mercoledì 31 agosto 2016

4-7 agosto Sihanoukville prima parte

Che dire, con il libro delle foto sono giusto arrivata alla fine del nostro soggiorno a Sihanoukville, 11 giorni su 22, sei a buon punto, direte voi!! Invece no! Manca la parte più corposa del viaggio, Siem Reap, la città più famosa della Cambogia, quella dove siamo andati in giro per 4 giorni a vedere solo templi, per cui... foto come se piovesse!!
In ogni caso parliamo di Sihanoukville che d'ora in avanti sarà da me chiamata "posto senza sole", si perchè è vero che ad agosto ci sono i monsoni, è vero che quindi non si può sperare di avere sempre sole, ma è anche vero che ci siamo documentate per bene prima di partire e in nessun forum, blog o altro chi è andato in agosto non ha mai visto il sole, ma soprattutto nessuno ha rischiato malattie reumatiche per la troppa acqua!! E qui ritorno a pensare al malocchio o alla sfiga cosmica che ci ha colpito e mi dispiace molto perchè di conseguenza ha colpito anche tutti quelli che hanno scelto il "posto senza sole" per fare le vacanze quest'estate, insomma non è giusto nei loro confronti!!
Incominciamo dal giorno 5, la mattina ci svegliamo e...ovviamente piove!!
Il fatto che la camera fosse dotata di ben 2 ombrelli avrebbe dovuto insospettirci, insomma era un indizio abbastanza palese e dopo anni di Signora in Giallo doveva essermi subito molto chiaro, invece devo dire che mi ha insospettito i più il vape scarafaggi e formiche che abbiamo trovato sulla scrivania, per cui già il pomeriggio precedente avevo ispezionato a fondo la stanza non trovando, per mia fortuna, alcuna traccia di animali!!
Prendiamo gli ombrelli e andiamo a fare colazione, essendo la prima area colazione già piena dobbiamo andare nella seconda sala attrezzata, peccato che dobbiamo prendere da mangiare nella prima, poi con l'ombrello dirigerci alla seconda, vi lascio immaginare...
Sentiamo parlare degli italiani, chiedo come va e la tipa disperata mi dice che loro sono arrivati Lunedì, quindi il 1 agosto e da allora non ha mai smesso di piovere, inizio ad abbattermi perchè il tempo non sembra certo migliorare, le chiedo allora, nella speranza di consolarla, quanti giorni devono ancora fare, immaginando che siano pochi...qui arriva lo shock, mi dice che hanno programmato 15 giorni!! Siete seri??? Allora, ognuno è libero di organizzarsi le ferie come meglio crede, ma non puoi pensare di fare 3 settimane totali in Cambogia e dedicarne 2 al mare, im primis c'è il problema monsoni, certo normalmente ti aspetti 1/2 temporali al giorno e di breve durata, ma in ogni caso non è certo il periodo migliore per fare mare, poi c'è tanto da vedere, come fai in una settimana a vedere, non dico tutto, ma almeno il grosso? A questo punto mi dispero più per loro che per noi, a noi ne mancano solo altri 6 da fare!!
