Due giorni prima della partenza, come da manuale, entro nel sito Alitalia per fare il check-in. Problema numero 1: ognuno di noi ha un numero di prenotazione diverso...ahia.
Problema numero 2: diretta conseguenza del problema numero 1, Alitalia ha pensato bene di preassegnare i posti...tutti ovviamente ai poli opposti dell'aereo.
Problema numero 3: partiamo davvero male ed io in questi casi, nonostante non sia dipeso da me, mi sento sempre in parte responsabile!!
Contatto l'amico di Thari e chiedo come cavolo è possibile, quando prenoto io queste cose non succedono!
Purtroppo mi spiega che ha dovuto fare delle prenotazioni separate perché non c'erano le stesse classi di viaggio e quindi quella è stata l'unica soluzione. Il consiglio? Arrivare presto in aeroporto in modo da farsi assegnare i posti tutti vicini. Mah, non so, io ho un brutto presentimento.
Come è andata a finire? Che la hostess è riuscita a trovare due posti vicini per me e Arianna ma tutti gli altri... Marco ha viaggiato da solo, Silvia è riuscita poi sul volo a cambiare posto per stare vicina a Gionny, mentre Thari e Dilu hanno viaggiato insieme.
Il volo con Alitalia si dimostra di nuovo al di sotto degli standard, negli altri sali e...una salvietta, un asciugamano caldo, un bicchiere d'acqua, qui nulla, ringrazia che sei sull'aereo e che parte in orario, il resto...
Ecco appunto il resto, portano un pranzo davvero frugale senza neanche aver portato da bere, gli unici che prima ti danno il pasto e poi da bere, per cui ti ritrovi ad essere quasi a fine pasto, aver bisogno di bere e ...ti attacchi, certo poi ti precisano che nel pasto non c'è nulla che abbia una minima traccia di DNA anche lontanamente imparentato con i maiali, per rispetto verso i mussulmani partner di Ethiad, poi chissene se invece Ethiad, partner di Alitalia, sul suo volo non mette manco un film in italiano!!
Per la colazione stessa sorta del pranzo, se vuoi bere, visto che hai la bocca impastata con i biscotti scrausi che ti hanno dato, meglio che tu abbia la tua bottiglietta.
Se non altro partiti e arrivati puntuali.
Arriviamo allo scalo, Abu Dhabi è una delusione, ci facciamo qualcosa come un'ora di fila per passare il transito, con gente che correva destra e sinistra perché perdeva l'aereo!
E noi che pensavamo di annoiarci avendo uno scalo di 3 ore!! Alla fine abbiamo fatto appena in tempo a fare colazione che è già il momento di imbarcarsi.
Il volo puntuale, servizio ottimo, si però come detto sopra non ci è dato di vedere un cavolo di nulla! Atterriamo in orario e vista l'esperienza dello scorso anno, stiamo già cercando di capire dove si trova il "Lost&found" di Colombo, tra l'altro abbiamo con noi due madrelingua per cui...ma le nostre valigie arrivano!!
Precisazione : fate il visto on line, la fila per farlo in aeroporto era davvero lunga, noi invece in 10 minuti eravamo fuori.
Prima ancora di uscire dall'aeroporto abbiamo già messo le schede telefoniche della Dialog che ci aveva procurato Thari, quella di Gionny non funziona, quella di Arianna smette di funzionare dopo 5 minuti, il dubbio di tutti noi, che poi si rivelerà corretto nonostante una negazione ferrea anche sotto tortura, è che in due minuti si sia consumata tutto il traffico visto che ha già mandato anche delle foto! Quindi ci dirigiamo verso l'uscita, nonostante questa immensa tragedia per Arianna : "L'unica a cui serve, che sono io, non funziona!".
Fuori ci sono i parenti di Dilu che ci aspettano per darci le rupie e salutare la figlia. Saliamo sul nostro van e iniziamo il viaggio verso Galle, il traffico è impressionante, certo non come quello di Phnom Penh dello scorso anno, ma ci andiamo vicino, anche qui tutti suonano e fatto questo si sentono in diritto di fare un po' quello che vogliono.
