mercoledì 27 aprile 2016

Tour del nord..

Come detto il ritrovo è alle 8.00 per andare al sito si Sukhothai, patrimonio dell'umanità. Questa è stata la seconda capitale della Thailandia ed è tenuta decisamente meglio, ovviamente arrivano anche più fondi.
Il sito è immenso, ci sono laghetti, viali, alberi e lo giriamo in bicicletta.











La foto qui sopra è di un albero, nel sito, dove sono state posizionate, o meglio offerte, parecchie statuette del buddha. Bruno ci ha spiegato che sono statue che la gente aveva in casa, se la statua cade, ad esempio facendo la polvere, vuol dire che buddha non sta più bene in quella casa e va offerto, per cui capita spesso di vedere in giro alberi stracolmi di statuette.
Per pranzo ci fermiamo in un "ristorante" sul fiume, il Kangsak, siamo gli unici ospiti, mangiamo bene ma ci chiediamo se per caso i piatti li lavino nel fiume che è molto, molto marrone!!
Spendiamo 17 euro in 4, e non so se lavassero veramente i piatti nel fiume ma Marco 2 ore dopo, durante il viaggio per Chiang Mai è dovuto correre in bagno 2 volte.

Arrivati a Chiang Mai alloggiamo al Ramin Lodge, l'hotel è proprio in centro, abbiamo però giusto il tempo di fare una doccia perchè poi Bruno ci ha proposto di andare a fare un cena Khentoke, con tanto di spettacolo al "Old Chiag Mai".
Arrivati sul posto scopro che bisogna entrare senza scarpe, ok per me è un bel problema, perchè non posso assolutamente mangiare a piedi scalzi a meno che non voglia passare il mio tempo in bagno. Bruno prova a chiedere se possono fare un'eccezione ma ovviamente non se ne parla, per fortuna vediamo una bancarella che vende pashmine, ne compro una così mi terrò i piedi al coperto.
Il riso glutinato



Ovviamente non abbiamo messo piede nel bagno!!
Tornati in hotel decidiamo di fare una passeggiata, in realtà la speranza è quella di trovare altre pashmine, ci siamo infatti rese conto che la mia è di puro cashmire ed è costata solo 2,50 euro.
Troviamo una bancarella, trattiamo e le portiamo a casa per 3 euro l'una ma ne prendiamo 7, evvai!! Regali di Natale fatti!!
La mattina seguente ci ritroviamo come al solito alle 8 e partiamo verso le Hot Spring, premetto che dopo tutte quelle ore di macchina i oe Silvia avevamo il problema che, ora di sera, ci ritrovamo con le gambe parecchio gonfie, quindi andiamo alle Hot Spring ( la parola stessa indica caldo) e pensiamo bene di immergere le gambe nell'acqua bollente, acqua in cui cuocevano anche le uova!!



 Ecco le libellule blue e rosa

 La tappa seguente è il famosissimo tempio bianco e ci arriviamo proprio quando inizia a piovere, scendiamo dalla macchina ma poi Bruno ci informa che si era dimenticato che il tempio chiude in "pausa pranzo" per cui conviene andare a mangiare e tornare dopo. Eravamo un pò scocciati ma poi ci siamo resi conto che così facendo potevamo fare delle magnifiche foto senza persone in mezzo ai piedi, i 5 minuti di pioggia finiscono e noi facciamo le foto.




Il cielo grigio non rende giustizia al tempio ma è davvero magnifico.
Ci spostiam oquindi per pranzo in questo posticino, con un bagno molto particolare, fatto con i pezzi di tronchi d'albero e il pranzo è a buffet.




Il rambutino, assomiglia molto ad un lychees
Dopo pranzo ritorniamo al tempio, il cielo è azzurro e lo spettacolo cambia decisamente. Il tempio bianco è una costruzione moderna.







L'interno del tempio, dove si entra sempre senza scarpe, è altrettanto moderno, è pieno di dipinti che raffigurano di tutto, da personaggi di film a cartoni animati..boh...
Ci sono dei bellissimi alberi delle preghiere, così abbiamo deciso di metterne una anche noi.



Il nostro tour prosegue verso il triangolo d'oro, ci troviamo nel bel mezzo di un'alluvione, in cui gli unici preoccupati sembravamo noi.





Il giro sul Maekong è stato molto deludente, circondati dai casino' di Birmania e Laos. Per l'appunto ci porta in Laos, dove paghiamo un visto di ingresso per andare a vedere una quantità di bancarelle del falso, che avevano anche i prezzi più alti che in Thailandia. Proprio una roba da tursti !!!








La nostra giornata avrebbe dovuto concludersi al mercato della Myanmar, sinceramente, dopo l'esperienza del mercato del Laos abbiamo detto al nostro amico Bruno che ne avremmo fatto volentieri a meno, ci ha portati comunque al confine, che è anche il punto più a nord della Thailandia


Ok basta, ora si va in hotel a Chiang Rai, all'Amarin resort, il complesso è molto carino, tipo villaggio, la tipa in recepion non parla una parola di inglese ma per fortuna, quello che sembra il titolare si, per cui dopo esserci sistemati ci facciamo chiamare un taxi che ci porti in centro, in modo da poter mangiare e ragazzi.....ci gustiamo una buonissima pizza!!!


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