Nel frattempo ci raggiungono Silvia e Gionny che ci chiedono se abbiamo sentito dei rumori strani durante la notte. No non pensate male dai!! Praticamente lo scarico a pavimento del loro bagno, nel bel mezzo della notte ha iniziato a rigurgitare terra, per cui oltre al rumore si sono ritrovati con il pavimento del bagno completamente ricoperto.
Fanno quindi vedere la foto in reception e la soluzione non è chiamare un idraulico ma fargli cambiar stanza, cambio che si farà dopo le 12, quando gli attuali ospiti se ne saranno andati.
Rientriamo in stanza dalla porta finestra e vedo qualcosa di nero che striscia lungo la guida della stessa, inizio ad urlare, prendo lo spray e lo scarico addosso al mostro.
Ho ucciso una rana!!!
Si, mi sento in colpa ancora adesso, era piccola e mi sembrava una blatta, ho realizzato che non lo era  solo quando, poco dopo, fuori nel giardino, ho visto di nuovo una "cosa" che sembrava una blatta, ma ha saltato!!
Cavoli io amo le rane!! Da quel momento sono diventata la paladina per la salvezza delle rane. La sera ne ho trovata una grossa in camera, l'ho presa è l'ho portata fuori, poi ne ho trovate altre due in camera piccole, piccole e anche loro le ho portate fuori, Silvia ha ipotizzato che potessi avere un qualche nido in camera.
Torniamo alla nostra mattina, il tempo migliora, ora sta solo piovigginando, per cui decidiamo di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia, tanto fa caldo.
Senza accorgercene percorriamo 2,5 km., lo sappiamo perchè in hotel avevo guardato quanto distava "Pappa Pippo" un ristorante-resort italiano lungo la spiaggia e ci siamo ritrovati proprio lì davanti.
Un signore ci attacca bottone, scopriamo così che è un francese che vive in Cina ma è stato anche in Italia e che tra poco di trasferirà in India, sposato con una brasiliana che fa l'insegnante di inglese in Cina, praticamente la conversazione si svolge in tre lingue contemporanemente, inglese, francese, italiano, un gran casino, ma ci capiamo.
Ripartiamo per tornare verso la nostra spiaggia ed esce un timido sole, cavoli siamo senza crema, Silvia è già abbronzata per cui mi presta la sua maglietta da mettere sulle spalle ( io avevo un copricostume senza spalline). Evidentemente nel "posto senza sole" il sole si prende anche se non c'è perchè arriviamo in hotel ustionati e siccome le spalle, quando è uscito "colui che non si vede mai", le avevo coperte, mi sono evidentemente ustionata all'andata, quando era tutto completamente nuvoloso, anzi piovigginava!! Quindi all'andata mi sono fatta le spalle, al ritorno le gambe..evvai!!
Per pranzo scopriamo Otres beach club, un posticino sulla spiaggia con dei buonissimi prezzi, in media abbiamo pranzato in 4 con 25 dollari, ma soprattutto una buona cucina, i noodles seafood erano buonissimi.


