La nostra meta è Chamarel, per andare a vedere le famigerate rocce colorate e poi vorremmo andare al mare a La Morne. Alla guida oggi c'è Marino ed il nostro viaggio è pieno di imprevisti.
Il primo si presenta a non più di cinque minuti dalla partenza, subito nel centro del paese, praticamente veniamo circondati, ma forse sarebbe più appropriato dire assaliti, da persone che ci bussano sul finestrino e si sbracciano per comunicarci chissà che cosa, ma certo vista la foga deve essere qualcosa di molto grave, che proprio non capiamo, siamo quindi abbastanza spaventati, le ipotesi che vengono praticamente urlate in macchina ad un povero Marino che già è alle prese con una guida al contrario, sono le più varie :
"Fermati, forse c'è una corsa ciclistica!"
"Forse oggi è senso unico"
"Oddio forse hai stirato qualcuno!"
Marino è sempre più agitato, con noi che gli urliamo che deve assolutamente fermarsi subito.
Il guaio è che quando non sei nel tuo paese e stai guidando una macchina non tua, pensi subito non solo di aver fatto qualcosa di sbagliato ma soprattutto irrimediabile, quando quindi scopriamo che sono solamente quei cretini che vendono le escursioni per ile du cerf, ci diciamo che forse se ne avessimo stirato uno...Imbecilli!!!
Passato lo spavento e dopo disquisito sul fatto che per lo meno non abbiamo ancora stirato nessuno, passiamo davanti ad un centro commerciale e...vuoi non fermarti?
Il centro è immenso ma sembra chiuso, ci avviciniamo alla guardia giurata per chiedere informazioni e in italiano, si anche qui in italiano, ci dice che il centro è aperto, però dentro è tutto chiuso, c'è solo un ristorante, la domanda sorge spontanea, ma quindi tu che stai qui a fare? Chi cavolo stai proteggendo? Un centro vuoto?
Ci informa che però dall'altra parte c'è un supermercato dove vendono anche le sigarette per Silvia, piccola sosta all'unico negozio che c'è, indiano, e poi al supermercato.
Il tempo non è il massimo ed io e Patrizia elaboriamo un nuovo piano, ma se andassimo a Port Luis invece?
Anche perché l'idea è di andare a La Morne a vedere il tramonto, ma se è nuvolo, che vediamo? Mettiamo ai voti e...via deviazione.
Più ci avviciniamo alla città e più c'è traffico, e nonostante il navigatore di map me, che devo dire è davvero fantastico, riusciamo a sbagliare strada, quando poi il navigatore ci dice di fare inversione ad U, Marino si rifiuta, dice che non è possibile e Marco decide che possiamo tranquillamente fare una strada alternativa, sta ovviamente parlando il maschio alfa che è in lui, che si ritiene decisamente superiore ad uno stupido navigatore, il risultato ovvio è che ci ritroviamo in un vicolo cieco, ora, per favore, torna indietro e fai come cavolo ti dice il navigatore!!
Arriviamo finalmente al Caudan Waterfront, dove è consigliabile parcheggiare e dove la domenica si parcheggia gratis, ma questo lo scopriremo dopo.
La prima tappa è ovviamente il centro commerciale, dove Marco si compra il cappellino, visto che si è già scottato e noi ci dirigiamo al mercato dell'artigianato dove compriamo subito le pashmine e la calamita del dodo., certo diciamo che ci impieghiamo un pochino, per cui gli uomini iniziano a dare i numeri, ok arriviamo! Ci sorbiamo cosi una paternale "Ma potevate anche aspettare, tanto ci dobbiamo ripassare per tornare alla macchina!"
ma la risposta è ovvia, nonché già pronta : " Ma dopo magari chiude!"
IL DODO |
Cerchiamo quindi il mercato centrale, e scopriamo che hanno appena cambiato gli orari per cui la domenica alla 11.30, chiude tutto, ma cavoli!
Facciamo comunque un giro nelle vie vicine, dove c'è un casino allucinante, Patrizia chiama Marco per dirgli un qualcosa e nel mercato improvvisamente tutti chiamano Marco.
Ma guarda un po', c'è un parrucchiere e ovviamente riparte il tormentone taglio di capelli .
Visitiamo la piazza
Ed eccoci nel giardino dove la sera si spaccia e ci sono le prostitute, che a dir la verità protrebbero essere quelle due che vediamo già sedute su una panchina
ma iniziamo ad avere un certo languorino, ormai alla frutta andiamo da Mcdonalds.
Abbiamo quasi finito di mangiare quando Claudio si alza dicendo che andrà a prendere un po' d'aria, eh no, non ricominciamo che ho anche lasciato la polizza malattia in hotel, come una cretina!
In realtà lo raggiungiamo e pare nulla di grave, aveva solo bisogno, per l'appunto, di aria fresca.
Direi che abbiamo finito, se non fosse che dobbiamo prendere altre pashmine, l'altra sorta di mercato vicino al porto è aperto, ma dentro è tutto chiuso, scena già vista. Il problema è che ha chiuso anche il mercato dell'artigianato, noi l'avevamo detto!! E le pashmine?
Va beh paghiamo il parcheggio e andiamo, beh...diciamo che ci proviamo.
Andiamo alla macchinetta, infiliamo il biglietto e ci dice che il ticket non è valido, gira e riprova, ma ancora non è valido, rigira e riprova ma ancora nulla, ok come diavolo lo vuoi questo biglietto?
Ci giriamo esasperati verso le due menti geniali, Marco e Claudio, stanno già studiando un modo per uscire da questo parcheggio senza pagare, per causa di forza maggiore ovviamente!!
