domenica 18 settembre 2016

18/08/2016 Tribal museum, Wat Phra Singh e museo delle tradizioni Lanna

Qusta mattina ci portano il mais insieme a delle palline trasparenti ( purtroppo non ho idea di cosa fossero) il tutto nel latte di cocco tiepido e anche questa mattina Marco lo guarda schifato, assaggia e di nuovo decide che tocca a me mangiarlo.
Devo dire che era molto particolare, il mais è dolce per cui con il latte di cocco ci stava bene, le palline boh...non mi sembrava avessero sto gran sapore, per cui l'insieme non era affatto male.
Ci facciamo chiamare un taxi e ci chiedono 350 bath, ok è una follia, ma visto che non abbiamo alternativa accettiamo.
Dopo due minuti di viaggio Marco e Gionny ci informano che potremmo non arrivare a destinazione, il taxi ha il semiasse sicuramente rotto, va beh però questa volta non può essere colpa nostra, siamo saliti da troppo poco per causare danni!!
Dopo circa 20 minuti arriviamo a destinazione, ad un certo punto vediamo l'insegna del museo a sinistra ed il taxista inspiegabilmente va a destra, verso quella che sembra la ricostruzione di un villaggio, ed ecco che manco a dirlo ci ritroviamo incastrati nella vegetazione, era palese che in macchina non era proprio il caso di passare da li, quello era un sentiero pedonale!!
Il tipo fa l'indifferente e per farci capire che forse è arrivato il momento di scendere ci chiede se deve aspettarci per il ritorno, noi gli spieghiamo che non sappiamo quanto ci metteremo per cui è meglio di no.
Scendiamo con enorme difficoltà, scorticandoci non poco nella vegetazione, e dopo poco ci si avvicina una signora che ovviamente intuisce la nostra reale destinazione e guarda perplessa il taxi incastrato, noi intanto ci chiediamo come diavolo farà ad uscire da lì.
Ci incamminiamo verso la nostra destinazione, che è molto più lontana di quello che pensavamo, cavolo abbiamo speso 350 bath e non ci ha portato neanche davanti!!
Entrati nel museo abbiamo un'accoglienza a dir poco singolare, arriva una signora che ci fa mettere 20 bath a testa in una teca, purtroppo niente biglietto da attacare al diario, e poi ci indica una scarpiera, chiaro segno che ci tocca togliere le scarpe ed infilare le ciabatte, ma noi siamo attrezzati con le calzine che abbiamo sempre in borsa, per ogni evenienza.
Veniamo condotti in una sala, molto caratteristica, sembra una finta foresta, dove viene proiettato un film in inglese che spiega quante sono le tribù del nord e le loro usanze.
Finito il filmato inizia il percorso con le ricostruzioni delle scene di vita delle 10 tribù che vivono ancora nel nord della Thailandia, in tutto il nostro giro, di circa 30 minuti, siamo del tutto soli, nasce spontanea una domanda : ma qui ci viene mai qualcuno?
Finito il giro, la signora si fa una foto con noi, ci ringrazia e chiama il nostro taxi che in realtà era rimasto poco lontano ad aspettarci, è chiaro, quando gli ricapita più di di beccarsi 350 bath per una corsa da 20 minuti!!
A questo punto però noi dobbiamo fare ancora il giro dei Wat della città per cui gli chiediamo di accompagnarci direttamente al Wat Phra Singh.
Pare sia il tempio che proprio non si può perdere in città.



 Il chedi dorato risale al 1345 e contiene le ceneri del re Kam Fu






Pausa caffè
Ci dirigiamo quindi verso il Wat Chedi Luang, dopo aver chiesto indicazioni e aver dovuto declinare duemila offerte per visitare praticamente tutta Chiang Mai e nel frattempo continuiamo a cercare gli insetti in busta che Silvia deve portare a casa.
Il problema è nato quando non li abbiamo trovati in Cambogia, posto dove davamo per scontato di trovarli, visto che stando ad Alex (ricordate la guida in Cambogia?), per loro mangiare gli insetti è come per noi pizza e birra, invece nulla!!
Io l'anno scorso li avevo trovati a Koh Samui, in un supermercato, e li avevo portati a casa ad Arianna, erano aromatizzati al formaggio, mi ha detto che sapevano di terra ma non erano male!!
Quindi sbirciamo in ogni supermercato che troviamo lungo la strada per il tempio e intanto diamo un occhio anche ai ristoranti, tra poco bisognerà mangiare.
Avete presente quando vi ho detto che a Siem Reap ormai i siti ci uscivano dagli occhi? Beh qui è un pò lo stesso con i Wat per cui, quando arrivati al Wat Chedi Luang, abbiamo scoperto che dovevamo pagare per entrare e tanto per cambiare, avevamo davanti una comitiva di cinesi, abbiamo deciso che ne avevamo visti abbastanza e chi quindi potevamo farne tranquillamente a meno, quindi...pausa pranzo. Questa volta prendo il riso nell'ananas, è davvero buono, certo bisogna mettere in conto un accompagnamento di qualche formica ( si perchè prendono l'ananas, la svuotano e poi la riempiono, da noi l'avrebbero come minimo sottoposta ad una camera di sterilizzazione, ma da loro credo non la mettano neanche sotto il rubinetto) comunque ne vale la pena, formiche comprese!!
Finito il pranzo decidiamo di andare a vedere il monumento ai Tre Re e magari entrare nel museo della cultura Lanna.
Oggi è la festa del Buddha per cui troviamo un templio addobbato a festa


