mercoledì 4 dicembre 2019

CAPOVERDE, ISOLA DI SAL 08/07 alla scoperta dell'isola in Buggy e oltre....

Dopo aver fatto una giornata di riposo assoluto, anche perché qui deve esserci qualche problema, anche stamattina, sveglia all'alba, e basta!!!
Insomma oggi abbiamo la famosa gita in Buggy, gita che ci intriga molto, speriamo bene.
Usciamo dall'hotel e andiamo diretti alla Nolimits Adventure, ci danno delle tute, una bottiglia d'acqua e ci imbacuccano per bene, questo è il risultato

Quando poi sono pronte anche le altre 3 coppie, ci portano al nostro Buggy, sfiga vuole, visto il nostro numero, saremo gli ultimi, il che vuol dire, molta, molta polvere, anche se ancora non immaginiamo quanta.
Ci sarà anche il fotografo ufficiale, noi intanto ci facciamo fare le foto di rito.




Pronti a partire, ci immettiamo sulla strada e poco dopo iniziamo il percorso sullo sterrato, qui inizia il divertimento.
La prima tappa è Palmeira, città industriale, così ci spiega Kevin, quasi ridendo sulla parola industriale, sapendo da dove veniamo, in effetti...comunque qui c'è la centrale elettrica, il porto, la riserva di combustibile, insomma una città industriale.
Ed è qui che kevin ci spiega quanto è felice, fa un lavoro che gli piace, guadagna, vive in un bel posto "Sono davvero felice" e beato te!!!
Anche perché qui in tutto si modi si premuniscono di informarti che "Caboverde, no stress!" e nel caso te lo dimenticassi è scritto ovunque , magliette calamite, negozi.






Proseguiamo quindi verso Buracona, dove si va per vedere l'occhio azzurro. Si paga 3 euro di ingresso, all'interno c'è un bar e soprattutto il bagno.
Ovviamente anche andare in bagno è un po' complicato, visto l'abbigliamento, ma ce la posso fare!!
Percorriamo le passerelle di legno per ammirare il panorama e soprattutto le onde che si infrangono, e la piscina naturale sotto di noi, che è impraticabile, in quanto l'acqua è rimasta ferma troppo a lungo.



L'ISOLA DI SAL
L'occhio azzurro, ahimè non lo vediamo, purtroppo non c'è il sole, proviamo ad aspettare ma poi Kevin ci dice, giustamente, che dobbiamo andare, tappa al bar, mi metto in coda di fianco alla spagnola che è con noi e un po' in italiano, un po' in spagnolo, ci chiediamo come cavolo facciano ad essere così lenti, però "caboverde non stress", mi dice che ieri sono venuti qui a mangiare e ci hanno impiegato un'ora e mezza per vedere il primo piatto!!
Arriva il mio turno, chiedo un caffè ed in quel momento va via la corrente, mi guarda "No luz, no caffè!" Eh certo!! Io e la spagnola ci pieghiamo in due dal ridere!!
Pace, ripartiamo verso Terra Boa, per vedere il miraggio


L'acqua dove acqua non c'è.
Altra corsa nella sabbia, in alcuni punti abbiamo dovuto rallentare per far depositare la polvere e vedere dove andavano gli altri Buggy, giuro che non si vedevano più.



Vediamo quindi le saline Pedra de Lume


Ultima tappa al tratto di costa dove si trovano gli quali Limone, noi abbiamo le nostre scarpette, nel caso le noleggiano a 2 euro o 2,50, non ricordo più.
Viste milioni di foto in cui gli squali limone ti passano in mezzo alle gambe nell'acqua bassa, quindi sono entrata con i calzoncini, che ho miseramente bagnato, così come la maglietta, e manco uno squalo è arrivato da noi, visti da lontano.


