La tipa ci sommerge di cibo, cerchiamo di farle capire che non abbiamo intenzione di rimanere seduti fino alle 12 a divorare le provviste che a noi basterebbero per una settimana, ma lei ci prova lo stesso e ad un certo punto mi porta un french toast di mele e cannella, che dire, divino!!
Finalmente riusciamo ad uscire, impostiamo il navigatore su Washington, perché chiaramente il nome dell'hotel non lo vuole e, nulla, appena arriviamo ad un semaforo e la macchina si spegne, si spegne anche lui!! Nooooo, non puoi mollarci proprio ora!! Attiviamo anche Maps Me, ma pare che stamattina ce l'abbiano tutti con noi, anche lui da i numeri, insomma perdiamo mezz'ora, cercando di seguire le indicazioni per gli Usa, per imboccare alla fine una strada che era proprio dietro la nostra Guest House. Siamo finalmente sul ponte e abbiamo ovviamente il punto di domanda sul mio passaporto.
Per fortuna riusciamo a passare senza grossi problemi e soprattutto senza fila!!
Il viaggio è davvero lungo, vediamo il fiume che genera le cascate dal lato USA, che è davvero impressionante, facciamo giusto una sosta per il pranzo e quelle per la benzina, e ci ritroviamo in un traffico pazzesco appena arriviamo all'inizio di Washington, sono le 18.00.
Becchiamo tutti i lavori possibili e immaginabili, strade chiuse e il navigatore continua a dirci che l'hotel non esiste, per fortuna Maps Me è di un'altra opinione e ci porta al Comfort Inn di Pentagon City, ad Arlington.
La scelta di dormire fuori dal centro città è stata quasi obbligata, tra il costo per parcheggiare la macchina ed il costo degli hotel, molto meglio qui.
A parte che ci sono -10° nella hall, l'hotel è molto carino, camera bella e pulita ma soprattutto c'è un ristorante dentro, che per chi come noi è stanco, visto che siamo in giro dalle 8 di questa mattina, è la manna dal cielo, per non parlare del fatto che mangiamo davvero bene, certo per 52 dollari, ma salmone e filetto!!
Abbiamo dormito davvero bene, scendiamo per la colazione, la sala è come al solito davvero piccola, a gomitate vado a prepararmi il waffle, c'è una ragazzina di fianco a me, una volta pronto il suo waffle ci piazza sopra una bomboletta intera di panna montata...ed è un chiodo!!
Saliamo sulla navetta, che parte dall'hotel ogni mezz'ora e che ci lascia al centro commerciale Pentagon, dove c'è la fermata della metro Pentagon City.
Prendiamo la metro e Marco vuol fermarsi al pentagono. Ecco, la cosa davvero particolare di Washington è che, dovunque tu sia e dovunque tu vada, c'è sempre un sacco di gente in divisa militare, bianca, beige, blu, insomma sembra di essere in una puntata del JAG. Il pentagono in realtà non si vede, nel senso che si vede l'edificio ma non c'è modo di riconoscere la sua tipica forma, per cui, ci dirigiamo al Pentagon Memorial, che è parecchio distante dalla metro, dove vengono ricordate le vittime del 11 settembre, quando un aereo si è schiantato, per l'appunto sul pentagono
Il cielo è davvero grigio, riprendiamo la metro diretti al cimitero di Arlington, scendiamo dalla metro e ci impieghiamo un po' a capire come cavolo si esce.
Come arriviamo al cimitero inizia a piovere!!
Il cimitero è davvero enorme e girarlo a piedi è davvero lunga e stancante, è tutto un su e giù.
Abbiamo scartato la navetta, primo per questione di costi, secondo perché non pensavamo fosse così faticoso, poi continuare ad aprire e chiudere l'ombrello non aiuta.
La parte dei Kennedy
La tomba del milite ignoto, siamo arrivati appena finito il cambio della guardia...