E ovviamente la priorità, dopo aver fatto 15 ore di volo non è certo arrivare a Galle il prima possibile, ma fare sosta ad un negozio di Dialog, comodi, comodi, dove tutti facciamo un pacchetto da 5 gb per ben 3 euro, la carta di Gionny viene sostituita, e si scopre che il problema di Arianna è che ha già consumato tutto, come era stato ampiamente ipotizzato.
Ora non capiamo bene quale sia il problema , ma il nostro autista va a 60 all'ora con un limite di 100 e veniamo sorpassati di continuo, e che cavolo! Pigia su questo pedale! Alle 19.30 decidiamo di fare sosta pipì e cibo, siamo ormai alla frutta e mancano ancora 70 chilometri a Galle che a questa velocità da bradipi significa almeno un'altra ora! La cena da Pizza Hut soddisfa tutti.
E intanto sorge un altro problema, Thari chiama l'hotel, ossia Home Living Unit e sorpresa!!! Non hanno più le nostre camere a causa di un problema, e certo ci mancherebbe altro che l'hai fatto per altri motivi, ciò non toglie che abbiamo un problema, dopo una lunga telefonata in una lingua a noi sconosciuta Thari ci informa : "Allora lui ha avuto un problema, ci ha comunque trovato altre tre camere, 2 da lui e una da un'altra parte, dice di aver scritto!" Si certo, peccato che se mi scrivi il giorno stesso che arrivo, puoi anche non sapere che arrivo dall'Italia, ma scrivermi alle 12.45 del giorno previsto dell'arrivo mi sembra un po' scorretto, anche perché il suo problema è stato che dei turisti cinesi hanno cambiato le loro date e così ha pensato bene di togliere le camere a noi e darle a loro. La mail l'ho poi letta e a fronte di una prenotazione di 3 camere lui ci avrebbe sistemato in due...certo!!! Sto tipo mi sta già sulle balle!!
Durante l'ora di viaggio dormiamo a turno più o meno tutti e finalmente arriviamo in hotel.
Sembra l'arrivo a Chiang Mai dello scorso anno, è in una via strettissima e purtroppo le notizie cattive non sono finite : è vero che ci ha sistemato in altre camere, però non c'è l'aria condizionata, lui assicura che si dorme molto bene con il ventilatore, certo tanto lui sicuro che dorme con l'aria condizionata!!L'ho già detto che sto tipo mi sta sulle balle?
IL SALOTTO |
LA CUCINA |
LA SCALA PER SALIRE AI NOSTRI APPARTAMENTI |
Arianna procede con una doccia e l'acqua calda è un filo sottile, insomma speriamo almeno di dormire!
Beh, la notte è passata bene, in alcuni momenti mi sono anche tirata su per bene il lenzuolo, peccato che già alle 6 c'è una luce da pieno giorno e le tende servano a nulla, c'è poi un qualche tipo di uccellino della fauna locale che strilla a più non posso e come se non bastasse, alle 7.15 attacca una musica a tutto volume, che abbiamo il dubbio serva a svegliare noi, visto che il tipo ieri voleva farci fare colazione alle 8, mentre noi abbiamo optato per le 8.30, domani faremo alle 8, tanto non si dorme! Abbiamo però un'altra ipotesi, potrebbe essere un richiamo per i ragazzi che vanno a scuola, infatti da una delle numerose finestre vediamo una caterva di ragazzi che si incamminano, zaino in spalla.
Per colazione ci servono gli Appa, ossia dei cestini fatti con farina e acqua con dentro le uova in uno e nell'altro sempre uovo ma dolce, con qualcosa che sembrava miele e solo l'albume, poi pane e marmellata, frutta e tea, il tutto servito nel nostro appartamento.
Alle 9.30 siamo pronti a partire con destinazione "pescatori sui trampoli", cosa che ormai è diventata iper turistica, per cui nonostante abbiamo cercato in lungo e in largo, alla fine ci arrendiamo all'idea di fare la foto a questi pescatori che sono praticamente in posa sui trampoli, e sui suddetti trampoli ci finiscono anche Thari e Dilu, Arianna si limita ad usare un postazione sul ponticello.
Il tutto ovviamente non è gratis.
