giovedì 21 dicembre 2017

30/11/2017 si parte per Mauritius

Direte voi, ma che ci fate a Mauritius ? Non dovreste essere a Saint Marten?
In teoria si, in pratica no, perché una tale Irma, o forse meglio dire un tale, visto che parliamo di un uragano, ci ha un po' scombussolato i piani.
Quando abbiamo iniziato a sentire parlare di Irma non ci siamo particolarmente preoccupati, ma nel giorno precedente all'arrivo sui Caraibi, le notizie erano davvero allarmanti, tanto è vero che Marco si era chiesto se fosse il caso, ma d'altra parte mica se si cancella il volo, si perde praticamente tutto.
Qui però la fortuna ci è venuta in aiuto, il giorno prima del passaggio di Irma ricevo una mail da Air France che mi informa che il volo di ritorno ha subito un cambiamento, controllo e ad una prima occhiata sembra sia variato di 5 minuti, va beh, poco male, Poi guardo meglio e mi accorgo che è vero che l'orario non è variato di molto, ma è cambiato l'aeroporto!!
Partire da Malpensa e rientrare a Linate non è esattamente una comodità.
Mi affretto quindi a chiamare Air France, dove una signorina molto cordiale mi conferma che il volo è stato proprio cancellato e l'unica altra scelta è aspettare 6 ore a Parigi per prendere un volo per Malpensa, eh certo, dopo essermi sparata 9 ore di volo, aggiungo giusto questo breve scalo!!!
Siccome io ho la testa dura, ringrazio e attacco e subito vado sul sito perché davvero non mi capacito che non ci sia un latro volo.
Neanche a dirlo, la signorina ovviamente ha ragione, però trovo un volo identico al nostro, stessi orari e stesso problema del cambio aeroporto, però siccome la KLM sta facendo delle promozioni, il tutto costerebbe 100 euro in meno a testa, cavoli ci potremmo pagare il taxi.
Giro di messaggi e mi danno tutti l'ok, chiamo quindi di nuovo e mi confermano, come già sapevo, che in caso di variazione, anche di 5 minuti, il  cliente ha diritto a cancellare il viaggio senza penali, detto fatto.
Rimane però il dubbio su Irma, riprenotando mi accorgo che c'è la possibilità di pagare con bonifico ed in questo caso ci sono 3 giorni di tempo per perfezionare il tutto.
Altro giro di messaggi, perché secondo me vale la pena farlo, almeno prima vediamo i danni.
Mai decisione fu più giusta, il giorno dopo scopriamo che l'isola è stata distrutta, un'amica di Marco abita li da anni, quando è riuscita a scrivere su Facebook, l'unica cosa che ha detto è che l'isola non esisteva più!
Abbiamo seguito per giorni la situazione ma purtroppo le notizie erano sempre peggio, a questo punto ovviamente non ho fatto il bonifico.
Per l'alloggio con Airbnb, scrivo direttamente all'host, che ovviamente non risponde, a questo punto mi metto in contatto con Airbnb, scrivono anche loro e passate 72 ore senza risposta mi chiamano dicendomi che avrebbero concesso altre 48 ore, poi ci avrebbero rimborsato il 50% già pagato senza alcuna penale, valutando se rimborsarci il 100%.
Poche ore prima della scadenza l'host scrive una mail a tutti i suoi clienti pregandoli di non disdire perché altrimenti non avrebbero neanche più i soldi per pagare i dipendenti.
Giuro che non avremmo voluto, ma quando ha scritto che i primi piani erano tutti distrutti, e noi eravamo in una villetta, che le piscine ed i giardini non  c'erano più, non c'era acqua, elettricità a singhiozzo ed erano quasi certi che per dicembre sarebbe stato tutto ripristinato...e se non lo fosse? Sono le nostre vacanze, non possiamo andare in un posto dove rischiamo di non avere manco l'acqua, avessimo avuto la prenotazione per marzo, l'avremmo tenuta, ma noi saremmo andati il 1 dicembre, decisamente troppo presto.
Airbnb ha capito la situazione e ci ha rimborsato il 100% per calamità naturale.
A quel punto ci siamo detti che se avessimo trovato un'occasione saremmo partiti e...eccola, volo a Mauritius a 600 euro e struttura a Trou d'eau douce a 300 euro per 7 notti con colazione a coppia.
Impieghiamo circa 5 minuti a decidere che è li che dobbiamo andare.
Noleggiamo la macchina per 6 persone con Autoerope, perché l'isola è da girare, per 419 euro per 6 giorni, insomma alla fine ci costa meno dell'altra vacanza per cui...