Le lapidi in ricordo dei i disastri spaziali
L'anfiteatro
Come si vede per terra è molto bagnato, appena smette usciamo, vorremmo vedere il monumento di Iwo Shima, ho letto che non è all'interno del cimitero, ma quello che non possiamo immaginare è che sia a due km da dove ci troviamo!!
Molto bello, molto grande, molto suggestivo, ma adesso non ci toccherà tornare indietro vero?
Mi metto all'opera con Maps me e scopro che c'è la fermata di Rosslyn qui vicino, o meglio più vicino che tornare al cimitero. Premetto che la metro è un gran casino, fermate chiuse, soppresse, avvisi che consigliano di usare alcune linee solo se proprio non se ne può fare a meno, chiusure di alcune linee in alcuni orari, senza contare che con delle banchine lunghissime c'è solo una scala per salire e una per scendere, un disastro!!
Quindi pronti a prendere la linea blu, ma no, qui non passa, per cui cerchiamo al volo un'alternativa, riusciamo comunque ad arrivare al Mall. La fermata Smithsonian è più o meno a metà del Mall, il tempo di consultare la piantina e ricomincia a piovere, facciamo subito la cosa più sbagliata, ossia ci rifugiamo sotto un albero, e anche con l'ombrello è una tragedia, appena rallenta la scarica d'acqua corriamo a ripararci sotto la tettoia di uno dei musei, dove come noi si sta riparando altra gente, tutti seduti per terra, e come gli altri mi tolgo i sandali fradici e cerco di asciugarmi un po' i piedi.
Ormai è ora di pranzo, ma strano a dirsi, considerato che ci troviamo nel paese dove mangiano tanto e spesso, non si vede nulla in giro. Cerco con Maps me, ma pare che a meno di 700 metri non ci sia nulla.
Sembra abbia smesso, per cui tentiamo, in realtà dopo poco, ricomincia non a piovere, ci da con un diluvio, per cui disperati entriamo al volo in un posto che cucina hamburger
Oltre all'obelisco, vi farei notare il cielo nerissimo!!
Mangiamo due hamburger di pesce, devo dire davvero buoni, mentre siamo seduti messaggiamo con Arianna e quando le dico che stiamo pensando di tornare in hotel mi scrive : "Deve essere proprio grave la situazione se pensate di tornare in hotel!" Ebbene si, qui ci può salvare solo Noè con la sua arca!! Ci costringiamo ad uscire ma corriamo alla metro, scendiamo a Pentagon city, e visto che è davvero presto, decidiamo di fermarci al centro commerciale e dopo aver girato un po', guardiamo la vetrata sul soffitto e...sembra sereno!! Ci guardiamo quasi sconsolati, se da una parte siamo contenti perché abbiamo ancora tempo per girare, dall'altra tocca riprendere la metro per tornare in centro, senza contare che non abbiamo preso il giornaliero perché avremmo preso la metro solo 2 volte, e così alla fine della giornata spenderemo chiaramente di più.
Riprendiamo quindi la metro, scendiamo alla solita fermata e andiamo verso il Lincoln Monument.
IL CAPITOL HILL |
Il Lincoln Memorial, i lavori iniziarono nel 1914, sembra un tempio, con 36 colonne che rappresentano i 36 stati che allora facevano parte dell'unione
La reflecting pool ispirata dai canali di Versailles, lunga 500 mt.
KOREAN WAR MEMORIAL |
Il Vietnam Veterans Memorial è in realtà una lastra con indicati i nomi dei caduti
Ci dirigiamo quindi verso la casa bianca
e poi finalmente verso la metro.
Ma ovviamente, non poteva andare liscia, dopo aver fatto 22 km, scendiamo in metro e c'è il delirio più totale, come se non bastasse veniamo informati che la metro va su un unico binario, ok siamo nel panico, cosa facciamo ora? Per fortuna sono tutti gentili, per cui chiediamo ad una signora che ci informa che possiamo prendere qualsiasi metro passi, basta che vada verso destra, anche se poi ci tocca anche cambiare!
Riusciamo ad arrivare a destinazione prima del diluvio universale, ordiniamo Domino's e poi, stanchi morti, andiamo a dormire.
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