giovedì 29 marzo 2018

09/10/2017 Copenaghen - Christiania

La notte è stata un inferno. Poco dopo il nostro rientro abbiamo mangiato un po' di grissini, siamo andati a dormire, poi non so bene a che ora esattamente, mi sono svegliata con la consapevolezza di stare davvero male.
Mi sono fiondata in bagno, e senza entrare nei dettagli mi sono svuotata in tutti i modi possibili e immaginabili, per poi collassare sul pavimento semisvenuta, Marco invece non è riuscito a combinare niente, per cui è stato male e basta.
Siamo arrivati alla conclusione che il danno sia derivato dal panino di Mcdonald's, aveva quel sapore strano ed è l'unica cosa che abbiamo mangiato tutti e due.
La mattina ci svegliamo quindi sullo sconvolto andante, ma dobbiamo lasciare la stanza, per cui tanto vale fare il giro previsto.
Facciamo quindi la solita colazione, torniamo in stanza a disfare i letti per poi buttare le lenzuola nel cassone gigante presente in reception, depositiamo il bagaglio, al costo di 20 corone a testa, e attraversiamo il fiume proprio dietro il nostro hotel per andare verso il quartiere di Christiania.
Attraversiamo quindi il parco diretti alla Vor Frelsers Kirke, la chiesa è celebre per il suo campanile, del 1752, che si vede da tutta la città, gli scalini sono 400 e salgono a spirale sull'esterno.
La mia guida dice che apre alle 10.00, mai fidarsi delle guide, apre alle 11.00 e quindi noi, come altri turisti che, o hanno la nostra stessa guida, o anche la loro è sbagliata,  rinunciamo e proseguiamo


Ed eccoci nel famoso quartiere Christiania, città libera, qui c'è la vendita libera di Hashish, nella Pusher street, ed in realtà non vedo la necessità di comprare alcun che, ci si sballa più che bene anche solo camminando, ci fosse uno che non ha una canna in bocca!!
Questo all'ora in cui siamo arrivati noi, cioè prima delle 10 del mattino, mi da l'idea che poi si animi di turisti e le cose si ridimensionino un po'.
In uno dei primi posti che abbiamo incontrato all'entrata c'era il cartello : "Vuoi sostenere Christiania? Compra le azioni qui!" State cercando di farmi credere che è quotata in borsa????
Scherzi a parte, veniamo ala definizione di Marco su questo famoso quartiere, che è stata : "Un posto pieno di pattumiera, con i murales e gente sballata!"
Un po' riduttivo, mah..forse anche io mi aspettavo qualcosa di più






Quindi giriamo per circa 20 minuti, schivando la pattumiera, scattando qualche foto, dove non c'è il divieto, e cercando di orientarci per arrivare all'uscita, cosa che Marco sta aspettando con ansia, non si sente molto tranquillo ad essere noi due da soli.
Questa sopra potrebbe essere l'entrata, noi in realtà da qui siamo usciti e sul lato interno c'è scritto : "State entrando nell' EU" della serie che eravamo nella terra di nessuno!!
Con Marco un po' più tranquillo andiamo verso il porto, mi aspettavo una certa vivacità, invece c'è un mortorio assoluto.
Ritorniamo dall'altra parte del fiume sbucando vicino a Christianborg, sta volta facciamo una bella foto
e sulla Stroget per vedere se riusciamo a mangiare qualcosa, mi prendo un pezzo di pizza, cambiamo le corone rimaste, che sono davvero tante e giusto per non tornare subito in hotel, facciamo un giro alternativo e passiamo di nuovo davanti all'altra entrata del parco Tivoli



Torniamo in hotel, prendiamo le nostre cose e andiamo a prendere il 5C, che ci porterà in aeroporto.
Arriviamo giusto in tempo e saliamo al volo, stranamente dalla porta centrale, perché di solito aprono la porta davanti in modo che tu possa comprare il biglietto o far vedere all'autista che ce l'hai già.
Questo non fa una piega, vado poi io davanti a pagare le 36 corone che servono per arrivare a destinazione, il tipo è forte, avrà almeno 65 anni, cappellino, calzoncini corti.
E ad ogni fermata, con la gente appostata alla porta anteriore, lui imperterrito apre quella centrale e quando ad una fermata un tipo rimane interdetto ed imbambolato, evidentemente troppo a lungo per i suoi gusti,  lui chiude e se ne va, a Milano sarebbe stato rincorso con tanto di sequela di parolacce, invece, il suddetto tipo,  non ha fatto una piega!!
Ad un altra fermata un passeggero bussa alla porta anteriore, l'autista gli fa cenno di andare alla porta centrale, ma lui insiste facendogli capire che deve comprare il  biglietto, tutto scocciato è costretto ad aprirgli, niente, questo proprio non ha voglia!!
Veniamo scaricati in aeroporto al terminal 3 ci trasferiamo quindi al 2, passiamo molto velocemente i controlli di sicurezza e, che dire,  l'aeroporto è davvero grande, con una marea di negozi, peccato che il gate ancora non si sa, per cui tocca girovagare con i nostri trolley.
Finalmente scrivono che il nostro gate è l'F1, penso sia il più scrauso di tutto l'aeroporto , non ci sono sedie, c'è il nulla assoluto, ci ritroviamo quindi tutti in fila, seduti per terra.
Finalmente imbarcano e questa volta ci teniamo il bagaglio, poi saliamo e...Marco Mengoni è uno steward, no forse è lo steward che assomiglia a Mengoni


e subito dopo...arriva Penelope Garcia di Criminal Minds !!!!