Ed eccoci alla mattina della partenza, ultimamente i nostri viaggi aerei hanno sempre qualcosa di particolare, vuoi la compagnia aerea, vuoi i passeggeri e vuoi Claudio, che questa volta ci ha messo del suo. Il primo volo per Amsterdam fila liscio, sul secondo ci siamo sistemati i tre uomini nella fila centrale e noi donne sulla laterale di fianco. Dopo circa 4 ore e mezza  dalla partenza, quando quindi ne mancavano almeno 6, mi giro e vedo Marco e Marino girati verso l'altro corridoio e mi sembra di vedere Claudio seduto per terra, sono allibita, mi giro verso Marco e chiedo :"Cosa succede?" Mentre Patrizia, sua moglie, e Silvia non si accorgono di nulla. "Niente, è Claudio, non so !"
Marco mi ha poi spiegato che proprio non aveva capito cosa stava succedendo.
Comunque non succede niente perché si sta già alzando, peccato che lo guardo in piedi di fronte al bracciolo mentre dice a Marino :"Non so, non mi sento bene".
Mentre lo dice, richiamo l'attenzione di Patrizia e quando mi giro lo vedo cadere in avanti, oltre il bracciolo, su Marino.
Al volo si materializza dal nulla una signora russa, che prima si sfoga prendendolo a schiaffoni e poi, non contenta gli rovescia addosso una bottiglietta d'acqua, lui pero continua a rimanere accasciato, Marco sta continuando a pigiare sul tasto di chiamata ma non si vede nessuno all'orizzonte, per cui, mentre Patrizia cerca di capire cosa sta succedendo, io mi fiondo sul fondo dell'aereo per avvertire una hostess e ovviamente, come si dice malato, proprio non mi viene in mente, meno male che lei capisce e corre lanciando una sorta di allarme, quando poi lo vedono sdraiato per terra, fanno il tipico annuncio da film, che nessuno vorrebbe sentire, in cui chiedono se a bordo c'è un medico, e cavoli, ce ne sono tre! In realtà sono due più un'infermiera.
Finalmente lui si riprende e proferisce verbo, il problema è che non sta in piedi, per cui , visto che per terra in corridoio non può stare, Marino e Marco gli lasciano il posto in modo che possa sdraiarsi, cercano invano dei posti liberi che non ci sono e finiscono quindi in fondo con il personale di bordo. Alla fine non gli è andata poi cosi male, quando io e Patrizia siamo andate la bagno, siamo passate a salutarli e...gelatino, briochina nel piattino di ceramica, avevano già imparato tutte le procedure di bordo, allungando la mano avevano a disposizione qualsiasi tipo di snack, cioccolatini e bevande, praticamente hanno avuto quello che di solito hanno in prima classe, certo però non hanno avuto la comodità di un posto a sedere.
Arriva finalmente il momento di atterrare e devono per forza far spostare Claudio, che dopo aver dormito, si sente un po' meglio, e finalmente atterriamo.
Marino scopre quindi che Claudio cadendo gli ha rotto gli occhiali, pensare che avevano visto una lente per terra e Marino aveva giusto pensato di avere avuto culo che non era la sua, eh certo!!
Una volta scesi ci tocca la procedura di ingresso che prevede la consegna di un primo fogliettino, che abbiamo già compilato, ad un primo controllo e poi il secondo, che riguarda la nostra salute, al secondo.
Domande assurde...finché mi chiedi della febbre posso capire, ma le eruzioni cutanee? Chiaramente barriamo tutto no, anche se io ho una maledetta tosse nervosa, e la tosse era nelle domande, sto solo sperando di non iniziare a tossire davanti a loro. Claudio invece deve sperare che non l'abbiano già segnalato, per problemi vari e imprecisati di salute, altrimenti gli tocca tornare a casa.
Mentre siamo in fila le battute su quanto successo si sprecano, tra Marino che ha una sua teoria sulla russa:"Quella si è tolta una soddisfazione, non vedeva l'ora di poter schiaffeggiare uno grande e grosso come te". Con Patrizia : "E ma anche io volevo togliermi la soddisfazione pero!"
"Pensa che poteva formarsi una fila !"
 Evidentemente Claudio non è stato segnalato perché passiamo indenni il controllo sanitario e dopo aver cambiato in rupie usciamo e troviamo il nostro autista.
 Il tempo e splendido, nonostante fossimo pronti al peggio, visto che il meteo dava 7 giorni di pioggia, e dopo circa 45 minuti arriviamo al Sm Lodge.

