domenica 7 agosto 2016

AGGIORNAMENTO

Purtroppo non è facile scrivere da qui, la connessione non è molto stabile in più non mi piace non poter aggiungere foto. Comunque i bagagli sono arrivati alle 23 del giorno prima che partissimo per sihanukville , con nostro grande sollievo e grazie all'impiegata dell'hotel che ha chiamato il lost &found per ben 2 volte sollecitando la consegna,  anche perché visto i tipi che avevamo davanti le speranze di rivedere il nostro bagaglio erano ridotte all'osso. Faremo una recensione magnifica dell'hotel. Tralasciando i luoghi visti di cui farò resoconto facendo il vero e proprio diario di viaggio , con tanto di foto, devo parlare del viaggio della speranza . Se ho chiamato così quello dello scorso anno da koh Samui a Bangkok , a questo non saprei dare un nome . Come forse avevo già scritto avevamo previsto il trasferimento da Phnom Penh a Sihanukville in taxi, prenotato con un certo Makara . Alle 8.50 è già fuori dal nostro hotel e forse lui sperava che le nostre valige non arrivassero, perché dopo averne caricata una nel baule ha già il fiatone e ci guarda con due occhi affranti all'idea di doverne caricare altre tre. La nostra prima tappa sono i killing Field ( di cui parlerò in altra sede) ci immettiamo quindi nel traffico da paura che credetemi è indescrivibile, è un'esperienza da provare una volta nella vita. L'unica cosa positiva è che adesso siamo noi sul bolide , quindi in cima alla catena stradale . Usciti dai killing Field inizia la vera avventura. Intanto facciamo una strada con buche da paura, più adatte ad essere navigate che percorse in macchina, quando finalmente raggiungiamo una strada principale c'e ovviamente traffico e per sorpassare passiamo più tempo nella corsia opposta che nella nostra, il tutto a ricordarci che un frontale non è poi un'ipotesi troppo remota. Siamo sicuri che la nostra assicurazione copra anche gli incidenti causati da un autista palesemente fuori di testa ? Lasciata la città, dopo aver dovuto aspettare per far passare il primo ministro con le sue 20 macchine della scorta la guida, se possibile, riesce anche a peggiorare. Makara fa molto il grande, sorpassa sia a destra che a sinistra, pare che qui basti suonare il clacson mentre si sorpassa e poi tutto sia lecito . Silvia insiste per allacciare la cintura anche dietro, ad un certo punto rischiamo davvero un frontale con un tir . Grati di averlo schivato dopo un pò Marco esordisce : "Questo rumore non mi piace" in effetti si sentiva un rumore strano provenire dal lato sinistro dell'auto , ma vai a capire . Tempo un minuto e ci fermiamo per una gomma buca. Ok, so che non è carino ma io e Silvia siamo scoppiate a ridere, dai una roba da non credere. Il tipo scende e chiaramente scendiamo tutti, parte a razzo e tu pensi , saprà dove andare e sarà andato a chiedere aiuto, invece no!! Va a pisciare contro un albero !!
A quel punto però scappava la pipì anche a noi per cui dico a Silvia " Io devo cercare un bagno " " Mica ti lascio andare da sola !"  Ci guardiamo un giro mentre Makara , sempre rischiando un enfisema, scarica le nostre valige per recuperare la ruota con Gionny che gli fa notare che siamo davanti ad un gommista per cui magari ... Ma lui nulla ! Ormai sull'orlo di un collasso, dopo aver dato solo due giri di cric, Marco e Gionny si guardano e capiscono subito che o la ruota la cambiamo loro o tocca trovare un posto per dormire lì in mezzo al nulla . Noi intanto ci dirigiamo verso il presunto gommista per cercare il bagno , una tipa e' fuori sopra le gomme con tanto di coperta a dormire alla grande, un altro è su un letto a baldacchino in pigiama, sempre all'esterno e l'ultimo sta guardando la TV su un divano improvvisato. Avvicinandoci leggiamo la scritta guest house, sembra un pò improbabile però ... Gli chiedo se possiamo usare il bagno. Allora, intanto il tipo ci guarda allibito, probabilmente pensa che arriviamo dallo spazio perché non c'è altra spiegazione logica per cui potremmo  essere lì, quindi sorridendo ci dice di entrare ma ovviamente bisogna togliere le scarpe . Il pavimento era anche con delle belle piastrelle, bianche lucide, il problema è che bisognava schivare le colonie di formiche in movimento nonché i residui di calce e per concludere le pozzanghere, si le pozzanghere !! Arriviamo alla fine al bagno. Che dire !! Vorrei poter mettere la foto... Calce ovunque ma sopratutto un dito d'acqua per terra. Ok facciamo la pipì , usciamo schivando le formiche e lasciamo sempre più allibito il tipo visto che non ci mettiamo le scarpe.
Non ci penso proprio,  le scarpe le metto dopo essermi lavata i piedi !! Usciamo quindi in strada a piedi nudi, gli uomini che come ci vedono iniziano a ridere e noi di conseguenza . Immaginate due che camminano su una sorta di autostrada con le scarpe in mano !! Finalmente il nostro viaggio riparte, Makara comunica che mancano 40 minuti e io e Silvia ci sentiamo finalmente ottimiste , ma Marco e Gionny spengono subito il nostro ottimismo comunicandoci che la ruota che hanno montato è sbagliata , è più piccola per cui i dadi non sono stretti bene e potrebbe staccarsi . Basta !!! Arriviamo sani e salvi a Sihanukville, dove ovviamente piove !! Che qualcuno ci abbia fatto il malocchio ??

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