giovedì 16 novembre 2017

16/08/2017 Negombo e partenza per le Maldive

Quando finalmente Arianna si sveglia sono già le 9 e siamo affamati, siccome è il mio compleanno la bambina propone di andare a mangiare dove siamo stati ieri sera, perché i muffin erano davvero buoni e visto che Silvia mi aveva già scritto, illustrandomi una colazione non troppo invitante, decidiamo di darle retta.
Prendiamo muffin e cappuccini, Arianna invece accompagna il suo muffin con latte di cocco, e ovviamente spendiamo quanto un pasto.
Questa mattina ci dedicheremo allo "ciopping ", peccato che dopo due negozi siamo sudati da far schifo e ci rendiamo conto che ne avremo al massimo per altri 10 minuti, decidiamo quindi di prendere un tuk tuk e andare al mercato del pesce. Lo ammetto, abbiamo questa fissa dei mercati, mercato del pesce, mercato sull'acqua, mercato della frutta, mercato dei fiori...probabilmente alla ricerca disperata dell'autenticità, benché assolutamente contrari, se ci fosse, potremmo pensare di andare anche ad un mercato degli schiavi!!
Dopo le solite contrattazioni di Gionny, che riesce a sputare 500 rupie per due tuk tuk, arriviamo al mercato del pesce e l'odore davvero ci uccide, ci sono montagne di pesci sulla sabbia ad essiccare e l'altra montagna al mercato in vendita, per terra o sui banchetti, dove i venditori continuano a bagnarli nella speranza di mantenerli freschi, Arianna che ha una vera e propria repulsione per i pesci è davvero disperata!!















 Finiamo il giro e usciamo nella speranza di riuscire a percepire un odore decente, quindi ci allontaniamo e... volete che possiamo farci mancare il mercato della frutta che avevamo visto sulla strada ?  Ma ovviamente no!! Altrettanto  ovviamente però,  nessuno di noi si ricorda esattamente dove diavolo fosse, per cui prediamo un altro tuk tuk , e tocca un'altra contrattazione, per farci portare in un mercato che non somiglia neanche lontanamente a quello visto ed in più ci sono quintalate di aglio e cipolla per cui mi tocca correre fuori.

