Il Central Park cambia decisamente faccia in estate, è pieno di vita e di colori!!
Tornando al castello, anche questa volta non riusciamo a vederlo, chiuso per restauro.
Usciamo all'altezza dell'81esima strada, io sono davvero distrutta ed in calo di zuccheri, per cui prendo un Preztel al volo, in attesa di arrivare a Columbus Circle e mangiare da Whole foods, sushi, purè, frutta e dolce...50$, insomma un pò caruccio per essere per un self-service
L'ultima volta che siamo stati qui era il 2011, il posto è decisamente cambiato, il centro è pieno di negozi, che allora erano tutti chiusi.
Pian piano ci avviciniamo all'hotel, passando da Times Square
E dopo un pò di riposo usciamo per andare sulla 42 per prendere l'M42 per andare al Pier a fare la Harbour Cruise, mentre siamo sul bus, vediamo che a Port Authority c'è la polizia in tenuta tattica, fucili, giubbotto, casco, mah...dobbiamo preoccuparci?
La crociera è davvero splendida, merita di essere fatta
Scendiamo che è buio, l'idea è di riprendere il bus, è già li, ma non c'è l'autista. guardiamo l'orario e siccome dovrebbe partire alle 9.18 e sono le 9.05 tocca aspettare.
Aspetta...aspetta...sono le 9.30 e ancora nulla! Stiamo morendo di fame, basta ci incamminiamo e, come in ogni film che si rispetti, mi piazzo in mezzo alla strada e agito la mano per fermare il taxi.
Cavoli e adesso che indirizzo gli diamo? Di Hampton Inn ce ne sono una montagna, l'indirizzo manco a parlarne con east, ovest, nord...mi viene un'idea geniale, ci facciamo lasciare da Macy's, da li andare al nostro self service preferito tra la 31st e la 5th è un attimo.
Il 26 ci svegliamo tardi, nella sala colazione pare sia scoppiata una bomba, lasciamo stare. Ci fermiamo da PAX a fare colazione, proprio dietro il nostro hotel. Prendiamo poi la metro per andare a Rector e vedere il toro, meglio ancora la bambina che hanno piazzato davanti al toro.
La gente è davvero tanta, quindi lasciamo perdere, andiamo verso il mare e a vedere tutto ciò che hanno costruito nel nuovo WWT.
QUESTO E' UN MONUMENTO PER CELEBRARE TUTTI I SOLDATI CHE NEL CORSO DEGLI ANNI HANNO PROTETTO L'AMERICA |
Mentre camminiamo ci piazzano in mano un buono sconto e così decidiamo di salire sul One World.
Pare di essere a Disneyworld, l'hanno studiata proprio bene, percorso tra fine rocce, per arrivare all'ascensore che in 47 secondi ti spara al 102esimo piano, mentre proiettano un filmato che fa vedere la nascita di New York, da pianura brulla ai grattacieli.
Arrivati in cima poi, cercano di propinarci un tablet, a pagamento, con cui, inquadrando una vetrata, si hanno tutte le informazione su quella parta di città, compresi ristoranti, locali ecc.
Da sopra comunque la vista è davvero spettacolare.
Una volta scesi, scopriamo che proprio di fronte c'è un Brookfield Palace, speriamo sia uguale a quello di Toronto...insomma non è esattamente così, però ci gustiamo un panino all'aragosta niente male, ah qui non prendono contanti.
Proseguiamo quindi per andare verso l'High Line
Beh poi se trovassimo la metro giusta...una cosa all'apparenza molto semplice, possiamo prendere la linea 1, 2 o 3, seguiamo le indicazioni e saliamo su, poi ci indica di andare giù, poi ci indica di salire di nuovo e poi di scendere di nuovo, ma ci prendono in giro? Stiamo facendo chilometri qui sotto!!
Dopo 15 minuti riusciamo finalmente a prendere la linea giusta, ma facciamo due errori.
Il primo è prendere la High Line dal punto in cui l'abbiamo presa l'ultima volta, avremmo dovuto scegliere un punto molto più avanti invece che all'inizio, il secondo errore è stato pensare che il verde che mancava in inverno, fosse molto rigoglioso e molto alto in estate, invece no.
La High Line è sicuramtne molto più viva, un sacco di gente, mercatini, bancarelle, ma di alberi...manco l'ombra, solo cespugli.
Siamo all'altezza del 26esima e io dò forfait, non ce la faccio più, usciamo da questa sauna!!!
Ovviamente non se ne parla di prendere mezzi, per cui a piedi verso l'hotel
Cena al solito self-service, dove incontriamo due italiani a cui spieghiamo il funzionamento del posto, ci dicono che fino ad ora hanno speso circa 50$ a testa per mangiare, ma siete matti?
Ed eccoci al nostro ultimo giorno, neanche ci proviamo a fare la colazione in hotel, andiamo subito da Uniqlo a fare shopping, al negozio della HBO ed infine a prendere le Vans per Arianna.
Il taxi, o meglio una donna Uber, ci viene prendere alle 14.
Partiamo con il dire che il viaggio pare interminabile, la ragazza evita tutti i pedaggi e così fa un giro a dir poco infinito!!
Quando ormai manca poco all'arrivo le si spegna la macchina e non una volta sola!!
Oddio ma ci arriveremo mai in aeroporto? Marco inizia ad essere preoccupatissimo, la ragazzi ci informa che purtroppo ha un problema alla macchina, ma già da giorni, scusami ma tu sapendolo ti prendi la responsabilità di portare la gente in aeroporto? Portala in giro per la città!!
Beh domani comunque ha l'appuntamento dal meccanico, come se a noi interessasse!!
L'avventura non è mica finita!! Arriviamo al check-in, tutto automatico, scannerizzo i passaporti per avere l'etichetta bagaglio e, ovviamente la macchinetta mi risponde picche.
Ok mettiamoci in fila. Ci sono due banchi aperti, in uno ci sono due coppie e nell'altro una famiglia di arabi.
Al primo banco iniziano a scendere lacrime, la signora è disperata, gli altri tre la consolano, pare abbia problemi con i documenti, per cui la hostess si allontana per cercare un responsabile per aiutarli...ma non potevi chiamare qualcuno?
Al secondo banco una hostess, che avrà tipo 150 anni, sta contestando i loro bagagli e i loro documenti e anche lei si allontana, ovviamente come una lumaca, facendo due passi ogni 15 minuti e guardandosi in giro spaesata, come se manco sapesse dove diavolo si trova.
Ci ritroviamo quindi in fila, con due banchi dove non c'è più nessuno.
Iniziamo tutti ad agitarci, ed io e un altro signore americano ci infervoriamo e non so bene dove diavolo prendo le parole ma riesco a lamentarmi con un addetta dell'Americans Airlines in un inglese molto arrabbiato!!
Passa quindi un altro addetto che fa un pò il cazziatone a tutti e finalmente la situazione si sblocca e riusciamo ad imbarcare i bagagli e anche noi stessi.
Il viaggio è finito, è stato bellissimo, abbiamo visto un sacco di cose, il Canada è davvero splendido, così come la città di Boston, è forse quella che mi è piaciuta di più.
Quindi bilancio positivo, viaggio assolutamente da fare!!!
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