domenica 29 dicembre 2019

Cremona e Mantova, toccata e fuga

Brevissima gita in queste due città, decidiamo di partire il 27 dicembre, in modo da lasciare la casa libera a nostra figlia che deve festeggiare i suoi 23 anni, avremmo fatto due notti, in modo da vedere bene le due città, ma siccome il 28, giorno esatto del compleanno, sarebbe stata a casa da sola, abbiamo deciso di farne una sola.
Siamo partiti al mattino ed in un'oretta siamo arrivati a Cremona, ho prenotato il Continental Hotel, pulito, in centro e con un parcheggio gratuito molto vicino.
Non so cosa abbia pensato la signorina alla reception, Marco è partito da casa con la convinzione che ci avrebbero preso per degli amanti, chi cavolo passa una notte fuori ad un'ora da casa?
Punto primo potrebbe essere un viaggio a tappe, loro che ne sanno, punto secondo allora caliamoci nella parte e come ogni amante che si rispetti voglio tornare a casa con un regalo che si rispetti!!
Tornando a noi, fa piuttosto freddo, scarichiamo il trolley e partiamo subito in esplorazione.
Le vie del centro sono molto carine, piene di vicoletti e di laboratori di liutai, come vuole la tradizione.


Poi c'è anche chi fa un po' quel che vuole...
Percorriamo la via dei negozi, e riusciamo a vedere dei bellissimi cortili interni, che solo in alcuni casi sono fotografabili
Passiamo quindi dal palazzo comunale, le cui sale sono visitabili, ma non si possono fotografare, e si affaccia sulla bellissima P.zza del Comune.




Arrivati alla piazza ecco il duomo, la cattedrale Santa Maria Assunta, con il Torrazzo, 502 scalini che non ho potuto salire!! Costo 5 euro, e pare sia un vero e proprio museo verticale, la chiesa è gratuita, così come il battistero



Ed ecco il battistero


In piazza c'è anche l'ufficio informazioni turistiche, prendiamo quindi una piantina e ci facciamo suggerire cosa andare a vedere, decidiamo di andare al museo del violino, prima però dobbiamo pranzare.
Siamo in centro e la maggior parte dei posti non è esattamente a buon mercato, in piazza Stradivari però, proprio lungo il muro del comune, scoviamo questo posticino Rio Bar, che ha tutta l'aria di una piccola trattoria.
La pasta è fatta in casa, e oltre ad eventuali toast, pizzette o focacce, si mangia quello che la signora ha preparato, un due primi e un secondo, prendiamo quindi dei tagliolini al ragù, davvero buoni.
Proseguiamo per il museo del violino, 10 euro a testa compresa l'audio guida, devo dire davvero molto interessante, sono in mostra le varie fasi di costruzione del violino, oltre alla spiegazione della nascita stessa di questo strumento e ovviamente vasta esposizione di violini.
Prima di terminare la giornata ci mancano due chiese e due palazzi, prima tappa palazzo Trecchi e palazzo Cittanova, uno in fianco all'altro


Io ho fotografato solo Palazzo Trecchi, l'unico in cui si poteva entrare nel cortile, l'altro si può vedere solo da fuori.
Andiamo poi alla ricerca della chiesa di Sant'Abbondio, dove c'è la madonna nera.


Una chiesa molto piccola, ma molto molto carina.
Il freddo ci sta uccidendo, decidiamo di passare in pasticceria per prenderci la merenda e poi andare in hotel a berci un tè caldo.
Per la cena, a chi piace il giapponese, non posso che consigliare il Mood, vicino all'hotel, un all you can eat di giapponese e cucina orientale, abbiamo mangiato davvero molto bene!!
L'indomani mattina, se possibile, fa ancora più freddo e non è che a Mantova siano previsti dei gradi in più, sempre 3 !!
Partiamo appena finita la colazione, ho già cercato dove parcheggiare, pare che a Mantova il parcheggio gratis sia un chimera, per cui decidiamo di parcheggiare sul lungolago, scaricando valanghe di monetine nel parchimetro.
Ci avviamo quindi verso palazzo Ducale, con la pia illusione di arrivare, prendere i biglietti ed entrare, eh certo, eran tutti li ad aspettare noi!!
La fila è infinita, cerco di capire se almeno posso comprare i biglietti in internet, nulla...servizio sospeso!!
Ok lasciamo perdere, andiamo intanto a vedere la cattedrale, che dentro è molto bella

Il Palazzo da fuori e la piazza

Andiamo quindi verso la piazza delle Erbe, dove si trova l'orologio astronomico

e la rotonda di San Lorenzo, non c'è biglietto, si fa un'offerta

Passiamo poi dal Palazzo Andreani, chiuso

Le antiche Pescherie di Giulio Romano
e la chiesa che mi è piaciuta di più, la basilica di Sant'Andrea








Ormai sono le 12 passate, riproviamo con Palazzo Ducale, ma nulla, sempre più fila, a questo punto rinunciamo, ci avviamo verso la macchina e verso il tanto desiderato caldo, e partiamo per tornare a casa.

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