Usciamo quindi fradici ed il bello è che dobbiamo reinfilarci le tute!!!
E via che si riparte, la polvere e le strade sembrano nettamente peggiorare

Ci fermiamo a fare rifornimento e torniamo alla base, dove ci passano l'aria compressa anche sui capelli e arriviamo giusto 15 minuti prima che chiuda il ristorante, io sto letteralmente morendo di fame!!!
Ci godiamo l'aperitivo del pomeriggio, lasciatemelo dire, troppo buono, anche se troppo calorico, ma chi rinuncerebbe alle frittelle alle banane un giorno, alle mele un altro, al pane in pastella fritto e cosparso di zucchero e cannella?
Io no di certo, e vai di chili!!!
Comunque, mentre accumulavo ciccia a brufoli, arrivano quelli che oggi hanno fatto il giro dell'isola con l'hotel, tra cui Cristina e Giovanni, ci raccontano quindi di aver fatto il bagno nelle saline ma sopratutto di essere andati, proprio appena prima di tornare, nella bellissima spiaggia di Ponte Petra, in cui tutti pare abbiano voglia di tornare.
Dopo cena gli animatori ci invitano ad andare a Santa Maria, pare che stasera ci sia un concerto.
Pare di essere in Viale Ceccarini a Riccione il 15 di agosto, una marea di gente, un sacco di ragazzini, davvero bello.



Dopo una giornata di riposo, decidiamo di prenderci la macchina a noleggio per un giorno, vogliamo tornare a "tentare " di vedere l'occhio blu e andare a fare il bagno alle saline.
Facciamo quindi colazione e andiamo all'ufficio escursioni, ma "Caboverde no stress" per cui ci mettiamo quasi un'ora per riuscire ad avere la macchina.
Caliamo un velo pietoso sul tipo di macchina, marca indiana Mahindra, con la seconda sembrava stesse esplodendo, ma se mettevi la terza sussultava, peccato che non esistesse la due e mezzo!!!
Insomma un po' un catorcino.
Prima tappa l'occhio blu, ripaghiamo i 3 euro, siamo in fila per vederlo e...ecco la nuvola!! E te pareva!!!
Beh non ci schiodiamo fino a che non esce il sole, Marco riesce a fare una foto, io tre a raffica, peccato che quando vado a vederle sono uno schifo, la lente era sporca per cui sono appannate!!
Questo è il risultato





QUESTA E' LA MIA RIPULITA, INSOMMA...


Ci fermiamo poi ad Espargos, la capitale, e ammiriamo il panorama


Ed infine le Saline Pedra de Lume, siamo fortunati perché arriviamo in un momento in cui non c'è nessuno per cui le piscine sono tutte per noi, paghiamo i 5 euro d'ingresso ed entriamo nella caldera del vulcano.








La salinità è pari a 26 volte quella del mare, basta alzare la gamba dal fondo e viene sparata in alto, si galleggia in un modo pazzesco, assolutamente da provare!!
Decido di non farmi la doccia e tenermi il sale addosso, non ho fatto bene i conti con la salinità, sembro un branzino in crosta di sale!!!
Decidiamo di tornare per pranzo, tanto l'isola è talmente piccola che è davvero veloce girarla, l'idea è di recuperare Cristina e Giovanni, che dovrebbero tornare dalla gita in catamarano per pranzo e passare poi il pomeriggio a Ponte Petra,  Aspettiamo fino alle 14.30, non arrivano, speriamo che non siano affondati!!
In realtà mentre noi andiamo a prendere la macchina, non lo possiamo vedere, ma li hanno sistemati in fondo al ristorante per il pranzo, in ogni caso non ci incontriamo, andiamo quindi alla kite beach, dove ovviamente in questo momento non c'è un cane che fa kite surf.




La ricerca di Ponte Petra non è così semplice, la prima indicazione ci porta al Melià, un complesso gigantesco, con una spiaggia con tanto di passerella in legno e sorveglianti, a cui chiediamo dove diavolo si trova la spiaggia libera e finalmente ci arriviamo



Il colore del mare non è molto diverso dalla nostra spiaggia, però qui è più calma e la spiaggia è quasi deserta, una pace infinita.
Dopo essere rimasti qui un po' andiamo a vedere com'è anche al di la della duna di sabbia, ma guardando la duna dalla strada, la parte di destra è decisamente meglio, ci piacerebbe aspettare qui il tramonto, ma è troppo presto e quando va via il sole bisogna avere qualcosa per coprirsi, e noi non siamo attrezzati.

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