Fuori è il caos più totale, montagne di tuk tuk, macchine e niente marciapiedi ovviamente, ok è ora di tornare all'ovile.   
Diamo l'indirizzo ai soliti tuk tuk, dopo la solita contrattazione e, forse, abbiamo contrattato un po' troppo perché veniamo scaricati in un punto decisamente lontano dall'hotel, ma va bene, tanto è presto, e così passeggiando troviamo un posto dove decidiamo di  tornare dopo per mangiare, la "Dolce vita", quindi proseguiamo il giro shopping e foto in spiaggia.
Il pranzo è davvero buono, però i gamberoni che abbiamo preso io Gionny, devono aver subito una qualche mutazione genetica, perché sembrano dei gamberetti, ma non normali, qui servirebbe la lente d'ingrandimento!! 
Quando abbiamo quasi finito si avvicina il proprietario, che  è italiano e ci offre il caffè per scusarsi del fatto che i gamberoni non fossero degni di questo nome. 
Rientriamo quindi in hotel, pucciamo i piedi nella piscina, ma giusto i piedi, si perché non fa schifo come l'altra, ma ci va vicino, il motore lo accendono solo a determinate ore per cui di certo non è limpida e pulita come ci si aspetterebbe. 
Giunta l'ora ci cambiamo e saliamo sul taxi che ci porterà in aeroporto, io mi ritrovo stivata insieme alla valige, praticamente nel baule, ma pazienza. 
I controlli qui sono a dir poco estenuanti, la fila incomincia fuori dall'aeroporto, prima ancora di entrare si passano le valigie al metal detector e viene posizionato un adesivo con indicato che hanno passato il check, poi si fa un ulteriore fila, in cui guardano il passaporto ed i biglietti, al primo tentativo ci ricacciano indietro perché manca ancora troppo al nostro volo, peccato che ci risulta che fra 10 minuti aprano il check in, sentiamo poi Thari e Dilu e non si sa come loro sono già passati e sono già in fila alla Chiana Eastern Airlines, beh se sono passati loro passiamo anche noi cavoli!
Ci rimettiamo in fila e questa volta ci fanno passare, e... altro controllo, Silvia fa vedere che ha la bottiglia ed è l'unico posto al mondo in cui ci fanno passare senza problemi.  
Lasciati i bagagli si passa poi un controllo passaporto e finalmente siamo alla zona duty free. 
I profumi costano più che da noi, l'unica cosa interessante sono i negozi tipici, nel senso che vendono le cose tipiche, tutto a tema elefante, calamite, penne, ah beh poi non poteva mancare Odel. 
Più ci penso e più mi rendo conto che è arrivata l'ora di cambiare meta delle vacanze, mio nipote Gabriele ha solo magliette con elefanti!! 
Dopo aver mangiato un muffin, che è costato di nuovo come un pasto, e aver un po' girovagato, ci dirigiamo verso quello che, come indicato dai tabelloni, è il nostro gate, il B5. 
Dopo un po' che siamo lì seduti ci sorgono dei dubbi, sì perché al B5, nonostante ormai sia arrivata l'ora del nostro imbarco, stanno ancora imbarcando un altro volo ed in più sul nostro biglietto è indicato B2. 
Chiediamo e ci viene detto che in realtà è il B4, ok quindi bisogna scendere, arrivati giù chiediamo di nuovo e non sono mica tanto sicuri che sia il B4, anche perché il tabellone ora dice B2,  una signorina del posto si mette al telefono per capire e sul tabellone compare un B1 proprio mentre lei ci comunica che l'aereo in realtà ancora non c'è. Ma se non c'è, come mai è appena cambiato il gate? Boh, manca mezz'ora al decollo, se l'aereo non c'è è preoccupante. 
Intanto il tabellone pare abbia una vita propria, perché a lui evidentemente risulta che l'aereo c'è e quindi cambia di nuovo in B4, ragazzi ma qui diamo i numeri però, ma nel vero senso della parola! Su e giù, giù e su, diteci dove cavolo dobbiamo andare!!! 
Sta volta però pare siano tutti convinti, ci mettiamo in fila per passare l'ennesimo controllo, in questo ci fanno togliere proprio tutto, scarpe comprese, e dopo averle appena tolte, rimaniamo bloccati come dei deficienti, con le scarpe in mano, perché arrivano degli equipaggi, che ovviamente non hanno un loro ingresso riservato, ma passano davanti a chiunque, con misure di sicurezza che sfiorano il ridicolo, a me fai togliere anche le mutande e a questi fai passare i bagagli, come se nulla fosse, e ti indicano loro sulla lista che hai in mano, il loro nome e cognome, senza mostrare un documento, ossia basta avere la divisa, indicare un nome che come niente ci si ritrova a pilotare un aereo! 
