La verità è che il climatizzatore funziona, ma la stanza è davvero grande ed in più la porta...diciamo solo che, se ordinassi una pizza da asporto, potrei farmela passare senza aprire la porta!!
Scrivo a Laura e anche lei alle 8 è già in piedi e pronta, per cui esco per la colazione.
Fermi tutti! La colazione è praticamente all'aperto, quindi ritorno dentro per recuperare il giubbotto!!
Ci sediamo al nostro tavolino e ci gustiamo una buonissima colazione
Come si può notare, nell'angolo in basso a destra nella foto, compare una bustina di Oki, dopo un solo giorno di sbalzi di temperatura, perché qui abbiamo 8 gradi al mattino ma 25 al pomeriggio, ho già i primi sintomi di una sinusite, per cui meglio correre ai ripari!!
Questa mattina vorremmo procedere con la visita dei vari palazzi, il problema rimane sempre come arrivarci.
Chiediamo quindi ragazza, quella che sembra capire un po' di più, e ci indica la strada per arrivare in piazza, pare che poi da lì sia tutto molto semplice, mah, non so...già è complicato arrivare alla piazza!!!
Sta volta in realtà è davvero semplice, finalmente abbiamo capito il senso delle loro spiegazioni, praticamente la ragazza di ieri ci aveva dato le indicazioni, non come si farebbe nella normalità, ossia dal Riad, ma dalla fine di tutta la serie di vicoli che sbuca fuori sulla strada un po' più grande!!
Percorriamo quindi il Suk, incredibilmente molto silenzioso ( eh certo, sono le 8.30 del mattino), si iniziano giusto a vedere le prime botteghe che aprono e devo dire che siamo rimaste spiazzate dalla pulizia, sono tutti li che lustrano il pavimento nonché la parte di strada davanti alla loro bottega!!
Ed incredibilmente, quasi incredule, arriviamo alla piazza, o meglio alla sbocco in piazza, perché dobbiamo subito girare per andare verso il museo, la cosa fantastica è che appena usciti dal Suk, Map Me ha iniziato a funzionare benissimo!!!
Ci ritroviamo quindi davanti all'entrata del museo Dar Si Said, siamo molto indecise, ci sembra un po' un tugurio!!
Poi vediamo due francesi che vanno verso la biglietteria e ci facciamo coraggio, quando poi vediamo che il prezzo del biglietto è l'equivalente di un euro, crepi l'avarizia, se anche è un bidone ce lo possiamo permettere!!
I francesi si girano verso di noi e uno dei due ci propone molto serenamente di pagare anche per loro, tanto son solo 4 euro!!! Bei cavalieri che siete!!!
Fatto sta che la cosa diventa quasi imbarazzante perché praticamente ci siamo solo noi quattro in tutto il museo ed il percorso è quasi obbligato per cui schivarsi è quasi impossibile!!
E' davvero splendido, peccato che il primo piano sia chiuso, così come il giardino.
E' il palazzo di un visir, di fine ottocento
Mi giro verso Laura : "Senti approfittiamo della situazione, facciamoci fare una foto!"
Anche perché questo bellissimo cortile, per ora, non è possibile fotografarlo per intero, stanno facendo le pulizie, eh si, ci sono ben 3 donne con secchi e spazzoloni che stanno pulendo, mi chiedo, ma se arrivasse una comitiva di cinesi, che notoriamente sono molto numerosi, che succederebbe? A parte fare le foto con spazzolone e secchio in mano intendo...
Proseguiamo quindi nella visita, entrando in un salone a dir poco splendido
Visto che siamo praticamente da sole, dopo aver fatto scoprire a Laura l'utilità di fotografarsi allo specchio le faccio anche vedere la panoramica, sappiate solo che ho creato un mostro!!!
Una volta finito, torniamo nel cortile principale nella speranza che l'abbiano lustrato a lucido ed abbiamo finalmente finito, ed eccolo...