Tornati dal pranzo Silvia e Gionny scoprono che il cambio stanza è già stato fatto dal personale dell'hotel, hanno riposizionato le cose esattamente come le hanno trovate nell'altra stanza, tipo copia e incolla, noi invece scopriamo di non avere acqua calda in doccia, ma è inutile andare a protestare!!
Il timido sole ci piace un sacco, quindi ci godiamo il pomeriggio in spiaggia.

Ieri pomeriggio, dopo aver depositato le valige, abbiamo subito fatto una passeggiata e poco distante dal nostro hotel abbiamo conosciuto degli italiani, per la precisione di Milano, che si sono trasferiti qui e hanno aperto una pizzeria, confermiamo che una sera andremo sicuramente a provare e ci dicono : "Perfetto!! Però dovete prenotare perchè facciamo solo 12 pizze a sera!" Rimaniamo un pò allibiti ma quella sera decidiamo di prenotare e andare da loro a mangiare.
Arriviamo via spiaggia, è tutto buio, ci vedono arrivare ma accoglienza zero, dico...almeno dimmi dove preferisci che mi sieda no? Ci accomodiamo ad un tavolo quasi completamente al buio e avendo saputo nel pomeriggio, quando gli uomini sono andati a prenotare, che cucinano una pizza alla volta, ordiniamo 4 margherite in modo da dividirci le pizze man mano che arrivano.
Io non sono un'impreditrice, ma avere un forno a legna che fa almeno 4/5 pizze alla volta e decidere di proposito di farne una sola non mi sembra una grande idea, se siamo in 4, quando viene servito l'ultimo il primo è già a casa sul divano!!
La pizza viene servita su una piastrella ( si avete capito bene) ed è buona, in 4 con una bottiglia d'acqua abbiamo speso 17 dollari. Non chiedetemi il nome, non hanno neanche un'insegna decente, mi ricordo un geko rosso, in ogni caso se doveste andare chiedetemi, vi spiegherò come arrivarci.
Dopo la cena al buio torniamo verso l'hotel e ovviamente...piove.
Il 6 mattina inizia una nuova giornata e ovviamente...piove.
Appena usciti dalla camera veniamo sequestrati da una francese a cui...indovinate un pò? Hanno dato la stanza 108, quella che era di Gionny e Silvia, per cui affranta ci fa vedere il bagno pieno di terra, le spieghiamo che è già successo e deve rivolgersi in recption. Tanto per la cronaca le hanno cambiato la stanza e subito dopo averla ripreparata l'hanno data ad un altra coppia. Non so... forse speravano di trovare, prima o poi, degli ospiti che rimanessero completamente indiferrenti al bagno di terra, o almeno che lo trovassero caratteristico.
Appena la francese ci molla, andiamo a fare colazione e Silvia e Gionny ci aggiornano sulla loro nuova stanza : "Lo scarico del water è otturato, dalla doccia esce giusto un rigagnolo d'acqua calda e stamattina mi sono alzata per andare in bagno e giù dal letto ho trovato una piscina!" Siccome piove poco e soprattutto poco violentemente (riuscite a sentire il mio tono ironico?), è entrata acqua dalla finestra accanto al letto.
Gionny va quindi di nuovo a lamentarsi in reception.
Smette di piovere, "colui che non si vede mai" continua a non vedersi, ma noi ce ne freghiamo e stiamo comunque in spiaggia, veniamo assaliti da gente che vuole farci massaggi, venderci aragostelle, farci la manicure o pedicure nonchè depilarci, ultimo ma non meno importante ci viene continuamente proposta una gita alla isolette di spiaggia bianca, conosciamo così Simon, che impara a memoria i nostri nomi e a cui Gionny promette in sposa mia figlia in cambio di 1 milione di dollari!!
Da quel momento tutti i giorni abbiamo avuto il nostro rito, Simon passa e chiede se vogliamo fare la gita, noi rispondiamo che il tempo è troppo brutto ed il mare mosso, lui ci vende molto bene il fatto che assolutamente nelle isole il mare è calmo e cristallino, noi gli facciamo capire che non siamo cretini e che quindi non ne siamo così sicuri.
Nonostante tutto, quella mattina riusciamo anche a fare il bagno e verso le 12 arriva il responsabile della recption che propone a Silvia e Gionny di andare a vedere un'altra camera. Praticamente gli avrebbero dato una suite ma distante da noi, in più credo ne avessero piene le scatole degli spostamenti per cui decidono di rimanere lì, in fondo il water sono riusciti a disotturarlo!!
Per pranzo andiamo al Bamboo, in realtà non ne siamo rimasti soddisfatti ed è anche più caro, per cui per cena ritorniamo li accanto al Otres beach.
Il problema di essere in un posto sperduto è che finito di mangiare non si ha nulla da fare, tipo la passeggiata del dopo cena, per cui alla 21 siamo già in hotel ma ci viene il male al pensiero di andare a dormire così presto, perciò scopriamo una sala ludica

Cavoli riusciamo ad andare a dormire alle 22.30!!!
Siamo arrivati al 7 agosto, ci svegliamo e....piove.
Forse colazione bagnata, colazione fortunata?
La prima cosa che facciamo al mattino è guardare il meteo, poi ci confrontiamo sulle percentuali di pioggia date dai diversi meteo (perchè di sole ovviamente non se ne parla) e ovviamente propendiamo per credere a quello che ci dice che c'è soltanto il 60% di possibilità che piova ad ogni ora della giornata, mica a quello che ci da il 90% no?
Questa mattina il mare è particolarmente mosso e la francese è andata a fare la gita sulle isole, secondo noi è matta, chiederemo quando torna.
Noi intanto facciamo la solita passeggiata da 2 km
Pranzo al solito posto, questo è il tempo, ad un certo punto pioveva così forte che che le isole di fronte non si vedevano più.

