giovedì 23 febbraio 2017

Valencia 29 dicembre

Questa mattina c'è già un bel sole, ma fa comunque freddo...che illusi, dicevano "Vai nel sud della Spagna in inverno che è piacevole"...si ma in altro mondo forse, dove non esistono i cambiamenti climatici!
E' anche vero che bisognerebbe adeguarsi ai tempi spagnoli, se invece di uscire alle 9 del mattino uscissimo alle 11.00 farebbe sicuramente più caldo!!
Marco ha deciso di rimanere in stanza, è distrutto dal raffreddore, ha dormito poco e preferisce riposarsi un po'.
La nostra prima tappa è il mercato centrale, frutta, verdura, pesce ma anche souvenir.




I prosciutti sono appesi ovunque ed i profumi non sono male, almeno fino alla zona del pesce!












 Peccato che qui dentro si gela! Usciti da li cerchiamo di seguire una sorta di itinerario che ci porterà nella parte nord della città, dove si trova il Parque Jardin del Turia, ex letto del fiume trasformato in area adibita a campi di calcio, e varie attività ricreative, vediamo il convento di Carmen



e raggiungiamo le Torres de Serranos



     Il ponte Trinidad, il vecchio ponte del 1400, certo un ponte senza fiume fa un po' effetto.



Sorpresa...proprio di fronte troviamo il negozio di caramelle che cercavamo disperatamente e che ha chiuso, non cercandolo lo abbiamo trovato.
Da lì andiamo al Almudin, dove ci accoglie una signora davvero gentile, che ci avvisa che non possiamo fare foto, ma l'ingresso è gratuito.
Ammiriamo gli archi e di dipinti di questo ex granaio e poi andiamo a cercare  San Juan del hopital, davvero spartana e  davvero suggestiva.







Da lì vorremmo visitare i bagni del Almirante, vorremmo perché dopo un lungo cercare lungo le calle, scopriamo che sono in ristrutturazione.


 A questo punto dobbiamo andare al tribunale dell'acqua che si riunisce ogni giovedì alla porta degli apostoli della cattedrale a mezzogiorno in punto, già...forse però non il 29 dicembre, siamo insieme ad un piccolo gruppetto di persone appostate, manco stessero aspettando chissà quale celebrità, tanto che noi, con i nostri poveri cellulari, sfiguriamo di brutto, davanti a cavalletti e macchine fotografiche da centinaia di euro, tutti pronti sugli scalini di fronte in modo da avere una buona visuale, suonano le campane e nulla, aspettiamo e...nulla, Paola azzarda anche un "Magari sono in ritardo!" Magari anche no, faranno festa anche loro, direi che oggi proprio non verrà nessuno.



Decidiamo di raggiungere Marco in hotel e vedere se vuole venire a mangiare con noi, sulla strada cerchiamo la casa Museo della ceramica di Gonzalez Marti, la facciata è in marmo, davvero imponente e maestosa, certo non hanno badato a spese..    










 Marco ci da buca, di andare da Kfc proprio non ha voglia, preferisce uscire poi stasera, per cui vado a prendergli il boccadilos qui sotto e poi vado con Paola e Franco, prima di uscire chiediamo in reception per la Plaza de Toros, ci confermano che le visite guidate sono sospese e si può visitare solo il museo, va beh però che sfiga....
Praticamente facciamo una strada alla fine della quale ci ritroviamo al mercato Colon, quello che sembrava distante anni luce dal nostro hotel ed invece è a meno di un chilometro, ma prima, udite...udite, troviamo la casa del drago!  
Vista solo grazie alla foto che ha trovato ieri Paola, perché decisamente lontana da quello che ci si poteva aspettare.

Raggiungiamo Kfc sulla Gran Via, dopo siccome urge un dolcetto proviamo ad andare in una horchateria molto famosa, che chiaramente è chiusa e a questo punto guardando la cartina , sulla strada del ritorno pare possa esserci la casa egizia (altra meta da non perdere secondo Lonely Planet), ok cerchiamola, questa volta almeno la troviamo  





 Beh questa se non altro è abbastanza appariscente, arriviamo alla stazione e siccome la voglia di dolce è ancora li decidiamo di fermarci




 e prendiamo i churros, da una che non ha molto l'anima del commercio, lei si sta preparando la sua zuppa, e mica le interessa che ha davanti dei clienti che vorrebbero acquistare e per il quale acquisto le darebbero anche dei soldi, soldi che poi le servono per mangiare e prepararsi una zuppa uguale a quella che sta preparando, in cui per altro sbaglia probabilmente a mettere un ingrediente, perché butta dentro un cucchiaio di roba bianca che poteva essere sale, l'assaggia, fa una brutta faccia, riprende il pacchetto con la granella bianca e tira un "jico de puta", ipotizziamo che abbia messo lo zucchero al posto del sale!! Insomma, quando ormai ci stavamo arrendendo, anche perché il dubbio che proprio avesse deciso di ignorarci ormai ci era venuto, ci guarda e  un po' stizzita, ci chiede cosa vogliamo.
Devo dire che però i churros sono quasi meglio di quelli di Santa Catalina.
Tappa al mercatino di Natale vicino alla stazione e poi ne approfittiamo per entrare nel palazzo del comune, dove c'è anche un meraviglioso presepe.  






 A questo punto ci rivedremo intorno alle 18 per vedere se possiamo entrare nella cattedrale gratis.   Ebbene confermo che dopo le 18 si entra nella cattedrale gratuitamente, purtroppo non abbiamo potuto vedere bene il santo graal perché stavano celebrando messa nella piccola cappella, dove in teoria si trova.





 Via da lì siamo andati alla ricerca del mercato della tapineria, proprio di fianco alla cattedrale, un mercato che cambia gli spazi espositivi ogni 15 giorni, dando spazio agli artisti e artigiani del luogo.



Si pone quindi il problema cena , dove si va? Alla fine andiamo nella piazzetta dietro il nostro hotel, zona che non avevamo ancora esplorato e intanto vediamo un tabaccaio, giusto dietro l'hotel, e noi che abbiamo fatto chilometri per trovarlo, decidiamo quindi per Geppetto, trattoria italiana, dove devo dire, abbiamo mangiato bene.  

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