Ieri sera ho proposto, per questa mattina, di andare a vedere il Panorama Raclawicka, è un dipinto panoramico di 15x120 metri che raffigura per l'appunto la battaglia di Raclawicka, vinta il 4 aprile del 1794 dagli insorti polacchi contro gli occupanti russi.
La tela fu dipinta nel 1893-94 da Jan Styka e Wojciech Kossak, trasferita a Breslavia dopo il 1945. Esibita in unna struttura circolare è una forma di intrattenimento di massa diffusa in Europa fra il 1820 ed il 1880, si tratta di immagini gigantesche che tramite prospettive, luci ed elementi naturali, come rocce, alberi e sabbia, danno l'illusione di essere immersi in un vero paesaggio e di assistere a scene dal vivo.
Questo è uno dei pochi ancora esistenti al mondo, quindi merita una visita, nel prezzo di 30 pln, ossia circa 7 euro, è compresa l'audio guida in italiano e l'ingresso al museo nazionale e quello etnografico.
Non so quanto rendano le foto ma è davvero impressionante, in alcuni punti non si riesce proprio a capire dove finisce il quadro e dove iniziano gli elementi veri, la sabbia e i rami.
OVVIAMENTE GNOMO A TEMA BATTAGLIA |
Il giro è durato quindi circa 10 minuti, il sole non è splendente, o meglio va e viene, ma ormai avevamo previsto il giro in barca e vista la temperatura non altissima, meglio farlo prima di pranzo.
Ovviamente c'è uno gnomo anche sulla barca....
Il Museo Nazionale
E...secondo noi non merita, il giro porta fino allo zoo e poi torna per lo stesso canale dell'Odra, abbiamo visto il politecnico, che si raggiunge con una funivia dalla terraferma e siamo stati assaliti dalle scolaresche che sono salite con noi, al ritorno abbiamo preso tanto di quel freddo che non potete capire!!!
Per pranzo Marco fa richiesta ufficiale di andare di nuovo all'italiano, in modo da mangiare di nuovo pasta in bianco, peccato che purtroppo Antonio, il cuoco italiano, non c'è e siccome ieri ci ha confidato che loro non sono proprio capaci, optiamo tutti per una pizza, cercando disperatamente di scaldarci mentre vediamo persone, che con grande coraggio o meglio pazzia, si siedono a mangiare fuori.
Ritorniamo quindi in centro per cercare la maglietta per Martina ed il bicchierino per mio papà.
DAVANTI ALLA PASTICCERIA |
Ma il nostro vero scopo è questo
assaggiare i paczki, il problema è che partiamo convinti di prenderne uno alla crema, ma non abbiamo calcolato che assomigliano ai nostri bomboloni ma non lo sono, quelli loro tipici sono con la marmellata di rose, sul viale principale ne troviamo uno, ma per l'appunto non ha la crema, c'è con ananas, semi di papavero, kiwi, banane, mele e cioccolato, noi abbiamo deciso che li vogliamo con la la crema, per proseguiamo nella ricerca, nel frattempo vediamo uno dei bar che ha i tavolini fuori, e sulle sedie...ci sono le coperte!!
Ora il problema è ricordarsi dove ci sono altre pasticcerie, ci viene in mente che una era dove c'era la libellula gigante, nel frattempo abbiamo riflettuto sul fatto che forse è meglio arrendersi e prenderlo ripieno di qualcosa d'altro, tipola nutella, mentre sitamo guardando il banco, ci fregano l'ultimo sotto il naso.
A Laura viene in mente che forse ne avevamo vista una vicino a piazza Sonly e finalmente la troviamo, chiedo e mi conferma che non li fanno con la semplice crema, piuttosto che niente crema al caffè, alla fine dobbiamo pur assaggiarlo, qui della nutella manco l'ombra, quindi prendiamo banane e cioccolato e ce lo dividiamo in tre.
In effetti molto buono.
Siamo pronti a tornare in hotel e passando davanti ad un locale, che pare aperto dalle 11 del mattino alle 5 del mattino dopo, troviamo la nostra prima gnometta, su un lato della porta, e lo gnomo dall'altro lato che bevono allegramente
Mentre rientriamo in hotel ci rendiamo conto che è un giorno lavorativo e qui il traffico è pari a zero, ci sono pochissime macchine, è proprio vero che è una cittadina universitaria, ci rendiamo anche conto che praticamente non abbiamo visto anziani, gli unici un po' più avanti con l'età li abbiamo visti al mercato coperto, per il resto, bar, ristoranti, qualsiasi attività è gestita da persone giovani, ci viene il dubbio che qui vadano in pensione, beati loro, molto presto. Se non fosse per questa temperatura, potrebbe essere un bel posto dove vivere, niente smog, con il vento che c'è, l'aria deve essere pulitissima, niente traffico, prezzi bassi...
Torniamo in hotel per aspettare il nostro taxi, che in circa 25 minuti ci porta in aeroporto.
La vacanza è finita, ci è piaciuta, alla fine ci è costato 450 euro in due per 3 notti e 3 giorni pieni, direi che potrebbero tranquillamente bastare 2 notti se si trotta di più, ma soprattutto se le temperature consentono di rimanere fuori tutto il tempo.
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