Realtà : colazione alle 8 per partire, se va bene, intorno alle 9.
Certo, perché il fatto è che la colazione si fa su in terrazza tutti insieme, in un unico tavolo, dove si chiacchiera e dove, il primo vassoio arriverà anche alle 8, ma l'ultimo arriva almeno un quarto d'ora dopo!!!
Guida Marino e quindi, come già previsto da tutti noi, visti i precedenti, becchiamo un po' di traffico, in più ci si mette anche Map Me a crearci problemi, ha una concezione un po' strana del tempo, l'app dice un'ora di viaggio, ma noi ce ne mettiamo 3.
Le strade sono ben messe, il problema sono i marciapiedi, che sono inesistenti, quindi le persone viaggiano perennemente in mezzo alla strada e tocca anche schivarle, in più il numero di paesi che si attraversano, dove per la ragione di cui sopra si va a 10 all'ora, sono davvero tanti, poi a complicarci la vita ci si mette pure la tecnologia con Map Me che tenta più volte di farci fare sensi unici ed inversioni ad U.
Ora, o Map Me ha dei problemi, oppure ha dei grossi problemi di compatibilità con Marino, anche perché le inversioni ad U le fa fare solo a lui!!!
L'unica cosa positiva è che incontriamo un sacco di parrucchieri durante il tragitto, peccato che Marino insista nel non volersi fermare!!
Ad un certo punto vediamo il segnale per le cascate, e ovviamente decidiamo di visitarle quando ormai le abbiamo superate, e qui l'inversione la decidiamo noi, ci strombazzano, ma riusciamo ad arrivarci.
La scimmia qui sopra, non so se rende, ma è bella grossa.
Ci rimettiamo in viaggio e mentre sto scrivendo il blog sento Patrizia dire " Ma lì c'erano le pashmine!" Sono già allerta : "Davvero?" "Eh si! Sembra che non ascolti, ma alla parola pashmine, sei saltata come un grillo!". Ovvio, ma allora tocca fermarci!
Per convincere gli uomini, che già stanno storcendo il naso, io oso dichiarare :" Dai tanto facciamo veloce!" ed in risposta ottengo da Claudio e Marino un :"Si certo!"
Beh in realtà siamo davvero veloci, nonostante facciamo acquisti.
Ora la prossima tappa non può che essere Chamarel e le sue terre colorate, dopo vari tornanti e 225 rupie a testa, entriamo con la macchina.
La prima tappa è alle cascate
Dove incontriamo una coppia di italiani, la ragazza attacca subito bottone, quando se ne vanno Marino decreta :" Eh... lei potrebbe venire con noi, ha la parlantina giusta per stare con queste qua"
Foto di gruppo e via, altri tornanti per arrivare ancora più in alto.
Lo spettacolo è davvero magnifico ed i colori cambiano a seconda della luce del sole, che va e viene
Qui ci sono anche delle tartarughe davvero vecchissime
Ormai affamati, usciamo sperando di trovare da mangiare, passiamo davanti ad una table d'hotes, ops l'abbiamo appena superata, ma no problem, facciamo una bella inversione e...aiuto ci stanno strombazzando perché siamo nella corsia sbagliata!!
Tutta questa fatica, quasi un frontale, ma alla fine ha dei prezzi folli e quindi ci rinunciamo. Ripartiamo e riproviamo, sulla strada verso La Morne, a fermarci in un supermercato, purtroppo il ristorante è chiuso, Claudio trova parecchia roba da mangiare dentro il supermercato, ma sinceramente mangiare in piedi anche no.
Lo ammetto, ho avuto una reazione un po' spropositata all'ipotesi di mangiare da accampati, ma con tutti i posticini che ci sono, che ovviamente, proprio oggi, sono stati evidentemente disintegrati da una navicella aliena, mi piacerebbe se trovassimo di meglio.
Arrivati a La Morne, ci dirigiamo in quello che dovrebbe essere il lungomare e dopo circa 10 minuti, ci sfugge la prima spiaggia pubblica, dove pare ci sia anche un ristorante e per arrivare alla seconda costeggiamo un resort che pare un fortezza a sarà lungo un chilometro, una roba da super ricchi! L'altra spiaggia è quella ventosa dei surfisti, il che significa mare mosso, per cui decidiamo di tornare indietro e questa volta ci va bene, il ristorante è ottimo e con dei buoni prezzi, mangiamo tonno alla griglia, panini al marlin affumicato ed insalata, ma soprattutto qui il mare è calmo per cui prendiamo la nostra roba, sperando che esca il sole, e ci troviamo un bel posticino tutto per noi.