Il pomeriggio abbiamo il solito tira e molla con Simon...Amico, parliamoci chiaro, far pubblicità alla gita proprio oggi no! C'è talmente brutto che le isole non si vedono più, Lost insegna, le isole che spariscono non sono una gran cosa.
Stasera però recuperiamo l'acqua calda, devo essere sincera, ad un certo punto mi è venuto il dubbio ma...praticamente nella doccia l'acqua calda, invece di essere a sinistra era a destra, ma poteva mai venirci in mente visto che invece nel lavandino era esattamente come da noi? Ma anche voi, ma non era più semplice fare tutto uguale? Certo che quando ti raccontano che il personale cambogiano per tagliare la pizza girano intorno al tavolo invece di girare la pizza...
Finita la cena ci fermiamo in spiaggia e vediamo la francese che è a dir poco atterrita. Praticamente hanno rischiato la vita tutto il tempo, onde enormi, pioggia a raffica, secondo lei sono dei pazzi a portare fuori la gente con quel tempo e quel mare, io non posso che essere d'accordo.
Ha appena finito il racconto quando sentiamo qualche goccia, ormai sappiamo come funziona, per cui cerchiamo di salutarla velocemente mentre lei, mannaggia, continua a parlare. Iniziamo a correre e in tre nano secondi viene giù una bomba d'acqua e nonostante la corsa arriviamo bagnati alle camere.
E così un'altra giornata è iniziata e finita in umido!!
Il nostro mantra mattutino? "Dai che sicuramente tra poco smette di piovere!!" Ottimisti fino all'osso!!



lunedì 29 agosto 2016

04/08/2016 Killing Fields e partenza per Sihanoukville

Siccome avevo già fatto un "Aggiornamento" sul blog e non vorrei ripetermi, ho deciso di fare un copia e incolla ed integrarlo con le descrizioni dei luoghi, la parte nuovo l'ho messa in grassetto,ecco il post del 7 agosto :
Purtroppo non è facile scrivere da qui, la connessione non è molto stabile in più non mi piace non poter aggiungere foto. Comunque i bagagli sono arrivati alle 23 del giorno prima che partissimo per sihanukville , con nostro grande sollievo e grazie all'impiegata dell'hotel che ha chiamato il lost &found per ben 2 volte sollecitando la consegna,  anche perché visto i tipi che avevamo davanti le speranze di rivedere il nostro bagaglio erano ridotte all'osso. Faremo una recensione magnifica dell'hotel. Tralasciando i luoghi visti di cui farò resoconto facendo il vero e proprio diario di viaggio , con tanto di foto, devo parlare del viaggio della speranza . Se ho chiamato così quello dello scorso anno da koh samui a Bangkok , a questo non saprei dare un nome . Come forse avevo già scritto avevamo previsto il trasferimento da Phnom Penh a sihanukville in taxi, prenotato con un certo Makara . Alle 8.50 e già fuori dal nostro hotel e forse lui sperava che le nostre valige non arrivassero, perché dopo averne caricata una nel baule aveva già il fiatone e ci guardava con due occhi affranti all'idea di doverne caricare altre tre. LA nostra prima tappa sono i killing fields, ci immettiamo quindi nel traffico da paura che credetemi è indescrivibile , e un'esperienza da provare una volta nella vita. L'unica cosa positiva è che adesso siamo noi sul bolide , quindi in cima alla catena stradale .
 Choeung Ek si trova a 12 km dalla capitale, qui venivano condotti i prigioniere dalla Prison 21, per essere uccisi, siccome i proiettili erano costosi e non andavano sprecati hanno trovato dei metodi creativi per ottenere il risultato voluto, ossia la morte.
Per tagliare le gole usavano le foglie di questo albero che sono seghettate

L'audioguida in italiano è molto utile e fa capire perfettamente cosa è successo in quegli anni.
Girando nel parco si vedono varie fosse


Pare che ogni mese la terra restituisca frammenti di ossa e vestiti.
C'è poi la cosa più toccante che abbiamo visto, l'albero della morte, qui venivano lanciati i bambini e i neonati.
Qui furono uccise e massacrate circa 17.000 persone, è uno dei 300 campi di sterminio, il più grande.
Per la cronaca Pol Pot è morto serenamente a 84 anni e la cosa vergonosa è che l'Onu ha continuato a considerarlo un membro del governo Cambogiano e quindi lui e i suoi Khmer rossi avevano i lori posti all'ONU.
Usciti dai killing field inizia la vera avventura. Intanto facciamo una strada con buche da paura, più adatte ad essere navigate che percorse in macchina