 Il posto è carino, ci portano nelle stanze dove c'è il letto matrimoniale della Barbie, nel senso che è circa una piazza e mezza, per cui ci si sta un po' stretti e dopo esserci sistemanti un attimo, partiamo alla scoperta del paesello e alla ricerca di cibo.



Giusto davanti abbiamo un parrucchiere, Patrizia :"Claudio guarda, dovresti tagliarti i capelli qui!"
E Silvia "Anche tu Marino, guarda che capelli lunghi, devi proprio tagliarli! Certo però come glielo spiegate come volete i capelli?"
" No, non hai capito,  noi non ce li facciamo proprio tagliare qui!"
E Patrizia: "Claudio, cogli l'occasione perché  guarda che qui probabilmente non ti parlerebbero!" Dovete sapere che Claudio cambia continuamente parrucchiere perché ne vorrebbe trovare uno che non gli parla, non vuole proprio dover raccontare i fatti suoi a degli sconosciuti.
Tornando a noi scopriamo subito che per arrivare in un punto dove il mare è balneabile occorre fare circa 30 minuti di strada, ovviamente nessuno di noi ne ha voglia,  per cui andiamo intanto in esplorazione  al molo da cui partono le barche per l'isola dei cervi e subito veniamo agganciati da un tipo che parla italiano e che, manco a dirlo, si offre di accompagnarci, pero non può mica darci dei prezzi li sul posto, perché se lo vengono a sapere gli altri potrebbe avere dei problemi,  ci chiede quindi dove alloggiamo e ci dice che ci raggiungerà questa sera alle 19.30.
Intanto cogliamo l'occasione per fare la foto dell'arrivo

Ormai abbiamo tutti fame, ma la ricerca del cibo diventa una caccia al tesoro.
La maggior parte dei posti che incontriamo per strada sono chiusi, un tipo di una villetta aggancia Marino e gli dice di andare al Cafe des artist, dopo 15 minuti di strada in mezzo al nulla e 6 stomaci ormai cosi brontolanti da poter fare un concerto, scopriamo che è chiuso!
Si riparte!
Ormai stremati entriamo in un supermercato con l'idea, che se proprio non c'è nulla da mangiare, prenderemo qualcosa li e ci faremo un panino, ma ovviamente facciamo i conti senza l'oste, perché  il panino c'è ma non c'è nulla da metterci dentro, salvo avere un forno o un microonde a disposizione, qui è tutto surgelato!
Altro  supermercato, stesso problema, qui però si impietosiscono e ci dicono che più avanti si può mangiare, la domanda sorge spontanea "Ma e aperto?"  Pare di si!
Il ridicolo è che si siamo spaventati all'idea di fare 30 minuti a piedi, ma ne avremo fatti già almeno 50!
Ed eccoci quindi a sperimentare la cucina mauriziana, ci ritroviamo a mangiare delle specie di noodles alla carne con sopra delle polpettine di varia natura, nonché una sorta di ravioli cinesi, devo dire non male, il tutto per 100 rupie a testa, poco più di due euro.