Noi donne andiamo a fare una passeggiata e scopriamo un posto fantastico, praticamente davanti al solito resort da favola, non ci sono più alberi, che ovviamente saranno stati sacrificati per il suddetto resort ed il monte si vede benissimo in tutto il suo splendore, manco a dirlo nessuna di noi ha un telefono per immortalare il tutto, per cui non solo torniamo subito indietro, ma vorremmo obbligare gli uomini ad andare a fare le foto, Marino e Claudio tergiversano :" Dovete andare, voi non potete capire, è bellissimo!"
"Va beh andiamo dopo" ma le rompiballe non mollano.
"Si ma dovete andare!!"
" Abbiamo capito!"
Marco invece si arrende e viene con noi, a quel punto gli tocca fare un servizio fotografico completo "Hai fatto la foto in verticale che mi serve per il libro?"
"Stavo giusto pensando di farla ora!" Ovviamente era ironico.
Il sole per fortuna ad un certo punto arriva, ci facciamo quindi anche un bel bagno, e finalmente attendiamo il tramonto. Qui l'attesa è lunga, ad est il sole non si vede più già dalle 17.30, qui arriviamo alle 18.30 che non è ancora del tutto sceso, questo è il tramonto.
Arriva l'ora di andare, anche perché appena va giù il sole fa un freddo cane, ovviamente per noi donne, perché per gli uomini "Si sta da dio!" .
Sapendo di rimanere fuori per cena abbiamo previsto il cambio di costume, ma i bagni del ristorante sono chiusi, e pure quelli pubblici, amici... ma io devo fare pipì, a mali estremi estremi rimedi, Silvia mi tiene davanti un asciugamano e problema risolto.
Ed ora inizia la vera avventura per la cena, abbiamo deciso di fare almeno la metà della strada in macchina prima di fermarci a mangiare, ma il problema è che in giro è tutto chiuso, per cui a Phoenix, che non è negli Stati Uniti, vediamo un grandissimo centro commerciale e decidiamo di fermarci.
Come in tutti i centri c'è la food court, qui però la scelta non è immensa, Marco opta per un KFC, noi per una pizza, dal primo posto che scegliamo ce ne andiamo, ha delle pizze folli, ma se uno volesse una semplice pizza margherita? Neanche a parlarne! In più il pollo è praticamente come il pomodoro, è ovunque e dopo l'esperienza del pollo di ieri sera, anche no!
Seconda pizzeria, qui c'è la margherita, ci mettono in mano un tagliando con un numero, e andiamo a sederci, ma passa il tempo e non sentiamo chiamare alcun numero, non c'è un display, mah..ad un certo punto vediamo tutto il personale che guarda gli orologi e se ne va, si ma le nostre pizze?
Guardando bene vediamo un tipo solitario, nel senso che è rimasto da solo, che inscatola pizze, vuoi vedere che dobbiamo andare noi a chiedere?
Ed infatti, le pizze erano pronte ed il tipo, dopo averci dato le nostre scatole, molto gentilmente e credendo di farci un favore, ci piazza davanti il ketchup e qualcosa altro, non voglio neanche sapere cosa, ma sei fuori?
Secondo te metto questa schifezza sulla pizza?
Il centro sta per chiudere per cui il caffè lo prendiamo da Mcdonalds, proprio di fronte a dove abbiamo parcheggiato la macchina, qui pare invece che siano andati direttamente a Chamarel a prendere i chicchi per fare il caffè, perché per farne tre passano 20 minuti.
Ci rimettiamo in macchina, e guidare con il buio non è davvero il massimo, ci sono strade senza alcun tipo di illuminazione, le macchine che ti arrivano di fronte sono come in Sri Lanka, ossia fari alti o abbaglianti, quando attraversi i paesi ti ritrovi gente che improvvisamente esce di casa e si butta in strada e tu la vedi all'ultimo, poi come volevasi dimostrare, confermo che Map me, ha i minuti formati da 60 secondi e tantomeno ore formate da 60 minuti, il viaggio che doveva essere di un'ora è diventato di 2 e mezzo, tolta già la sosta che abbiamo fatto.
Quando mancavano 8 km ha detto che ci avremmo messo 10 minuti, cosa che peraltro diceva già 10 minuti prima, e ovviamente ce ne abbiamo messi 15, quindi manco sulle brevi distanze ci azzecca! Alle 22.20, siamo finalmente al Lodge e siccome siamo davvero cotti, ce ne freghiamo e facciamo pure un pezzettino di contromano per entrare nel parcheggio. Chiamiamo subito i figli che erano preoccupati non avendoci ancora sentito, e anche stasera non laviamo i capelli, tanto domani andiamo a fare la gita in barca!
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