Atterriamo senza intoppi, anche questo viaggio è andato, Copenaghen è davvero bella, l'hotel/hostello, scelta sicuramente azzeccata, poi abbiamo avuto anche il brivido della Swat piombata al castello!!!

domenica 25 marzo 2018

08/10/2017 Copenaghen - Kastellet, Sirenetta, Rosenborg slot

Essendo andati a letto molto presto, ci svegliamo di conseguenza  molto presto e siccome il sole sorge tardi, vediamo praticamente l'alba

La prima missione di questa mattina è fare la colazione, sembra una cosa semplice ma non lo è.
L'hotel permette ovviamente di fare la colazione, ma a parte il costo astronomico, circa 12 euro a testa, c'è solo cibo salato, nulla di dolce, quindi salvo fare un pranzo, invece che la colazione, per noi non ne vale assolutamente la pena.
Ci sarebbe Starbucks, ma il prezzo non è da meno, ti danno un cappuccino che basta per un'intera settimana, e questo se ordini quello piccolo, perché se per sbaglio prendi il medio, ti tocca andarlo a spacciare a piccole dosi.
Rimarrebbe il 7/11, ieri sera abbiamo visto che le brioche hanno dei prezzi accettabili, quindi potrebbe starci, ma la nostra speranza è di scendere al bar e trovare al banco qualcosa che vada bene.
Entriamo e ci sono delle brioche!! Vada per quelle, hanno anche una macchina per il cappuccino, per cui, per la modica cifra di 10 euro, prendiamo cappuccio e brioche per due.
Se ieri siamo andati in giro un po' al cazzeggio, per questa mattina abbiamo fatto un piano e siccome le nostre mete sono il Kastellet e la sirenetta, che non sono esattamente vicini, poi il castello di Rosensborg ed infine il quartiere di Norrebro, decidiamo di prendere un bus per arrivare alla prima meta, poi da li proseguiremo a piedi, vi dico solo che alla fine della giornata avremo percorso più o meno 18 km.
Oggi c'è un sole splendente, prendiamo quindi il bus 1A, che con 24 corone a testa, circa 3,20 euro, ci porta al Kastellet, attraversiamo il bellissimo parco


arrivati quasi a destinazione abbiamo conferma dei nostri timori, i gialli stanno invadendo il mondo!! Ovunque pullman che scaricano frotte di cinesi, che fotografano di tutto, ne abbiamo visto uno fotografare le radici di un albero, ma in Cina gli alberi non li avete?
Passiamo dalla Skt. Alban Kirke e la fontana, fotografata dopo che la fiumana cinese si è allontanata



...e verso la Sirenetta, che già è piccolina, se poi è circondata... impossibile vederla, quello che vediamo però, è un turista cinese, che per poco non finisce in mare, tanto si è avvicinato per fotografarla!!  Con la dovuta pazienza, aspettando...Marco è riuscito a scattare le foto


A questo punto, vista anche l'aria davvero pungente, decidiamo di fare il giro del Kastellet che è una cittadella a forma di stella, circondata da fossati, ed è la roccaforte della città.




Dopo varie discussioni sulla direzione da prendere, Marco mi convince, con argomenti assolutamente insensati, a seguire la sua idea : "Guarda! Anche la signora ha la piantina e va di là!"
"Ho capito ma mica sappiamo se la signora va dove dobbiamo andare noi!"
"Ma si, guarda, là c'è la fontana, se andiamo qui, siamo giusti!"
Si siamo giusti per arrivare a 2 metri da dove siamo entrati, mentre avremmo dovuto andare esattamente dalla parte opposta!!
Piantina alla mano, e dopo una fermata in un panificio, per una buonissima brioche, arriviamo all'ingresso dei Kongens Have, diretti al castello di Rosenborg


