittoresco, intanto ne stavano facendo di nuovi che sembravano un capolavoro, i vecchi...beh...la porta si chiudeva a malapena e dentro c'era di nuovo la solita vasca con l'acqua e la baccinella per "tirare l'acqua", insomma, faccio pipì, poi mi giro e vedo la baccinella nella vasca che si allontana, ma invece di fermarsi, va nell'altro bagno, dove in quel momento c'era Silvia, praticamente avevano tagliato il muro divisorio del bagno per cui la vasca di cemento era in comune!! Quando sono uscita l'ho detto a Silvia, che non se n'era accorta e ho avvisato Gionny, che entrava dopo di me, che non avevo potuto "tirare" l'acqua perchè la baccinella era finita dall'altra parte. Ora, noi ci conosciamo, ma voi immaginate due estranei "Scusi, lei che sta dall'altra parte spingerebbe di qui la baccinella?" No dai, non si può!!
Chiusa la parentesi, prendiamo la barca più grande e succede una strana cosa, a tutte e tre le macchine fotografiche si scarica la batteria, ora ce l'hanno con noi anche i campi elettromagnetici, Marco aveva appena controllato la batteria ed era quasi piena!! Per fortuna esistono le batterie di scorta!!
Nel villaggio vivono più o meno 1700 famiglie, le palafitte sono alte circa 8 metri
Ed infine arriviamo al lago, Alex ci avvisa che ci sembrerà di vedere il mare, in effetti il lago non ha confini
QUESTA FOTO E' INCLINATA PERCHE' NOI ERAVAMO INCLINATI |
Finalmente la barca gira e rientriamo nei più tranquilli canali, Silvia mi guarda "Dai non ti sarai mica preoccupata!" "Ah perchè con tutto quello che ci è successo in questa vacanza era un'ipotesi remota che potessimo cadere in acqua?" dopo averci pensato un pò su "Ok hai ragione, saremmo potuti cadere in acqua". Appunto.
Facciamo una fermata obbligata ad un bar, con la scusa che il motore deve raffredarsi, ci beviamo un cocco, Gionny mette in carica la batteria e vediamo i coccodrilli
In attesa del tuk tuk, assistiamo si nuovo alla cura dei piccoli animaletti domestici, sullo sfondo potete vedere il papà che spidocchia il figlio sdraiato sulle sue gambe
Prendiamo quindi il tuk tuk e poi la barchetta piccina, ad un certo punto si ferma in mezzo al canale di punto in bianco. "Ok ci siamo, abbiamo rotto anche questa!!" Per fortuna no, con l'elica ha semplicemente preso un cellophan.
Il programma prevedeva che vedessimo anche due templi nella mattinata, ma la rottura del mezzo ci ha fatto perdere almeno un'ora, per cui prima andremo a pranzo e poi agli ultimi due templi del nostro tour.
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