Qui inizia il percorso della transiberiana, lunga 9298 km, ci spiega che è un viaggio davvero affascinante
Siamo andati direttamente sui binari, senza passare dall'interno della stazione, per cui la guida ci fa la stessa domanda che io mi ero posta a San Pietroburgo : " Come abbiamo fatto ad arrivare sui binari senza passare i controlli?" e appunto....."perchè ai russi non piace fare i controlli, per cui devono aver modo di entrare in stazione senza farli, i turisti che invece non sanno nulla, passano i controlli" Ah beh, la logica non fa un piega!!
L'esterno della stazione in cui siamo arrivati |
Una delle sette sorelle
Sull'obelisco, una statua della dea Nike
Ci sarebbe piaciuto vederlo anche di giorno, ma il giorno dopo avremmo avuto poco tempo, alle 11 avevamo il trasferimento in aeroporto e per arrivare li dal nostro hotel ci sarebbe voluta come minimo 1 ora, un pò troppo rischioso, Mosca è enorme, si gira tutta in metro, ma ci vuole tempo, 3 giorni sono decisamente pochi, penso ne servano 4 come minimo, l'ideale sono 5.
Ovviamente non poteva mancare una tappa alla piazza rossa, i magazzini Gum sono illuminati come a Natale, pare che quando l'hanno fatto per la prima volta, sia piaciuto così tanto ai cittadini che hanno deciso di lasciarli così. L'orologio del Cremlino è quello con cui, tutta la Russia, indipendetemenre dal fuso orario, fa il conto alla rovescia a capodanno.
Il nostro giro si conclude, la nostra guida si fa lasciare vicino a casa sua e dopo aver scaricato i camperisti, rimaniamo noi 5 con l'autista che non parla una parola di inglese. Per un momento abbiamo tutti pensato che poteva accaderci di tutto, tipo che ci portasse in qualche posto sperduto per derubarci e ucciderci... lo so, vediamo troppo televisione, è che la strada del ritorno sembrava non finire mai, poi finalmente vedo il cartello per la zona Izamailovo, ebbene si, ho imparato a leggere il russo, devo dire che non è poi così difficile una volta imparata la conversione delle lettere chiave, per cui rassicuro tutti che stiamo andando dalla parte giusta.
La mattina seguente partiamo per l'aeroporto, il nostro volo ha un orario completamente diverso dalle ragazze per cui ci salutiamo nella hall.
Arrivati in aeroporto inizia l'incubo. Il nostro volo era Alitalia ma operato da Air France, ci dirigiamo quindi al banco della Air France.
Guardano la nostra prenotazione, poi il pc, po i passaporti, poi la nostra prenotazione, poi il pc, poi i passaporti, si consultano tra di loro e poi con espressione allibita ci viene comunicato che il nostro biglietto non è stato emesso per cui ci negano l'imbarco.
Cosa?????Ci fanno parlare con l'unica che parla inglese e che ci spiega che siamo registrati sul volo ma il biglietto deve stamparlo Alitalia, al che chiediamo "Ma loro possono stampare un biglietto air France?" e la risposta ovvia è " In realtà no, però devono sbloccarlo altrimenti non possiamo accettarvi sul volo" Ma parchè mai è stato blocccato? Questo non ci è dato saperlo!! Ok va bene, ci facciamo dare istruzioni su come arrivare ai banchi Alitalia, che ovviamente sono nell'altro terminal e corriamo con valige al seguito.
Arriviamo al banco Alitalia e, un operatrice è al telefono e l'altro non parla una parola, non solo di inglese, ma manco di italiano, io dico, sei operatore Alitalia, e cavoli la mia lingua la devi parlare no??
E intanto il tempo passa, il tipo continua a scusarsi facendo segno che dobbiamo parlare con la collega e noi ad un certo punto gli diciamo chiaro che rischiamo di perdere l'aereo.
Finalmente la collega si libera, nasco una discussione perchè ovviamente si rimbalzano la palla, per cui secondo lei sta abagliando Air France, mica loro!! Insomma Marco voleva comprare la compagnia e licenziare tutti, io che cercavo di mediare..alla fine ci stampa i cosidetti biglietti, o codici di sblocco, con una stampante ad aghi!! Richiediamo se è sicura che così siamo a posto, perchè probabilmente non avremo tempo di ritornare indietro se ci fossero problemi, ma lei pare convinta. Riprendiamo quindi armi e bagagli e torniamo al nostro terminal, ovviamente saltiamo la fila chilometrica che si è formata nel frattempo e ci fondiamo da quella che parla inglese e.....non ci credo....si rimette a controllare per filo e per segno i passaporti, 10 minuti per ogni passaporto, e qui capisco la fila chilometrica, cavoli ma li hai appena visti, cosa posso aver fatto ? Ne ho stampato un altro? Controllo il nome e la foto e basta!!! Finalmente, dopo 20 minuti, riusciamo ad avere i nostri biglietti. Ci siamo rilassati solo quando l'aereo è decollato, sai mai che ci venissero a prendere prima del decollo perchè non eravamo "autorizzati".
Nonostante questo inconveniente il bilancio finale è decisamente positivo, posti bellissimi, San Pietroburgo è molto europea, anche perchè molto più giovane, Mosca invece, che è nata intorno al 1200, è ricca di storia e meravigliosa, mi piacerebbe davvero tornarci, credo che nel frattempo abbiamo anche messo le indicazioni in inglese, per cui magari la vita del turista diventa un pò più semplice, sicuramente una guida è molto utile, l'interno del Cremlino senza guida, penso non renda l'idea. Ritengo che la soluzione che abbiamo adottato noi possa essere la migliore, un pò guidata, un pò autonoma.
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