All'ingresso c'è un bel cartello che ci informa che è disponibile il wi-fi e con quello si possono prenotare i biglietti on line ed evitare la fila, ma che fila ci sarà mai?
Beh un po' di fila c'è, mentre Marco si accoda io inizio a cercare sul cellulare come comprare i biglietti, sono tutta concentrata quando ad un certo punto scatta un allarme.
Un militare mi corre incontro per far scattare l'interruttore, che è proprio di fianco a me, e finalmente l'allarme tace, convinta sia un falso allarme, mi rimetto al lavoro sul telefono, ma inizia a blaterare alzando la voce, io rimango ancora concentrata sul mio cellulare, quando vedo tutti che corrono e mi accorgo che il militare, fucile in mano, sta urlando a tutti di andare sul prato, decido che forse è meglio darmi una mossa e seguire la massa.
Ci ritroviamo quindi tutti insieme, con davanti a noi dei soldati armati. Sembra di essere in un film, io ne approfitto per andare in bagno e mentre sono in attesa, perché tanto per cambiare c'è l'invasione di cinesi anche lì, sento delle altre sirene, quando esco scopro che è arrivata anche la SWAT, e che hanno esaminato tutto anche con gli infrarossi.
Ho fatto un tentativo di filmato, ma il grosso è successo quando ero al bagno e poi avevo anche un po' paura che potessero arrestarmi!!



Dopo circa 20 minuti ci dicono che possiamo rimetterci in fila, ma a questo punto la fila è davvero immensa per cui compro i biglietti su internet. Nonostante sul biglietto ci sia scritto 11.10, Marco insiste e facciamo un tentativo di entrare, ma ovviamente veniamo respinti, bisogna tra l'altro lasciare gli zaini e le borse negli armadietti, che richiedono una moneta da 20 corone, che noi non abbiamo!!
In nostro soccorso arrivano due turisti spagnoli che ci cambiano la carta in modo da avere la benedetta moneta.
Il castello fu la residenza estiva amata da Cristiano IV,  fu costruito all'inizio del 1600, da qui ogni giorno parte la guardia reale per il cambio ad Amalienborg.
Oltre al piano terra, si visitano i due piani superiori, con le varie sale e bagni, nei piani interrati ci sono i gioielli della corona, i vini e le armi.
























Usciamo con una fame da paura, ci dirigiamo quindi verso Norrebro e ci fermiamo, prima di attraversare il fiume, in un Mcdonalds, prendiamo un chicken fatto con del pane ai cereali, il sapore però non è buonissimo!! (questa cosa ci tornerà in mente questa sera)




Il cartello qui sopra era attaccato in un baracchino all'interno di un insediamento di street food, dove c'era tanta roba buona da mangiare, se l'avessimo visto prima di andare da Mcdonal's!!!
Entriamo nel quartiere che ci interessa perché abbiamo visto su internet che ci sono un sacco di murales davvero belli, inutile dire che non ne abbiamo visto mezzo, nonostante abbiamo camminato per chilometri.




Riattraversiamo quindi a mani vuote il fiume e ci dirigiamo nuovamente verso il centro città, passando per una altra parte di via pedonale.
Qui sotto la torre Rundetarn, una torre - campanile, che ospita un osservatorio astronomico


Facciamo poi tappa da Illum, dove all'ultimo piano c'è Eatitaly, Rossopomodoro, un bar che si illude di preparare un vero caffè italiano, che provo, ma insomma, il solito liquirone, qualche foto dalla terrazza e poi di nuovo in marcia
Io è da ieri che ho voglia di Churros, per cui nelle vicinanze del nuovo porto me li concedo, dire che fanno pietà è dire poco, credo che abbiano un olio per friggere che fa davvero schifo, sia il pollo di KFC, quello di Mcdonald's che questi churros, sono untissimi e pare quasi che la pasta sia stata completamente sostituita dal fritto. Insomma già non avevo ancora digerito il pranzo, ora gli ho dato il colpo di grazia.
Rivediamo alcuni posti già visti ieri, ma con il sole è tutta un'altra cosa

LA BORSA CON LA SUA GUGLIA FORMATA DALLE CODE INTRECCIATE DI QUATTRO DRAGHI






L'INGRESSO DELLA BORSA
Passiamo quindi dal Christiansborg Slot
La sede unica del potere politico da oltre 800 anni, residenza reale fino all'incendio del 1795, oggi ospita il parlamento.
Quindi il dolcetto io l'ho avuto, a questo punto ci fermiamo da Starbucks e Marco prende una bella fetta di torta, accompagnata da una cioccolata che ci dividiamo, e che non sa di nulla.
Siamo ormai sfatti, ma prima di rientrare dobbiamo scegliere un posto per la cena, optiamo per il Vesuvio, giusto perché è vicino, perché i prezzi in realtà sono parecchio alti.
In stanza facciamo rapidamente il conto della strada fatta oggi, ebbene si, abbiamo fatto più o meno 18 km, una roba da pazzi!! Facciamo il piano per domani mattina, guardiamo come andare in aeroporto e arriva il momento della cena che stiamo ancora digerendo, prendiamo un digestivo e usciamo sperando che la camminata ci aiuti.
Arriviamo davanti al ristorante ma proprio non me la sento di mangiare e Marco è messo uguale, per cui andiamo da Irma, catena di supermercati , ci prendiamo dei grissini, nel caso ci venisse fame e torniamo in hotel.

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