quando finalmente raggiungiamo una strada principale c'e ovviamente traffico e per sorpassare passiamo più tempo nella corsia opposta che nella nostra, il tutto a ricordarci che un frontale non è poi un'ipotesi troppo remota.  Siamo sicuri che la nostra assicurazione copra anche gli incidenti causati da un autista palesemente fuori di testa ?
Per pranzo Makara ci chiede se vogliamo mangiare cucina Khmer e ovviamente rispondiamo di si, beh sarebbe stato meglio non averlo fatto.
Ci porta in un posto a dir poco spartano, c'è giusto una signora con un 6 pentole, da cui noi in teoria dobbiamo scegliere cosa mangiare, e qualche tavolo dietro, il commento generale è "Va beh, almeno abbiamo il Normix".
L'unica cosa che capiamo è che uno dei piatti è a base di pollo. Ora ditemi voi quale posso si presenta con cosce di questa grandezza 
 Dunque, o erano pulcini, o uccelli ma assolutamente non poteva essere pollo. Vi dirò che in realtà era anche buono, il problema è che quelle ossa erano una tortura, praticamente più ossa che carne, per cui alla fine abbiamo dovuto prendere anche le rane, con mio sommo dispiacere, a me le rane piacciono, ma vive!! Le nostre facce sono abbastanza eloquenti!! Il tutto l'abbiamo pagato 25 dollari, una vera ladrata, secondo noi il tipo aveva la mezza, di sicuro!!


 
Lasciata la città, dopo aver dovuto aspettare per far passare il primo ministro con le sue 20 macchine della scorta, la guida se possibile riesce anche a peggiorare. Makara fa molto il grande, sorpassa sia a destra che a sinistra , pare che qui basti suonare il clacson mentre si sorpassa e poi tutto sia lecito . Silvia insiste per allacciare la cintura anche dietro, ad un certo punto rischiano davvero un frontale con un tir . Grati di averlo schivato dopo un po Marco esordisce : "questo rumore non mi piace" in effetti si sentiva un rumore strano provenire dal lato sinistro dell'auto , ma vai a capire . Tempo un minuto e ci fermiamo per una gomma buca. Ok so che non è carino ma io e Silvia siamo scoppiate a ridere, dai una roba da non credere.
Da veri turisti ci sembra indispensabile immortalare questo momento di sfiga!!


Il tipo scende e chiaramente scendiamo tutti, parte a razzo e tu pensi , saprà dove andare e sarà andato a chiedere aiuto, invece no!! Va a pisciare contro un albero !!A quel punto però scappava la pipì anche a noi per cui dico a Silvia " io devo cercare un bagno " " mica ti lascio andare da sola !" Ci guardiamo un giro mentre Makara , sempre rischiando un enfisema, scarica le nostre valige per recuperare la ruota con Gionny che gli fa notare che siamo davanti ad un gommista per cui magari ... Ma lui nulla ! Ormai sull'orlo di un collasso, dopo aver dato solo due giri di cric, Marco e Gionny si guardano e capiscono subito che o la ruota la cambiamo loro o tocca trovare un posto per dormire lì in mezzo al nulla . Noi intanto ci dirigiamo verso il presunto gommista per cercare il bagno , una tipa e' fuori sopra le gomme con tanto di coperta a dormire alla grande, un altro è su un letto a baldacchino in pigiama, sempre all'esterno e l'ultimo sta guardando la TV su un divano improvvisato . Avvicinandoci leggiamo la scritta guest house, sembra un po improbabile però ... Gli chiedo se possiamo usare il bagno. Allora intanto il tipo ci guarda allibito, probabilmente pensa che arriviamo dallo spazio perché non c'è altra spiegazione logica per cui potremmo  essere lì, quindi sorridendo ci dice di entrare ma ovviamente bisogna togliere le scarpe . Il pavimento era anche con delle belle piastrelle, bianche lucide, il problema è che bisognava schivare le colonie di formiche in movimento nonché i residui di calce e per concludere le pozzanghere, si le pozzanghere !! Arriviamo alla fine al bagno. Che dire !! Vorrei poter mettere la foto, eccola...