Io e Silvia ci accorgiamo di aver fatto l'errore del secolo, eccoci qui, senza volerlo, le due gemelline
Stesse scarpe, stesso colore di maglietta e di pantaloncini, il bello è che ci siamo ritrovate vestite così perché quello era l'abbigliamento che entrambe, inconsapevolmente, avevamo scelto come emergenza nel bagaglio a mano, inutile dire che dal giorno dopo ci siamo messe d'accordo su come vestirci.
Facciamo una camminata sulla spiaggia cercando di respirare iodio a pieni polmoni, siamo tutti un po' raffreddati, Arianna si bagna le sue Vans e perde anche il cappello in acqua, cappello che poi Marco cerca di ripulire dalla sabbia sbattendolo contro il muro e spaccando il fermaglio, per cui incavolatura doppia e la nostra nuova missione diventerà "Cerchiamo un cappellino per Arianna", anche perché senza non può vivere, di mettere mollette o elastici non se né parla, per cui rischia la cecità.
Ritorniamo al van ed ogni volta che è in moto è un patema, sfioriamo ogni veicolo in circolazione e a loro volta ci sfiorano di pochi millimetri, certo, dopo lo scorso anno ci preoccupiamo decisamente meno, ma non siamo tranquillissimi.
Facciamo una sosta a Koggala, al centro per la tutela delle tartarughe ed è davvero bellissimo.
Ci spiegano in un "Sringlese" a dir la verità poco comprensibile, i vari tipi di tartaruga e cosa fanno loro per tutelarle, pagando 1500 rupie invece di 500 si può decidere di liberare in mare una tartaruga del centro.
Rimontiamo sul van e ci fermiamo poco dopo perché ci sono un po' di negozi, vuoi vedere che magari troviamo il cappello? È invece no, pero troviamo le calamite e delle tipiche maschere che cercava Thari, ci spiega che da loro si mettono all'ingresso, portano fortuna e danno prestigio alla casa.
È arrivata l'ora del pranzo, oggi si mangia cingalese, all'Indian Hut.
Le ciotole contengono pesce, carne, verdure e lenticchie, io e Silvia abbiamo adorato quelli gialli, ossia lenticchie e verdure, si sentiva un sacco il latte di cocco, e noi adoriamo i piatti con il latte di cocco. Dilu ha bevuto la Ginger beer, che sa molto di una roba tipo Herry Potter, Silvia l'ha assaggiata e ha detto che è veramente buona, non è alcolica e sembra di bere proprio lo zenzero.
Pieni da far schifo, proseguiamo verso la Pagoda della Pace, sul promontorio di Unawatuna, ora voi non potete capire come cavolo era la strada, o meglio cosa cavolo fanno passare in quella strada. Bancarelle a destra e sinistra, strada ad una corsia, usata ovviamente in entrambi i sensi di marcia, ed in entrambi i sensi passa il bus di linea, insomma dopo essere passati in più occasioni a tipo 2 millimetri da tuk tuk e macchine, nonché aver rischiato di portarci via, involontariamente, qualche cappello o asciugamano dalle bancarelle, siamo rimasti 15 minuti fermi, bloccati davanti e dietro dai famosi bus di linea nel nostro senso di marcia, con di fianco altri due bus che tentavano di scendere e quelli delle bancarelle che tentavano, senza grande successo, di dirigere il traffico per sbloccare la situazione.
Ad un certo punto ci fanno cenno di sorpassare completamente a destra, perché il bus davanti a noi aveva deciso che basta, lui si sarebbe fermato lì, in mezzo alla strada.
Arrivati al tempio della pace ci aspetta un bellissimo panorama e anche due turiste che tacchinano Marco e si fanno la foto con lui e Silvia, va beh...non ho parole...
ECCO LE TURISTE |
qui c'è anche un memoriale per le vittime dello tsunami del 2004, in giro per la città ci sono parecchie tombe sparse, in pratica le hanno fatte dove hanno ritrovato i corpi.
Ci dirigiamo quindi verso Galle, intanto non abbiamo ancora portato a termine la nostra missione "Cerchiamo il cappello per Arianna" e poi dobbiamo visitare il forte e la città. Anche qui riusciamo ad arrivare senza strisciare la macchina , cosa su cui non avrei scommesso neanche un euro, in due occasioni credo di aver chiuso gli occhi, preferivo non guardare!
