sabato 23 febbraio 2019

18/08/18 Ultimo giorno a Toronto, il villaggio di St. Jacobs, Casa Loma e il traghetto per le isole

Questa mattina riprendiamo la macchina, ho letto che c'è un posto imperdibile, il villaggio di St. Jacobs, un villaggio di Menonniti, la cui specialità è la produzione di sciroppo d'acero e la maggiore attrazione è il St. Jacobs Farmer's Market, che si svolge proprio oggi.
Dopo circa un'oretta,  dopo aver sbagliato strada per uscire da Toronto e aver trovato un traffico non indifferente, arriviamo e dire che c'è casino, è decisamente riduttivo. Il parcheggio è pienissimo, c'è un sacco di gente e macchine, senza contare che non sanno guidare, per cui per fare un semplice parcheggio, tocca aspettare che facciano 5 manovre.
Dopo due giri, e quando ormai Marco stava per dichiarare forfait, riusciamo a trovare un buco.




Io mi ero fatta l'idea che ci sarebbero stati solo Menonniti, invece in qualche bancarella ci sono loro, ho comprato ovviamente prodotti a base d'acero, ma molte sono semplici bancarelle di frutta e verdura, piuttosto che di cibo, certo non gestite da loro, tipo questa
Certo che se le risorse della terra stanno finendo, forse vale per il tutto il mondo tranne qui, ci sono bancarelle a perdita d'occhio piene di verdura e frutta, pannocchie a camionate, ma chi cavolo si mangia tutta sta roba?
Via da qui andiamo nel vero e proprio villaggio, nella speranza di vedere i Menonniti e poi per visitare il famoso museo dello sciroppo d'acero



Quello che vediamo è il cartello, una carrozza e una ragazza menonnita con il suo bel cellulare, ma non dovevano essere immuni dalla tecnologia?
Non sappiamo proprio deciderci su dove andare a pranzare, così intanto andiamo a vedere questo famoso museo dello sciroppo d'acero, che dire...il mio box è più grande!!!
Si scende in un sotterraneo, dove sono esposte delle foto, qualche attrezzo e poi boh...
La visita è quindi velocissima e poi di nuovo mi viene da dire...ma dai vostri vicini non avete imparato nulla? Quelli che riescono a convincervi ad andare a vedere una cascatella da 1 metro facendola passare per la sorella delle cascate del Niagara? Ma si può avere un museo, in particolare uno dello sciroppo d'acero, che non abbia uno shop dove si vende per l'appunto il suddetto sciroppo ?
Decidiamo di mangiare sulla strada verso Toronto, finiamo quindi in un Boston Pizza.
Rientriamo quindi a Toronto per visitare Casa Loma.
E' un castello in stile neomedievale, finito nel 1914 e costato 3,5 milioni di dollari, talmente costoso che il proprietario, Sir Henry Pellat, fu costretto a dichiarare fallimento, lasciando quindi, insieme alla moglie, le sue 98 stanze.
Il parcheggio è disponibile a 10$, paghiamo, giro uno, giro due, giro tre e non troviamo un buco, cavoli mi fai pagare e poi il parcheggio non c'è? A questo punto Marco opta per il parcheggio selvaggio.
Paghiamo l'ingresso, con il senno di poi non saremmo entrati, bellissimo da fuori, ma dentro stanze arredate, come in realtà ne abbiamo viste tante nei nostri castelli e palazzi, devo anche dire che alcune stanze non erano accessibili perché c'era anche un matrimonio, quindi non so dirvi di più.
La cosa forse più interessante è la salita alla torre, peccato che ci sia una fila infinita e dopo aver aspettato 20 minuti, come molti altri,  diamo forfait.




  L'altra cosa davvero bella sono i tunnel, visto il freddo, il "Sir" ha costruito dei tunnel che lo portavano al garage



e alle stalle, che però in questo momento sono usate come magazzino.
Ultima vista di Toronto e sbirciatina ad una sala destinata ricevimento


e via in hotel, non prima di aver fatto incavolare tutti gli automobilisti di Toronto, arrivati infatti al momento di girare a sinistra per entrare nella via del nostro hotel, c'è un bel cartello, grosso una casa, che indica, molto chiaramente un divieto assoluto di svolta di sinistra, ma Marco, siccome è dell'Ohio, non gliene frega nulla e fa sfondare i timpani di tutti i poveri passanti, attirando clacson come se piovesse!!
Usciamo più tardi per prendere il traghetto per andare alla isole, delle isole non ci frega nulla, quello che vogliamo vedere è lo skyline di Toronto.


Il giro è molto carino, paghiamo 15$ in due, per cui più che accettabile, arrivati dall'altro lato chiediamo se possiamo direttamente rimane sopra e così rientriamo.
Per cena, visto il successo di ieri, torniamo a mangiarci i ravioli al pomodoro e questa volta ci prendiamo anche il dolce!!
Facciamo un giretto fuori nel parco e ultime foto serali


LA FONTANA DEGLI ANIMALI

E poi rientriamo per la nostra ultima notte Toronto.

lunedì 18 febbraio 2019

17/08/2018 Toronto : Path, Old e New City Hall, Eaton Center e Brookfield Place

Nero, davvero nero, nerissimo!! Ecco come si presenta il cielo questa mattina, e non promette nulla di buono!!
Dopo aver messo al lavoro Arianna su una pratica di viaggio, scendiamo a fare colazione, con i ticket che ci hanno consegnato ieri.
Abbiamo il tipo che ci accompagna al tavolo, però poi la scelta è un po' scarna, la roba finisce e ci vuole un'eternità prima che la riforniscano, insomma possiamo fare a meno dell'accompagnatore, ma dateci da mangiare!!!
Oggi prendiamo i biglietti giornalieri che sono dei gratta e vinci, anche in questo caso si passa velocemente davanti al tipo e si alza il cartoncino, sfido chiunque a capire al volo che il biglietto è valido!!