 Ecco i Tre Re

 C'è stata una bella disputa per decidere se entrare nel museo dei Lanna, la paura era che fosse uguale a quello visto la mattina, in più chiedevano 90 bath a testa di ingresso, insomma la verità è che saremmo entrare solo io e Silvia, ma per cavalleria alla fine siamo entrati tutti.
Anche qui siamo praticamente soli, non so forse siamo turisti con gusti un pò particolari.
In una sala c'era uno specchio posizionato su un tavolo che rifletteva il soffitto, entro e vedo Marco che con la macchina fotografica fa prove...tipo un seflie con una reflex.
"Che pirla che sei!" gli dico.
Va beh, tenpo un minuto la situazione era questa
e Marco : "Meno male che il pirla ero io!!" eh già come dice la mia amica Silvia, 15 anni e non sentirli!!
In ogni caso abbiamo animato il museo, dal rigoroso silenzio di quando siamo entrati si è trasformato in una classe delle superiori durante la ricreazione.
Ed ecco qualche sala del museo



 Basta è arrivato il tempo di andare in piscina, torniamo a piedi verso l'hotel e nonostante i mille negozi, niente insetti.
In piscina decidiamo che la sera saremmo andati a mangiare all'italiano, poi il night market ma avremmo preso il famoso taxi rosso di Chiang Mai e di nuovo...15 anni e non sentirli
si la foto fa un pò schifo, ma eravamo in movimento ed era buio pesto.
Il night market è incasinato come la sera precedente ma d'altra parte se non volevamo andare a letto all 21.00 era l'unico posto dove andare, esploriamo comunque altre viette, sempre piene di bancarelle ovviamente.
Io e Silvia entriamo anche un negozio e rischiamo di uscire con delle scarpe nuove, avevano dei bellissimi sandali in pelle a 15 euro, peccato che non eravamo convinte.
Decidiamo quindi di tornare in hotel ma io e Silvia mettiamo bene in chiaro  che non abbiamo alcuna intenzione di tornare a piedi, tenete presente che all'andata abbiamo speso 20 bath per arrivare, fermiamo qualche taxi rosso e ci sparano 200 bath. Cosa? Ma siete pazzi? Decidiamo di allontanarci un pò e vedere se lontano dal quel posto assolutamente turistico le cose potevano cambiare, per fortuna ad un certo punto si accosta un tipo, chiediamo e ci dice 80, ok dai va bene.
Dovete sapere che questi taxi rossi non sono proprio dei taxi, nel senso che è come se fossero bus, non ti portano mai esattamente dove vuoi andare ma ti lasciano vicino, perchè tendenzialmente rimangone vicino alle strade principali in modo da poter caricare eventualmente altre persone, per cui il tipo si ferma e ci indica la via che dobbiamo prendere per arrivare in hotel.
Analizziamo la situazione : è buio, non abbiamo idea di dove siamo, imbocchiamo la via che ci ha indicato, ma non riconosciamo nulla.
Ad un certo punto inziamo ad agitarci un pò, chiediamo indicazione in un negozio e manco a dirlo non hanno idea di dove sia il nostro hotel, ma non doveva essere li vicino?
Bene!!!
A me sembrava di aver visto il fiume ad un certo punto, per cui se riusciamo ad arrivare al fiume poi sappiamo dove andare, giriamo quindi a sinistra.
Peccato che il fiume ora non si veda più, le strade sono sempre più buie, c'è qualche gruppetto di Thailandesi in giro, chissà se sono persone raccomandabili!!  Finalmente passiamo davanti ad un cartellone pubblicitario e "Io questo lo conosco!!" eh si, sbuchiamo proprio davanti al nostro hotel, certo che se avessimo seguito le indicazione del taxista col cavolo che ci saremmo arrivati!!

Nessun commento:

Posta un commento