Saliamo sul volo, che pare aver fatto solo un ora scalo tecnico, visto che è pieno e...uno schifo! Thari ha a terra una montagna di bucce di banana, sui nostri sedili coperte usate, non so, ma non dovrebbero passare a dare un occhio prima di far salire altra gente? Ma questo è nulla in confronto a quello che deve ancora succedere!!! 
L'aereo e pieno di cinesi, che si dimostrano i soliti indisciplinati, a parte che pronti via hanno perso una bambina, non si sa bene come, a meno non ci troviamo in un qualche film dell'orrore in cui la gente sparisce, poi l'aereo non fa in tempo ad alzarsi da terra che già abbassano sedili e c'è la fila per il bagno , ma quando dico fila non intendo che uno da seduto cura il segnale va in bagno, no ci sono 5 persone in fila, in piedi su un aereo che è in fase di decollo e ha il segnale delle cintura allacciate!! 
Il pilota fa il solito  annuncio di rito in inglese, ma questo è  a dir poco agghiacciante: "Faremo di tutto per portarvi a destinazione" Scusa? E' il primo aereo che stai pilotando? L'ho detto io, basta una divisa....
La parte bella arriva quando il personale inizia la distribuzione del cibo, sì perché loro devono uscire con il carrello, ma hanno tutte queste persone in fila per il bagno per cui...la prima mossa è bussare pesantemente sulle porte dei bagni facendo capire a chi è dentro che il tempo è scaduto, dopo di che, chissene delle persone in fila, pestando i piedi e spingendo il carrello costringono tutti a tornare al loro posto.
Il carrello si dirige quindi verso la punta dell'aereo e qui inizia una roba mai vista, se ci lavorassero loro in Alitalia, non saremmo messi così male. Preciso che sarebbe stato bello filmarli, ma è assolutamente vietato tenere i cellulari accessi, anche se in modalità aerea, il nostro dubbio è che sia un problema di disciplina, se gli fai tenere il cellulare acceso è quasi scontato che non mettano la modalità aerea e facciano danni. 
Tornando alla distribuzione di cibo, in due prendono 3 sacchetti di carta, tipo quelli del pane e...semplicemente li lanciano, si avete capito bene, li lanciano alle persone sedute con una velocità spaziale, le quali alzano le braccia per prendere al volo i pacchetti, quindi dal fondo dell'aereo assistiamo ad una sorta di "ola" per evitare la perdita del pasto. 
Insomma in meno di due minuti hanno distribuito lo snack a tutto l'aereo, quello che ci preoccupa è la distribuzione delle bottigliette di acqua, ci vuol niente a prendersela in testa! 
Dopo essere sopravvissuti alla suddetta distribuzione, si riaccende il segnale delle cinture e ci avvisano che attraverseremo una turbolenza, ma ..."Don't worry!" 
Ma che problemi avete? Sono sempre più convinta che abbiano dei seri problemi. 
Guardandoci intorno stiamo anche sperando che tutta sta gente non sia neanche lontanamente vicino a noi nell'atollo. Lo steward, forse perché siamo gli unici occidentali del volo, ci chiede dove andremo, gli diamo il nome dell'atollo, che tanto avremmo anche potuto inventare e dopo avergli detto quanto giorni faremo, che preciso saranno solo 7, ci guarda scioccato "7 giorni al mare!!!Nooo!!!" 
No in montagna!! Certo, faccio un viaggio allucinante, mi sparo 1 ora e 45 minuti di barca veloce e sto sull'atollo 2 giorni? Anche no!! 
Ok, è esattamente quello che faranno Thari e Dilu, ma d'altra parte a loro il mare non piace!!! In più io gliel'ho detto che secondo me sono folli!!
Finalmente atterriamo, ma l'aereo non ha ancora le ruote a terra, che la hostess parte di corsa perché una signora ha deciso che è già ora di scendere, non si può mica aspettare  e si sta dirigendo decisa verso il portellone. 
Ma certo, scendi quando ti pare! 
Scendiamo quindi dall'aereo più pazzo del mondo, i nostri bagagli arrivano tutti, anche se quello di Gionny ci fa sudare perché arriva per ultimo e usciamo fuori dove ci aspetta la nostra navetta del Grace Beach Inn, compriamo le tessere telefoniche da 15 dollari con 3 gb per Arianna e Silvia e arriviamo al nostro hotel. 
E... da non credere, ci danno le stesse identiche stanze che ci hanno dato quest'inverno, la 201 e 203, la nostra è quello che a dicembre avevano gli uomini, il divano e diventato il letto per Arianna, una roba davvero scomodissima. Ceniamo insieme sulla spiaggia nel buio più totale con dei sandwich e poi a dormire.
Inizia la nostra vacanza alle Maldive!!

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