Questo giorno c'è un sole splendente e ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati a non averlo nei nostri primi 3 giorni, credo non avremmo retto, dopo poco pensavamo già di morire di caldo!!
Decidiamo così di riprendere metro e Sky train ed andare al MBK Center, così prendiamo un pò di fresco, mangiamo una pizza e ci teniamo un 40 minuti per fare le ultime compere, prima di andare alla Jim Thompson House.
Per trovarla abbiamo penato, dallo Sky train c'era un'indicazione che poi è sparita, abbiamo chiesto ma pareva parlassimo di qualcosa che non si trovava sicuramente a Bangkok. Per fortuna alla fine ci siamo arrivati. La senzazione è molto strana, ci si trova a 2 passi dalla via principale ed incasinatissima di Bangkok, ma all'interno del giardino di questa casa regna il silenzio, sembra di essere lontani anni luce dal casino. La visita in italiano non c'è per cui, siccome non si può visitare da soli, prendiamo la visita in inglese. Ci viene raccontata la storia di Jim Thompson, che pare fosse un funzionario della Cia che ha promosso il commercio della seta Thailandese nel mondo. E' morto in circostanza misteriose in Malesia, il suo corpo non è mai stato trovato e a distanza di pochi mesi venne uccisa anche la sorella, c'è chi sospetta sia un complotto della Cia. Il complesso è formato da più costruzioni immerse in questo giradino e ricche di opere d'arte.
A questo punto ci aspetta la nostra piscina a sfioro, quella che abbiamo tanto voluto, per cui torniamo in Hotel.
la hall dell'hotel |
Per la serata decidiamo di andare a Paptong, la famosissima zona dei gogo bar. Non so che dire, per noi è stata una delusione totale, il solito mercato con le solite bancarelle, un 2 posti dove avrebbero voluto tirarci dentro...non so ci aspettavamo anche bancarelle di cibo, invece nulla, alla fine andiamo a mangiare da KFC, li anche i panini di Mcdonald's e KFC sono piccanti, per cui preparatevi!!
Prima di rientrare ci allunghiamo verso Silom a vedere la statua di Rama VI e il parco Lumpini.
Rientrati in hotel pensiamo a cosa fare nel nostro ultimo giorno a Bangkok, il punto fermo è il taxi per le 16.30, in mattinata loro vorrebbero andare a vedere il parco Dusit, noi visto il caldo preferiremmo stare in centro e andare a vedere il tempio di Erawan, decidiamo quindi di dividerci, ci ritroveremo poi per prendere il taxi. Prima però facciamo una magnifica foto dalla loro camera.
La colazione è uno spettacolo, intanto ci viene assegnato un tavolo e c'è di tutto, dalle tortine nei vasetti di ceramica, alle marmellate fatte da loro, le crepes, i pancake, per non parlare dei noodles, il riso, gli spaghetti al ragù, l'arrosto, le patate, le uova, vari tipi di the ed infusi, insomma abbiamo mangiato da far schifo!!
Dopo aver fatto il chek out e prenotato il taxi, iniziamo il nostro giro.
La nostra prima tappa è il tempio di Erawan, l'unico tempio induista e buddhista. E' molto piccolo e all'aperto.
Tutti fanno delle offerte, decido di farle anche io per mia sorella e mio cognato, visto che nel tempio bianco ho messo la preghiera solo per noi.
Proseguiamo poi girando ed entrando in vari centri commerciali, il One World, il Siam Paragon ed il Siam Center, in uno ci sembrava di essere a Natale, c'era una pista di pattinaggio!!
Uniqlo |
Alle 15.30 ritorniamo al tempio di Erawan per prendere lo Sky train e ritornare in hotel.
In quello stesso luogo alle 19.00 scoppierà una bomba.
Il nostro aereo partiva alle 19.30 per cui non sapevamo nulla, quando siamo atterrati per lo scalo a Doha, Silvia ha ricevuto un sms dalla Farnesina che chiedeva di confermare la nostra incolumità, siamo andati subito su internet e abbiamo così scoperto che nel tempio dove eravamo stati poche ore prima era scoppiata una bomba. Abbiamo subito avvisato casa che stavamo bene, devo però dire che sono rimasta molto sconvolta, il pensiero delle persone che erano li, la signora che vendeva i fiori da dare come offerta che faceva proprio avanti e indietro lungo la panchina in cui era stata lasciata la bomba, l'altra all'ingresso del tempio, di fianco alla stessa panchina, che vendeva gli uccelli che sarebbero poi stati liberati per un rituale di fertilità....questo anno torniamo in Thailandia per cui non ci facciamo spaventare, ma ci ha lasciato comunque un segno.
Il viaggio è terminato, ne sono venuti fuori ben 3 libri di foto e dei bellissimi ricordi, soprattuto della gentilezza e del sorriso dei Thailandesi, che ti fanno venire voglia di tornare, oltre ovviamente ai bellissimi luoghi che abbiamo avuto modo di visitare, così lontani da quello che siamo abituati a vedere qui da noi.
Nessun commento:
Posta un commento