Questo è un altro viaggio fatto per sbaglio, non perchè abbia sbagliato io, ma perchè siamo rimasti a piedi e non sapendo dove andare...
Più o meno a ottobre 2013 è nata l'idea di fare il giro della costa ovest degli Stati Uniti per l'agosto 2014, e si sarebbero uniti a noi anche 2 nostri vicini di casa. Quindi inizio a preparare più programmi con il mio fidato Numbers, faccio itinerari in linea di massima, costi degli hotel, insomma per farci un'idea.
Purtroppo l'8 febbraio, un sabato, accade l'imprevedibile. Marco alle 14 mi dice che c'è qualcosa che non va, non si sente molto bene, gli provo la pressione ma la macchinetta va in errore e dopo il tipico "Ecco una volta che serve non funziona!!" provo a cambiare le pile ma non cambia nulla. Visto che l'errore significava che la pressione era troppo bassa per essere misurata, e la cosa mi sembrava strana, chiamo mia figlia e le chiedo di provarla a me, sorpresa! Con me funziona!! Lo vedo strano, ma non vuole che chiami il 118, mi dice solo che si sente un leggero formicolio al petto, mia figlia esordisce dicendo "Pà, se hai un infarto abbiamo solo 15 minuti di tempo per arrivare al pronto soccorso, l'ho studiato in scienze in 3° elementare" e io che le dico "Ma non credo, non gli fa male nulla, non può essere" Insomma alla fine Marco decide di prendere un'aspirina e partiamo per il pronto soccorso, ma non prima di aver portato un libro da leggere, visto che pensavo che avremmo passato ore in attesa. In macchina lo vedo che si agita sul sedile e la cosa non mi piace, quando arriviamo lui scende con Arianna mentre vado a parcheggiare. Quando entro li trovo già in accettazione, lui sta spiegando cosa si sente quando ad un certo punto cade all'indietro, inizio a chiedere aiuto, un signore dietro di noi mi aiuta mentre la mamma copre gli occhi alla figlia e l'infermiera chiama il codice rosso.
Mi ritrovo con la testa di Marco tra le mani mentre lui pare abbia un attacco epilettico, mentre lo portano via con la barella vedo lo shock negli occhi di Arianna.
Ci dicono di seguirli e ci lasciano in una saletta d'attesa, non riusciamo a trattenere le lacrime, anche perchè è evidente che la situazione è molto grave. Vengo chiamata da una dottoressa che mi informa, per l'appunto, che la situazione è molto grave e non sanno se ce la farà, per cui mi dice di chiamare chi devo chiamare, ma di pensare anche a qualcuno per me perchè potrei averne bisogno. Non riesco a descrivere cosa ho provato in quel momento, mi sembrava di essere in un film, quelli mica eravamo noi!! A quel punto arriva la domanda fatidica di Arianna "Mamma papà sta morendo vero?" "Amore non lo so, speriamo che ce la faccia, è giovane e forte, pensiamo positivo ok?" e intanto eravamo due fontane. Faccio le chiamate e non riesco neanche a parlare poi tempo 10 minuti mi ritrovo circondata da medici che mi fanno mille domande, da quanto stava male, che sintomi, soffre di epilessia...cavoli non ha mai avuto nulla e neanche un sintomo!! Il medico mi dice " Guardi non so come abbiate fatto ad arrivare qui con lui vivo, questi attacchi durano un mezz'ora e difficilmente si arriva in ospedale in tempo, abbiamo dovuto defibrillarlo 3 volte" Arriva tutta la famiglia compresi Flavio e Valeria e i due vicini con cui dovevamo andare in ferie, avremmo avuto una cena quella sera per cui ho dovuto avvisarli.
Arriva una dottoressa che ci informa che, dopo le 3 defibrillazioni e la respirazione assistita, sono passati solo 3 minuti prima che ritornasse da noi per cui non dovrebbe esserci alcun danno neurologico, non è fuori pericolo perchè non hanno ancora trovato la causa e se non dovessero trovarla non potrà farcela.
Lo portano quindi a fare un coronografia e dopo 4 ore lo trasferiscono in terapia intensiva. Nel frattempo ovviamente Arianna, che soffre di rettocolite ulcerosa come già sapete, ha incominciato ad andare avanti e indietro dal bagno, quindi sapevo già che mi sarebbe toccato venire in ospedale anche con lei.