  Calce ovunque ma sopratutto un dito d'acqua per terra. Ok facciamo la pipì , usciamo schivando le formiche e lasciamo sempre più allibito il tipo visto che non ci mettiamo le scarpe . Non ci penso proprio , le scarpe le metto dopo essermi lavata i piedi !! Usciamo quindi in strada a piedi nudi, gli uomini che come ci vedono iniziano a ridere e noi di conseguenza . Immaginate due che camminano su una sorta di autostrada con le scarpe in mano !!



Finalmente in nostro viaggio riparte, Makara comunica che mancano 40 minuti e io e Silvia ci sentiamo finalmente ottimiste , ma marco è Gionny spengono subito il nostro ottimismo comunicandoci che la ruota che hanno montato e sbagliata , è più piccola per cui i dadi non sono stretti bene e potrebbe staccarsi . Basta !!! Arriviamo sani e salvi a sihanukville, dove ovviamente piove !! Che qualcuno ci abbia fatto il malocchio ??

Vorrei continuare a scrivere tutti i giorni, ma devo anche dedicarmi al libro delle foto, per cui vedrò cosa riesco a fare.

domenica 28 agosto 2016

3 Agosto 2016 Il palazzo reale e la Prison 21

Il risveglio ci ricorda che siamo ancora senza bagagli, ringrazio che io e Marco abbiamo una regola fissa, cascasse il mondo nel bagaglio a mano ci portiamo sempre un cambio, mutande, calze, una maglietta e visto che poi era in programma il mare, anche un costume.
Ringrazio anche che il Richly hotel, nelle sue dotazioni dia anche un pettine, è la prima volta che rimaniamo senza bagagli e ci siamo resi conto che il problema "vestiti", è forse il problema minore, sei senza pigiama, senza ciabatte, senza pettine e soprattutto senza medicinali!!
Le ciabatte sono state un problema perchè durante la notte mi sono alzata per andare in bagno e sono praticamente entrata in una piscina, di notte è uno shock credetemi, purtroppo il climatizzatore scaricava a pavimento nel bagno, la pendenza ovviamente non era un granchè, per cui...
Riusciamo quindi a cambiarci la maglietta ma ci tocca comunque uscire con i pantaloni lunghi. Dopo la colazione troviamo in reception una ragazza che pare parli inglese, a questo punto decido di spiegarle la situazione e chiederle se può chiamare lei il lost & found.
Nel frattempo scriviamo ai figli a casa e chiediamo di chiamare la Thai Airways per avere notizie, la risposta è confortante solo a metà : i bagagli sono partiti da Milano ma poi per avere notizie sulla tratta Bangkok - Phnom Pehn tocca rivolgersi al solito Lost & found.
Non possiamo fare nulla per cui usciamo per andare a visitare il palazzo reale.
La legge della giungla del traffico, di cui ho già parlato, ci ha convinto che è inutile rischiare la vita da pedone, la tattica della catena umana per attraversare non aveva avuto un gran successo, per cui nonostante il tuk tuk non sia molto più sicuro, è almeno un gradino più in alto!!
Il costo è relativamente economico, l'abbiamo usato spesso e abbiamo speso dai 3 ai 5 dollari al massimo in 4 persone.
Il palazzo reale è molto più piccolo di quello di Bangkok ma noi è piaciuto molto, silenzioso, molto verde...all'ingresso ci sono parecchie guide, ovviamente nessuno che parla italiano, per cui optiamo per una guida inglese a 10 dollari.