La prima tappa è il Royal Ontario Museum, diventa un po' complicato trovarlo.
Scendiamo a Yonge Bloom, come indicato da google maps, ma una volta usciti, destra o sinistra? Ritorniamo giù e chiediamo, la tipa ci dice che dobbiamo riprendere la metro, cosa?
No dai, usciamo e con maps me ci arrangiamo e, ovviamente, sbagliamo direzione!!
Ed ecco che lo vediamo

Non ci interessa entrare per cui proseguiamo verso l'università, che è davvero bellissima, è stata fondata nel 1827 ed è il più grande ateneo del Canada.






E da qui vediamo la torre avvolta nelle nuvole






Riprendiamo quindi la metro per andare verso l'Eaton Center ed il centro.
Usciamo dalla metro, cartina in mano, e come solito abbiamo il dubbio, andiamo a destra o a sinistra? Ma qualcuno ha pietà di noi, per cui una persona molto gentile ci chiede la nostra meta e ci da le indicazioni corrette.
Arriviamo quindi al Old City Hall



E poi il New City Hall, il progetto è stato il vincitore di un concorso internazionale, inaugurato nel 1965, le sue torri sono diventate il simbolo delle città.


E dopo aver chiacchierato per almeno mezz'ora con i due italiani che ci hanno gentilmente scattato la foto, andiamo all'Eaton center per scoprire il path e per mangiare
Cerchiamo questo famoso Path, chiedo indicazioni, le seguiamo ma pare impossibile da trovare, disperati apriamo una porta, non convinti di essere autorizzati a farlo,  ma eccoci
Entriamo quindi in questo corridoio, che sbuca dove ci sono, almeno sembra, degli ufficio e sul soffitto ci sono indicati i punti cardinali, perché pare sia molto facile perdersi, boh, forse mi aspettavo qualcosa di diverso.
Scendiamo al piano inferiore e si apre un mondo di possibilità per il pranzo, cinese, giapponese, KFC, McDonald's, pizza, Thailandese e non vado oltre, davvero un sacco, dopo un primo giro esplorativo io decido per il cinese, Marco per KFC, sta in fila con me al cinese e quando arriva il mio turno per scegliere, diciamo che vado un po' a casaccio, una signora di fianco a me, parlando un italiano relativamente corretto, mi informa che non è come la pasta in Italia...ma va? Non sono rincoglionita fino a questo punto! Quando anche Marco ha preso, troviamo un posto su un lungo bancone e di fronte a noi ci sono due ragazzi, evidentemente in pausa pranzo, uno dei due non smette di parlare per tre secondi, con l'altro che è in silenzio assoluto e cerca di finire il suo piatto!!
Finito di mangiare, Marco inizia con i suoi problemi intestinali, un momento, ma non siamo in Asia, a questo punto è per forza il piccante che gli da fastidio.
A questo punto per sicurezza torniamo in hotel, tanto io vorrei fare la lavatrice, che finalmente trovo libera, vorrei anche usare la piscina, ma dopo essere rientrati inizia a piovere per cui...
Alle 18, volendo usufruire dei nostri pass, decidiamo di tornare in centro per andare a vedere il Brookfield Place, un palazzo di uffici, il cui atrio è stato progettato da Santiago Calatrava, ha un'affascinante copertura di vetro e acciaio, e qui scopriamo il vero Path.
Praticamente scendiamo alla stazione metro di Union, io sono pronta con la cartina per capire dove andare, ed invece vediamo già sotto le indicazioni per il Brookfield, percorriamo quindi un bel po' di strada al coperto, che non guasta visto che ha ripreso a piovere, ma è una strada piena di negozi e posti per mangiare, davvero particolare, da lì sbuchiamo direttamente dentro al palazzo





Dentro ci sono parecchi negozi, che ovviamente a quest'ora sono già chiusi, usciamo quindi dalla parte opposta e ovviamente ricomincia a diluviare !!




Dietro quelle mani nel parco, c'è una fontana davvero particolare, ci sono un sacco di cani a gatti intorno.
E' inutile stare ancora in giro, rientriamo nel Brookfield per tornare alla metro e mangiare qualcosa vicino all'hotel, ma abbiamo una gradita sorpresa, all'interno, prima ci era proprio sfuggito, c'è il Movenpick Marchè, che ci salta all'occhio perché è pieno di gente ma soprattutto vediamo una macchina per fare la pasta fresca, insomma promette bene.


Ogni banco propone qualcosa di diverso, Italiano, carne, pesce, Asiatico, dolci, crepes, insalate e vegetariano. Senza indugio ci buttiamo sui ravioli di magro al pomodoro
Davvero, davvero, davvero buoni, ed il sugo!!! Insomma mi tocca andare a comprare il pane per fare la scarpetta!!
Funziona così : consegnano una tessera all'ingresso, ogni volta che si prende qualcosa viene caricato e si paga all'uscita. Cena fantasmagorica!!!