Alle 19 entriamo in rianimazione, solo io e Arianna, bardate come nei migliori telefilm, mascherina, camice e copriscarpe. Come prevedibile, lo troviamo intubato e sedato ed è di nuovo uno shock.
Dopo 2 giorni lo dichiarano fuori pericolo e lo spostano in sub intensiva per un altra settimana, la ripresa è impressionante ma la batosta il cuore l'ha ricevuta, infatti la punta del cuore è morta.
Il martedi mattina, come avevo previsto, mi tocca chiamare in ospedale per Arianna, la situazione è di nuovo grave, degli amici, per tirarmi su il morale, hanno pensato bene di dirmi che forse era il caso di piantare una tenda nel prato del San Carlo, così evitavo di fare la strada. Avevano ragione!! Arianna è stata messa di nuovo sotto cortisone e nello stesso giorno mi sono ritrovata a fare la spola tra il 1° ed il 5° piano.
Il 22 febbraio viene dimesso, chiede se può fare un viaggio in agosto e una doc dice di no l'altra assolutamente si...vai a capire, tanto avrebbe dovuto fare altre 2 settimane di riabilitazione cardiologica in un altro ospedale, avremmo richiesto li.
Dopo questo fatto per mi figlia suo padre si è guadagnato il soprannome di Jesus, invece di essere risorto dopo 3 giorni lui l'ha fatto dopo 3 minuti, ma va beh..
Intanto i nostri compagni dell'ipotetico viaggio ci informano una un collega di lui ha fatto un incidente in moto e forse saltano le ferie.
Il 13 maggio Marco finisce tutto il percorso e iniziamo a capire che il viaggio non si farà, pare infatti che i nostri vicini, o meglio lui non potrà avere ferie, ok pazienza, ma di certo non staremo a casa, che facciamo?
Giuro che non ricordo bene come è nata la cosa, penso guardando come al solito in internet, insomma mi capita per le mani un volantino che avevo preso in una BIT, di una certa Sanpietroburgo.it, propone vari viaggi a un buon prezzo, vado sul sito e vedo quello che mi interessa : 4 giorni a San Pietroburgo e 3 a Mosca, oppure c'era l'opzione con il triangolo d'oro, il problema è che il rientro a mosca era previsto di notte in treno e Marco non era convinto per cui inizio a scrivere una mail e mi faccio dare dei prezzi precisi, premetto che in Russia le camere triple praticamente non esistono, per cui abbiamo pagato un pò di più per il supplemento singola per la seconda stanza.
Facciamo dal 6 al 13 agosto, pensano a tutto loro, visto, polizza medica, voli ma soprattutto cambiano anche i rubli.
Ad Arianna non fregava nulla della Russia ma ci teneva ad andare a Disneyland Paris, per cui decidiamo che il 15 partiremo per 3 giorni a Parigi.
Ecco impostata la nostra vacanza.
Noi non siamo gente da tour organizzato, ma andare da soli in Russia, non è impossibile, ma è una gran scocciatura, bisogna stipulare obbligatoriamente una polizza medica con una compagnia che sia prevista da loro, per fare il visto, che allora costava 120 euro, bisogna avere l'invito di un hotel, io ho guardato ma arrivavamo a spendere la stessa cifra, in più per noi, essendo il primo viaggio dopo quello che era successo a Marco, in più in un paese dove in pochi parlano inglese, ci sentivamo più tranquilli ad avere un numero di telefono di una persona che parlava la nostra lingua e che all'occorenza avrebbe fatto da tramite in ospedale!!
Il tour è molto libero, ci sono delle visite previste, e quindi comprese, altre facoltative, ma anche tanto tempo libero, per poter girare da soli, per cui proprio quello che volevamo, non una cosa da tempi rigidi e tutto già impostato.
Abbiamo prenotato direttamente in agenzia, visto che è a Milano, quindi abbiamo deciso insieme che volo prendere, in base alle nostre esigenze, altra cosa che ci è piaciuta, di solito nei viaggi organizzati è già predisposto anche il volo, abbiamo così scoperto che non saremmo partiti in gruppo ma ci saremmo trovati direttamenti sul posto. Noi ad esempio ci siamo trovati ad inziare il giro a San Pietroburgo insieme ad un gruppo che arrivava da Mosca, mentre a Mosca ci siamo ritrovati con un gruppo di camperisti, invece solo due ragazze hanno fatto tutto il viaggio con noi Ilaria e mi vergogno a dirlo, non ricordo l'altro nome, in ogni caso è stato davvero un bel giro, la prossima volta inizierò il racconto.
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