Il re ha 64 anni, è single e ama ballare. La sala del trono è visibile solo dall'esterno, il re si siede sul trono una sola volta nella sua vita, il giorno dell'inconorazione.
Nella Silver pagoda non è possibile far foto, è conservato un buddha di smeraldo ed il pavimento è interamente in argento, devo dire un pò pacchiano.
Qui sotto lo stupa reale, praticamente la tomba del precednete re.
Lo Stupa reale
Chiaramente nel palazzo si entra con i pantaloni sotto il ginocchio, niente canotte e nella silver pagoda bisogna togliersi le scarpe.
Noi dallo scorso anno abbiamo imparato a viaggiare con le calzine nella borsa, in questo caso essendo senza valige, non avevamo altro che pantaloni lunghi e scarpe chiuse con relative calze per cui...evviva...niente problemi!!
La visita non dura tantissimo, riusciamo quindi, sempre in mattinata, a prendere un tuk-tuk e farci portare alla Prison 21.
Qui è disponibile l'audioguida, ma sempre non italiano, decidiamo di non prenderla, un conto è avere una guida in carne e ossa a cui nel caso chiedi di riperetere, ma per come sappiano noi l'inglese l'audioguida è troppo complicata.
La prigione è una ex-scuola, con tanto di giardino e attrezzature ginniche, convertita in campo di prigionia da Pol Pot e i suoi Khmer rossi.
Qui sono state improgionate e torturate dall 12.000 alle 20.000 persone, tutte cambogiane. Pol Pot voleva instaurare il comunismo e per prima cosa ha improgionato e giustiziato tutte le persone colte, il solo avere gli occhiali da vista costituiva indizio di persona colta e comportava la prigionia, nonchè l'asportazione degli occhi. Sono stati uccisi tutti, giovani, anziani, donne e anche neonati, senza alcuna distinzione.
Le aule sono diventate delle celle, con semplici reti di ferro a cui venivano incatenati i prigionieri, le attrezzature ginniche nel giardino sono diventate degli strumenti di tortura. Nei due corpi centrali della scuola sono stati costruiti dei muri per creare delle micro dove si riusciva a malapena a stare sdraiati, in alcuni casi senza neanche una luce e con un contenitore in cui fare i propri bisogni, contenitore che spesso rimaneva nelle celle per giorni.
Ci sono molte foto strazianzi, foto anche delle torture subite, è molto toccante, soprattutto perchè è stato un genocidio di massa di cui noi sappiamo molto poco, di cui il mondo ha saputo molto poco per molto tempo.
Mentre veniva ucciso un terzo della popolazione Cambogiana il mondo andava avanti tranquillo ignorando questa tragedia.
Tutto ciò avveniva tra il 1975 ed il 1979






Riprendiamo il tuk tuk e ci facciamo portare al Central Market, l'idea sarebbe di mangiare lì, ma ci rendiamo subito conto che non fa per noi, lo street food è vermaente estremo, la carne è appesa da chissà quanto, con 40 gradi, in attesa di cuocerla, noi siamo ancora senza normix e dissenten per cui facciamo un giro veloce, ci compriamo il deodorante, la schiuma da barba, un balsamo e ci facciamo portare sul lungofiume.




Oggi mangiamo il Fish Amok, un piatto davvero buono che proverò a rifare a casa. Il pesce viene cotto nel latte di cocco con varie spezie, il lemongras, la cipolla, la paprika dolce e non sappiamo cos'altro, viene poi servito nelle foglie del banano.
Sono le 14.30 e visto il caldo dichiariamo forfait, andiamo a piedi in hotel guardandoci in giro











Rientrando in hotel abbiamo una sorpresa...no non i bagagli, ma la tipa della reception ha di nuovo chiamato il lost&found, spiegandogli che l'indomani mattina saremmo partiti per Sihanoukville e le hanno garantito che consegneranno i bagagli per le 21.30 - 22.00. Se non vedo non ci credo!!!
Alle 17.30 usciamo e ci facciamo portare al Night Market, praticamente un insieme di bancarelle che vendono di tutto, comprese le magliette di cui ormai avremmo tanto bisogno, ma siccome confidiamo che i bagagli arriveranno, non compriamo nulla. Usciti facciamo due passi e scopriamo questo ristorante sul fiume, il Titanic, che ci ispira un casino, i prezzi sono nella media per cui decidiamo di mangiare al lume di candela vista fiume.






Il posto merita, abbiamo mangiato veramente bene, speso 48 dollari in 4 compreso il dolce, ma soprattutto non si sentiva più il traffico della città.
Tornati in hotel ci disperiamo, i bagagli non sono arrivati, a questo punto facciamo il bucato, e nel frattempo parliamo di come organizzarci una volta arrivati al mare.
Alle 23 decidiamo di andare a dormire, Silvia non si arrende e decide di andare di nuovo giù in reception e chiedere di chiamare il famoso Lost & Found..ritorna dopo 5 minuti con le valige, è arrivato il taxi con i nostri bagagli!!
Siamo ottimisti, domani sarà sicuramente una bella giornata...o forse no?