IL CAMPO DA CRICKET |
Raggiungiamo gli altri che stanno già percorrendo le mura del forte quando vediamo uno che pare cada da una parte del fortino
La vedete tutta quella gente affacciata sul promontorio ? A me viene un colpo, ha sfiorato le rocce di sotto di pochi centimetri, qui evidentemente si usa così, che sia in macchina, a piedi, o buttandosi da una scogliera, il rischio è sempre presente, ma l'avrà fatto di sua spontanea volontà o sarà stato spinto giù?
La mia prima ipotesi è che sia stato accidentalmente spinto (lo so, troppo Fox Crime) e mi porta a guardare subito tutta la gente sulla scogliera, ma vedo tutti molto tranquilli, gli altri erano già su al momento del fattaccio, per cui chiedo a loro e Silvia mi dice:"Si l'ha fatto per soldi"
"Cosa?"
"Si, quel tipo gli ha offerto dei soldi e lui si è buttato"
Ok un modo come un altro per guadagnare! Iniziamo il giro delle mura sfidando un vento a dir poco pazzesco, Thari e Dilu prendono del mango già tagliato a striscioline e che avrei voluto prendere anche io, meno male che non l'ho fatto, è condito con limone pepe e sale, mi avete rovinato il mango, io lo immaginavo dolcissimo, più di quelli che mangio a casa!
Ci inoltriamo quindi per le strade di Galle, ci sono un sacco di case coloniali, alcune trasformate in hotel o bar, come quello in cui ci siamo fermati a bere quello che avrebbe "dovuto" essere un espresso e dei frullati di frutta.
Mentre siamo sedute , io e Silvia, ci rendiamo conto di quanto siamo stanche e che non disdegneremmo una dormitina, decidiamo due cose :
Punto primo : basta con i paesi con il monsone e umidità al 90% , mica ce l'ha prescritto il dottore! Punto secondo : forse dobbiamo pensare che è ora di comportarci da vecchie, l'anno prossimo il programma deve prevedere visite fimo alle 12.30, pausa pranzo, pausa pennichella e poi si riprende il tour, quindi pensione Mariuccia e via!
Arianna ci fa vedere le foto di una sua amica in Vietnam, con un bel tempo, ma Silvia prontamente chiarisce :" Se ci fossimo stati noi, il monsone avrebbe sicuramente scatenato tutta la sua ira!"
È come darle torto? Ci sono un sacco di negozietti, soprattutto gioiellerie, in Sri Lanka estraggono le pietre per cui... Lungo le mura ci sono spose...
gente con scimmie e cobra
Arianna sceglie il male minore e fa la foto con scimmia,
che però non si accontenta di lei e appena finito, prima salta addosso a Marco e poi a me, arrampicandosi sul mio braccio, e non trovando grossa presa mi infila le unghie nel braccio, Gionny ha decretato che non sa se arriverò a stasera, visto che sto scrivendo sapete già che ce l'ho fatta!!!
Usciamo e decidiamo per un posto che...ha aperto oggi, ebbene sì faremo da cavie.
Thari si ambienta subito e sposta tavoli, sedie, accende e spegne il climatizzatore, come fosse casa sua, il cameriere sta in piedi per scommessa, credo sia composto da sole ossa, carne zero, Thari ci spiega che è molto agitato e lo ringrazia in continuazione per aver portato noi turisti. Non capisco bene la loro idea di business, guardiamo i piatti del tavolo fianco al nostro e sono davvero enormi, per cui io e Silvia decidiamo di dividere in due, Thari si informa e pare che siano proprio piatti per due, non fanno piatti singoli, quindi se siamo dispari che si fa?
Il servizio è di una lentezza disarmante, cosa che capiremo in seguito essere la norma qui, e quando arrivano finalmente, dopo circa 1 ora, il riso al pollo di Arianna è veramente penoso, il resto non è male, comunque considerato che spendiamo 20 euro in 7, va bene così. Dopo cena facciamo la puntata al supermercato per comprare qualche dolcetto per poi andare nel nostro salotto per fare il programma di domani, poi tutti a dormire.
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