Usciamo 5 secondi dopo i francesi, secondo me faremo lo stesso identico giro, per cui inutile guardare la mappa, basta seguire loro ed eccoci al Palais de la Bahia.
Costo sempre uguale ma ci troviamo improvvisamente teletrasportate nel luogo più turistico della città.
Qui si entra a gomitate e pensare di fare le foto di prima, quelle che potrebbero essere state fatte da un fotografo professionista, quello per cui chiudono i musei, è a dir poco impensabile.
Anche questo è il palazzo di un visir dell'ottocento, compresi i giardini, si estende per 80.000 mq.
TERMINATO NEL 1898/99 IL CORTILE MISURA 50X30, SUDDIVISO DA 52 COLONNE IN LEGNO |
Ormai i francesi li abbiamo persi, comunque Map Me continua a funzionare per cui arriviamo in questa bellissima piazza, in cui compriamo calamite e vari ricordini, sosta pipì, perché se c'è una cosa che qui non manca, sono proprio i bagni.
Ed eccoci al palazzo El Badi
Fu costruito fra il 1578 ed il 1594 da Ahmed El Mansour, per festeggiare la sua vittoria sui portoghesi , ispirato dall'architettura dell'Alhambra a Granada
Il palazzo è in rovina, ciò non toglie che è molto bello, il grande cortile interno misura135x110 metri, con un enorme serbatoio per l'acqua
E la vista dall''alto
Lo stomaco inizia a farsi sentire, avevamo già deciso di mangiare in zona, sulla guida abbiamo trovato un posto che sembra ottimo e ovviamente scegliamo quello di fianco!!
Ovvio che non abbiamo idea di come si mangiasse in quello indicato dalla guida, ma qui abbiamo mangiato sulla terrazza e davvero bene, abbiamo preso le brochette di pollo con humus e verdure
Dopo il pranzo più che soddisfacente, per 10 euro a testa, andiamo alle tombe saadite che sono proprio di fronte
La necropoli fu realizzata tra il 1590 e il 1600, purtroppo non ci sono né cartelli, né indicazioni, ci ritroviamo quindi a fare un errore per cui veniamo subito catalogate ingiustamente.
Praticamente una staccionata è posta intorno alle tombe, quelle lapidi nelle foto sopra e vediamo un sacco di gente appoggiata lungo la suddetta staccionata, mai e poi mai avremmo pensato che era gente in fila per vedere il vero capolavoro di queste tombe, per cui passiamo completamente indifferenti e quando arriviamo all'ingresso, due tipi ci fermano indicandoci la fila, noi cadiamo dal pero come due cretine e ci sentiamo dire dietro : "Eh, sono le solite italiane!"
Che figure!! Però è stato involontario e penso si sia anche capito cavoli!!
Insomma dopo il giro esplorativo, ci mettiamo in fila, davanti a noi abbiamo una comitiva di spagnoli, poco ci manca che mettano giù un tavolino e facciano un pic-nic in piena regola, dagli zaini stanno tirando fuori di tutto!!
Giunte quasi alla fine della fila, ci giriamo verso la parete di fronte ed assistiamo ad una pratica dimostrazione di applicazione della legge 626, praticamente stanno pulendo la parete rossa, come quella delle foto sopra quella delle tombe, che è di fianco all'entrata, ed esattamente sotto ad un tipo su una scala decisamente precaria, su cui non salirei manco morta, c'è una panchina dove sono seduti dei turisti, guardo Laura e le dico : "Questi stanno rischiando la vita, qualcuno dovrebbe farli spostare"
Ovvio che quel qualcuno non possiamo certo essere noi, intanto siamo quasi alla fine della fila e poi come minimo verremmo di nuovo cazziate, per cui...per fortuna dopo cinque minuti arriva una guardia e se pensate che possa essere arrivata, oltre per far spostare i turisti, per dare una mano, anche solo tenendo la scala, al poveraccio sempre più in equilibrio precario, beh, vi state sbagliando di grosso, cara grazia che ha spostato i turisti!!
Ed infine eccole...
