martedì 21 novembre 2017

17/08/2017 Arrivo a Ukulhas

Abbiamo appuntamento alle 10 con il nostro referente del Coral Reef, facciamo quindi dormire un po' di più Arianna, ma alle 8.45 ci chiamano al telefono dicendo che è la nostra sveglia per la colazione, boh, e chi l'ha chiesta?
Quando scendiamo capisco tutto, il tipo mi dice che ha ricevuto una chiamata dal Coral Reef in cui comunicavano che l'appuntamento era alle 10 in aeroporto e non li, cavoli! Quindi ci dice che hanno organizzato il taxi per le 9.30.
Entriamo nella sala colazione e la vedo grigia, Silvia mi dice che sono lì dalle 8 ed hanno appena portato qualcosa, Thari e Dilu...stessa storia, ok noi non ce la faremo mai!
Appena arriva il tipo decido di passare all'attacco, per cui gli dico subito che alle 9.30 abbiamo il taxi, della serie... vedi tu! Beh, evidentemente mi ha ascoltato perché in super velocità arriva tutto, certo il tea è talmente caldo che è imbevibile, però...
Mentre aspettiamo il taxi, si perché anche l'orario per il taxi è Maldiviano, per cui per nulla puntuale, alla TV danno un film a dir poco surreale, un thriller, sembrerebbe ambientato in un ospedale, dove un tipo ha fatto un buco nel muro per spiare le infermiere che si spogliano, ma non siamo in un paese mussulmano? Per carità, non si vede praticamente nulla, però!! Comunque, il tipo, che è un medico,  viene scoperto da un investigatore privato e ingaggiano un inseguimento nonché lotta con, udite...udite...dei coltelli da cucina, si ma mica quelli alla Masterchef, no, con i coltelli da cucina con il tipico maniaco di plastica e che, almeno a prima vista, potrebbero tagliare veramente poco!!
Ad interrompere questa magnifica visione del film da oscar, arriva il nostro taxista che parla un po' d'Italiano, guida da pazzo furioso e ci accompagna dove in teoria dovremmo incontrare il nostro contatto.
Insomma alla fine dovremo aspettare altre 2 persone che stanno per arrivare dall'Italia e finalmente alle 10.37 usciamo dall'aeroporto. Saliamo sulla barca ed iniziano le manovre turche per farci stare i bagagli, più caricano e più la barca si inclina, ma sarà normale? Decisamente no, e quando finalmente si accorgono che la barca è praticamente tutta piegata da una parte, tocca ritirare fuori le valige e metterne alcune nel corridoio.
Partiamo ed il viaggio è ben diverso da quello di dicembre, continuiamo a saltare, prendiamo delle botte da paura, un cinese, tentando di bere, si rovescia tutta la bottiglietta d'acqua addosso, certo che anche tu, ti sembra che hai una benché minima possibilità di riuscire a bere senza una cannuccia? Arianna non so come dorme, io mi cago sotto e Silvia è convinta che le uscirà di nuovo l'ernia.
La barca rallenta e si accosta, speriamo che la fermata sia la nostra, invece è Rasdhoo, per cui di nuovo mare aperto in attesa di arrivare su Ukulahs, l'unica cosa positiva è che sono scesi i cinesi.
All'arrivo ci aspetta Nihad, quello con cui ho conversato per mesi via mail e ci accompagna alla struttura, uomo di poche, pochissime parole.
Dopo averci offerto un cocco fresco, ci spiega in inglese come funziona e che qualsiasi cosa abbiamo bisogno non dobbiamo fare altro che chiedere. Thari e Dilu sono in una struttura separa dalla nostra, noi veniamo alloggiati al Athiri Inn, loro alle Villa Beach.
Praticamente abbiamo una scala ripisiddima che ci porta su, dove rischiamo il collo ogni volta. Il nostro primo compito è compilare dei foglietti per il il pranzo e la cena, che poi andremo a fare al Ristorante Central, la scelta non è male, c'è un po' di tutto.


Abbiamo diritto ad un antipasto, un primo, un secondo, un contorno ed un dolce, ma come? Alle Maldive non dovevamo dimagrire mangiando poco e soprattutto solo riso?
In realtà qualche volta abbiamo ordinato anche qualcosa in più ma non ci è mai stato addebitato nulla!!
E così partiamo subito dalla pasta, la tentazione è troppo forte, ragazzi è buonissima!!
Perfetto, di certo non perderemo manco un grammo!!!
Il tempo purtroppo non è il massimo, quando rientriamo dal pranzo sembra debba scatenarsi il diluvio universale, il bello è che però dopo mezz'ora c'è di nuovo il sole per cui ci fondiamo in spiaggia. Certo il mare è ben diverso da quello che ricordavamo, non tanto perché siamo su un altra isola, ma perché è molto mosso, certo, rapportato al fatto che c'è una barriera corallina davanti, ma in ogni caso, a riva è torbido perché viene sollevata la sabbia. Scatta il primo bagno e poi, speriamo in domani.






A cena proviamo dei gamberi che sono una delizia e poi facciamo una passeggiata, l'isola è molto più grande dell'altra e volendo c'è da camminare, i negozi alle 20 sono chiusi ma poi riaprono, per cui qualcosa da vedere c'è, anche se c'è un unico negozio che vende un po' di abbigliamento, il resto è solo cibo.
E anche qui avrebbero da imparare...ma come? Neanche un negozietto di souvenir?
Prima di rientrare passiamo a vedere la camera di Thari e Dilu, beh proprio una camera da luna di miele, sono contenta per loro ma anche un po' invidiosa, è bellissima!
Hanno un patio davanti con le sdraio e un tavolino con due sedie sotto un ombrellone, dove fare colazione in intimità.
Ci fermiamo a fare due chiacchiere sulla bellissima terrazza della nostra struttura e poi andiamo a dormire.

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