Ma noi siamo caparbi, rimettiamo il biglietto che ci viene puntualmente risputato e, guarda e riguarda...il biglietto non va messo perché è domenica ed è gratis! Ma vafffa...
Si mette alla guida Marco e la nostra prossima meta è Grand Baie, non ci vuole molto ad arrivare, ma trovare una spiaggia è un impresa davvero titanica, alla fine chiediamo ad un inglese che ci dice che c'è una spiaggia pubblica a 200 metri, posto che non c'è parcheggio, scendiamo io e Claudio e vedere se ne vale la pena
Non so quanto rendano le foto, ma non solo non c'è posto sulla spiaggia ma non c'è neanche in mare, è strapiena, la spiaggia è risicata, non fa per noi.
Proseguiamo nella speranza di trovarne una meglio, ma non ci sono accessi, facciamo quindi qualche foto e decidiamo di scendere verso Belle Mare.
Facciamo una prima tappa in un punto panoramico, che è giusto questo e nulla più, ci sono infatti parecchi cartelli che indicano che non si può fare il bagno.
C'è già una macchina ferma con due persone in atteggiamento a dir poco promiscuo, forse questo è un posto da coppiette, pare che lei stia rendendo lui davvero tanto, ma tanto felice!
Foto di rito
e di nuovo in macchina, verso la prossima fermata, qui non è male ma c'è un sacco di vento e il sole non si vedrà ancora per molto, quindi...
Risaliamo in macchina e come dice Marco, se continuiamo così, quando finalmente avremo trovato la spiaggia, sarà ora di rientrare.
Si mette alla guida Marino e, neanche a dirlo, si scatena l'inferno.
Pronti via appare un cartello che intima di andare a 30 allora, dopodiché sbagliamo strada e finiamo in un golf club dove gentilmente ci fanno entrare per farci fare inversione e quando usciamo ci ritroviamo nel bel mezzo di una corsa motociclistica e completamente bloccati nel traffico.
"Cazzo, ha guidato lui per 6000 km e non è successo niente, tutta autostrada, guido io e vengo assalito dai venditori di tour, poi dossi, limiti, traffico e pure la gara!"
Dispiaciuti per Marino, ma insomma qui urge un bagno, facciamo un tentativo in un posto che sembra carino e mentre parcheggiamo sentiamo un clank metallico, oddio cosa è successo?
Qui le ipotesi sono due , o una lattina o abbiamo appena sterminato l'ultimo dodo esistente al mondo! Qui ci arrestano! Via subito, tanto qui, tanto per cambiare, non merita!
Marco è stato profetico, il sole non è più alto e noi ne abbiamo per ogni spiaggia, qui c'è troppa gente, qui non c'è spiaggia, qui c'è la bassa marea, qui non c'è parcheggio, basta andiamo alla spiaggia di ieri mattina.
Ed eccoci alla nostra spiaggia, non che qui ci sia parcheggio, per cui ci scaricano e Claudio e Marino vanno a parcheggiare, io prendo lo zaino di Marino per sbaglio e quando Marino apre il baule si accorge che non c'è più e Claudio " L'avrà preso Silvia"
" Ma figurati! L'ha preso una delle altre due per sbaglio!"
Ed in effetti è successo proprio questo, però giuro che non mi interessava nulla di suo!!
Arrivati in spiaggia Claudio si accorge di non avere la sua roba per cui tornano alla macchina e quando ci raggiungono Marino ci informa che la roba di Claudio era fuori " Ma fuori in che senso?" " Nel senso che quando avete preso le vostre cose, avete fatto cadere il suo asciugamano ed era per terra!" e noi giù a ridere come delle matte, peccato che lui scherzasse ma noi l'abbiamo un po' spiazzato, quindi poi spiegava a Marco " Non è che erano preoccupate o dispiaciute, se la ridevano come due matte! Da non credere!"
Come previsto anche qui sta arrivando l'ombra, e c'è vento, ma fa lo stesso, facciamo comunque un puccio fino alla vita e vediamo uno stranissimo pesce.
Visto poi che vorremmo farci un aperitivo prima della cena, decidiamo che guiderà Marco, cosi non troveremo traffico, altrimenti chissà che ora potremmo fare!
Dopo il nostro aperitivo in terrazza a base di pringles, mandorle tostate e pistacchi, ci rimane poco tempo, decidiamo di non lavarci i capelli e ci ritroviamo alle 20 per la cena, abbiamo deciso di provare il posto che fa roba alla griglia, di fianco alla pizzeria "La pizza dell'est", quella dell'altro giorno.
Un flop totale, per essere chiari se vi trovaste al Sm Lodge, alla rotonda a destra, superata la pizzeria c'è questo posto senza nome con un insegna dove scorrono i fantastici piatti che propongono con fuori il barbecue, ecco non ci andate !!!
L'accoglienza non è stata male, il problema è che ci siamo seduti alle 20.15, passata mezz'ora, ogni 10 minuti la signora ci diceva che ne mancavano altri 10 finché siamo stati serviti alle 21.30, il tutto per delle cosce di pollo che col cavolo che sono state cotte sul barbecue ed in più sono arrivate mezze crude, cosa di cui non ci siamo resi conto subito, non essendoci troppa luce, una roba scandalosa e a rischio salmonella.
Alla fine il pollo è stato generosamente donato alla miliardata di cani randagi che ci ronzavano intorno.
La signora deve aver capito che non eravamo molto contenti e molto furbescamente ha mandato la figlia dodicenne con il visino tanto carino a chiedere se andava tutto bene. Va beh, l'incubazione della salmonella è di 72 ore, speriamo bene..
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