Usciamo e ora il nostro problema principale è trovare la strada per tornare alla piazza, guardando la cartina e anche map me l'avremmo anche trovata, ma la strada da fare non ci sembra un granché, per cui ritorniamo sui nostri passi nella speranza di ritrovare la strada che abbiamo fatto questa mattina.
Ad un certo punto osserviamo le spezie in quella che, scopriremo poi, è una farmacia berbera.
E qui trovo marito, tale Youssef ( non ho idea se si scriva così ), ci accoglie, ci offre del tea, mentre sta tentando di venderci tutto il negozio.
Devo dire che lo zenzero e la cannella, non so come, hanno un odore completamente diverso da quelle di casa nostra, non comprarle sarebbe un peccato, prendiamo poi la curcuma, varie tisane che curano anche quello che non hai e siccome mi vede raffreddata arrivata con uno scatolino con dentro una polverina bianca. Laura mi guarda allibita, certo il primo pensiero è che voglia drogarci....ma dai!!!
E' eucalipto puro, lo mette nel tea e come lo bevo penso di morire, Laura si sente quasi male io imperterrita lo voglio finire.
Insomma finisce che spendiamo circa 14 euro a testa per un quintalata di spezie e tisane, e poi ci regala questo che vedete qui sotto che è?
E' un rossetto!! E come se non bastasse ricevo una proposta di matrimonio : "Guarda che io sono già sposata!" ma la risposta è praticamente ovvia : "Ma non è un problema, una volta all'anno tuo marito viene qui un mese e io vengo da te in Italia" Eh certo!!
Ovviamente chiediamo la strada per arrivare alla piazza, gentilmente ce la indica, ci accompagna per un pezzo e vorrebbe farci vedere il negozio di famiglia dove hanno gli abiti originali degli abitanti del Sahara, ci fa anche vedere che è da li che viene perché ha la tipica, come se noi lo sapessimo, falange in più nel mignolo, ok ora siamo davvero impressionate.
Ci spiega anche come riconoscere le case dei mussulmani, che non hanno balconi, da quelle degli ebrei , che invece ce l'hanno.
Arriviamo davanti ad una scalinata che dovrebbe portare nel suo negozio, che pare trovarsi sul tetto, Laura mi guarda e mi dice:"Non pensarci neanche, non saliremo quella scala con lui!" Va bene forse ha ragione, per cui trovo la scusa che abbiamo un sacco di cose da fare e dobbiamo andare, ma il mio nuovo marito non molla :"Ok però tornate a trovarmi" la mia risposta arriva immediata :"Guarda, potremmo anche pensarci, ma dubito che sapremmo ritornare qui!" ma lui è un passo avanti :"Tieni il mio biglietto, chiama il taxi, lo pago io!" Dopo le promesse da marinaio, andiamo, su suo suggerimento, alla famosa strada che non avevamo voluto fare prima, perché è la via più veloce.
Ed infatti, dopo 10 minuti, siamo di nuovo nel centro del mondo, accaldate come non mai, per cui decidiamo, che siccome è presto, faremo le vip e andremo in un bar intorno alla piazza, uno di quelli con la terrazza e ci berremo qualcosa, scegliamo il Cafè Francaise.
Dopo esserci godute un po' il sole, con passo molto sicuro, nella speranza di ricordarci a memoria la strada per tornare, ci avviamo verso il Riad e, devo dire, ci arriviamo in scioltezza!!
Per cena scegliamo un posto, appena oltre la piazza, dove mangiamo una sorta di Kebap, molto meno saporito di quello che si mangia da noi, direi più delicato, con patatine e acqua e spendiamo ben...5 euro in due!!
Decidiamo quindi, vista la spesona, che potremmo anche prendere un dolce in una pasticceria che abbiamo visto prima venendo qui, prendiamo una sorta di tortina di mele, sarebbe anche stata buonissima se non ci fosse stata la crema aromatizzata a non so bene cosa, era davvero un sapore troppo forte!!!
19.296 passi
12 km
11 piani
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