Con la pancia piena, l'abbiocco è praticamente inevitabile, soprattutto con una notte praticamente insonne alle spalle, non abbiamo più l'età per fare after, alla faccia di ciò che dice Silvia.
Torniamo nelle camere e rimaniamo d'accordo di vederci dopo due ore e meno male che mettiamo la sveglia perché ci schiantiamo letteralmente.
Alle 15.30 sorge il problema di dove andare, chissene, prendiamo il bus e andiamo alla spiaggia banleabile, si ma il tipo della guest house non c'è e non sappiamo dove andare a prendere il bus, poco male, pensiamo,  qui salutano tutti e hanno tutti qualcosa da dirci, ci faremo dire noi qualcosa che ci serve!
Partiamo dal fruttivendolo che ci indica la strada per arrivare alla spiaggia, arrivati alla piazza mi si avvicina uno con un cane, anche questo parla italiano, e mi spiega che a piedi è davvero lunga, conviene prendere il bus per andare a Palmar, la prima spiaggia pubblica sulla strada. Torno dagli altri e mi accorgo di aver dimenticato di farmi spiegare una cosa importante, dove cavolo si prende il bus?
Ma ecco che in nostro soccorso arriva il Rasta boy (immaginate il perché di questo soprannome), scopriamo poi che si chiama Silvio, ovviamente ci spiega dove prendere il bus, ma ovviamente anche lui ha qualcosa da dirci, ossia che lui organizza le escursioni all'isola dei cervi, poteva essere di no? Insomma ci spiega che ha lavorato tanto per tour operator italiano, ma da quando c'è la crisi di italiani pochi, pero così ha imparato l'italiano, ci spiega che ovviamente come fa l'escursione lui non la fa nessuno, perché con lui non si trova la ressa, nel frattempo si offre di accompagnarci alla spiaggia più vicina, perché ci dice che per l'altra è già un po' tardi e non ne vale la pena, una volta arrivati ci dice che lui abita sopra al ristorante Tino e possiamo cercarlo lì, entro martedì perché poi andrà a Londra dalla fidanzata,  e se qualcuno ci chiede dell'isola noi dobbiamo dire di no perché la facciamo con lui.
Ci dice anche, non so se per prenderci per il culo, che qui mangiano i tapiri, sarà vero?
Arriviamo e insomma, definire balneabile questo...certo forse un bagno si può anche fare ma è ben lontano dall'idea che uno ha del mare di Mauritius, l'acqua è ghiacciata perché c'è l'acqua dolce che si riversa in mare, da qui il nome del paese ed  molto bassa,  ci sono poi subito le barche, non ci bagnamo ma visti i problemi del pranzo, decidiamo di andare per spiaggia a vedere dove diavolo sia questo Tino, può sempre venire buono.
Cammina e cammina, noi non lo troviamo, invece troviamo un punto, dove di certo non faremo il bagno, ma almeno ci fermiamo un attimo con gli asciugamani sulla sabbia e mentre siamo lì si avvicina un signore italiano che ci racconta che viene da 5 anni e si ferma fino ad aprile, beato lui!
Ci suggerisce dove andare in spiaggia, che c'è un centro commerciale molto bello a Flaq e per la cena ci consiglia un certo Giovanni, che è prima di Tino, pare che prima Tino fosse il top, ma poi è arrivato Giovanni... e che senza dubbio lo vedremo dalla strada, prima che ce andiamo ci offre delle banane a dir poco spaziali.
Ci incamminiamo quindi per tornare ma di Giovanni manco l'ombra, in compenso vediamo Tino, mi sa che stasera faremo altro!
Alle 19.30 siamo pronti ma del tipo dell'escursione neanche l'ombra, per cui, siccome abbiamo fame usciamo.
Decidiamo infatti di provare la pizza, sulla strada verso il lodge avevamo visto un pizzeria "Pizza de l'est" con forno a legna, vada per quella, devo dire che non è affatto male e per stasera va benissimo. 
Riflettiamo sul fatto che alla fine di questa giornata tutto il paese sa dove abitiamo, da dove veniamo e anche il nostro numero di scarpe!
Il risveglio del 2 dicembre  alle 7.45 del mattino è davvero traumatico, saremmo andati avanti a dormire decisamente ancora per un po', abbiamo dovuto mettere la sveglia, e Patrizia, che proprio si rifiuta, tocca andare a svegliarla bussando alla porta, dice che è contro natura mettere la sveglia in vacanza, come darle torto!!
La colazione è ottima, pane tostato, succo d'arancia, tea, caffè, cereali e frutta.
Alle 9 avremmo appuntamento alla Hertz, ci accompagna il nostro albergatore, che guida come un pazzo e intanto ci spiega un po' dove sono le spiagge.
La prima che si incontra è Palmar, ma è affollatissima, d'altra parte è sabato e nel week-end i locali frequentano giustamente le spiagge.
Il posto dove dovremmo prendere la macchina proprio non lo troviamo, il tipo fa tremila telefonate e alla fine riusciamo a trovare il Palmar Beach Resort, e dopo aver respirato un po d'aria di resort e avere atteso un'infinità , arriva finalmente il tipo e ci spiega tutto.
Iniziamo quindi la nostra avventura con la guida a destra, sfiorando marciapiedi e pedoni, ma arriviamo sani e salvi a prendere gli altri. Ora arriva il difficile, decidere dove andare in spiaggia, sappiamo già che le spiagge oggi saranno affollate, saltiamo Palmar, visto che vediamo tende e accampamenti vari e andiamo a Belle Mare.


Andiamo in esplorazione e chiedo informazioni ad una, che potrebbe essere una vigilante in un resort, che ha dei baffi da cui proprio faccio fatica a staccare gli occhi.
Decidiamo infine di accamparci in una spiaggia di un resort, le spiagge sono tutte libere, il mare però è mosso, abbiamo già deciso che dopo pranzo ci sposteremo più avanti, e per pranzo...Marino ci propone un magnifico ristorante con terrazza sul mare, ossia un baracchino sulla spiaggia, dove mangiamo riso e noodles davvero buoni, circondati da cani, piccioni e uccellini vari.



E a partire dalla foto qui sopra, ci divertiamo così, come dei cretini o meglio, come piace a Marino, degli imbecilli!!
C'era una volta un solo ospite e poi...
E POI DUE...

E POI TRE...
E POI QUATTRO...
ED INFINE CINQUE
 Ci divertiamo davvero con poco...
Riprendiamo la macchina e ci dirigiamo verso una spiaggia più a nord, mangiamo un' ananas, facciamo il nostro primo incontro con il camioncino del gelato con la sua musica da film horror che ti trapana le orecchie e andiamo in spiaggia insieme alla massa di locali che oggi si godono il loro mare, d'altra parte non c'è scampo.
 Il mare qui è più bello, noi donne ci facciamo una passeggiata e scopriamo dei tratti davvero splendidi, così decidiamo che forse potremmo andare a riprendere gli uomini, che probabilmente saranno là che dormono e portarli in questo bellissimo posto.
Durante la nostra passeggiata abbiamo provato a chiedere cosa ci sarebbe costato prendere un ombrellone e due lettini in una spiaggia, ci hanno sparato 2200 rupie per un ombrellone ed un lettino, praticamente 50 euro, ok forse abbiamo scelto un posto davvero lussuoso. però...
Marino e Marco sono svegli, ma Claudio sta dormendo alla grande, Patrizia sta valutando di lasciargli un biglietto, ma giustamente facciamo presente : "Dai, ma potrebbe volare via, e poi si sveglia e non trova nessuno?" E Marino: "Dai sveglialo con i bacini, cosi non si incazza!"
Beh è andata meglio del previsto, il problema è che non gli abbiamo spiegato esattamente quanta strada averemmo dovuto fare e che saremmo arrivati a destinazione praticamente al tramonto.
Quindi mentre noi siamo un chilometro avanti agli uomini, facciamo una riflessione :" Ma tu pensa se fosse stato il contrario e fossero venuti loro da noi a dirci di cambiare spiaggia, gli avremmo detto: ma figurati, ma ti pare che ora ci mettiamo a cambiare spiaggia? Ormai il sole va giù!"
Ci godiamo quindi gli ultimi scampoli di sole prima di rimetterci in marcia e tornare alla macchina. Per stasera abbiamo deciso di provare Tino, tanto Giovanni non c'è verso di trovarlo.
Partiamo per la cena con l'idea di andare a piedi, e dopo 10 metri inizia a piovere, per cui Claudio e Marco tornano a prendere la macchina.
Che dire...la cena e stata fantastica, abbiamo mangiato davvero benissimo e abbiamo speso relativamente poco , 110 euro in 6 mangiando solo pesce che, stando alla cameriera era fresco di giornata.
FISH & CHIPS CON PESCE ALLA GRIGLIA

POLIPO

Tornati in hotel parliamo con quello che deve essere il proprietario, tale Tom, gli spieghiamo del tipo dell'escursione che non si è presentato  e fa una chiamata ad un suo amico che ci farebbe 30 euro, con viaggio in catamarano, ok va benissimo, ci prenotiamo per martedì..

Nessun commento:

Posta un commento