lunedì 29 ottobre 2018

07/08/2018 Le foche di Chatam, Salem e arrivo a Portland

La colazione del motel, che per altro non era neanche prevista, è davvero triste, Marco prende una banana, io del succo d'arancia e decidiamo di andare da Pancake Man, di cui ho preso il dépliant ieri e mi ispirava un sacco!!
Vado a consegnare le chiavi e decido di chiedere informazioni riguardo le foche di Chatam, insomma ho un po' di dubbi sul fatto che riusciremo a vederle, in fondo i pescatori arrivano il mattino presto.
Il problema è che quando arriva il momento di spiegare al tipo, cosa vogliamo andare a vedere, cavoli proprio non mi viene in mente come cavolo si dice foca, per cui come in un cartone animato, di tipo molto, ma molto idiota, mi metto ad imitare la foca!! Beh, sarò stata anche ridicola, ma il tipo mi ha capita e mi conferma che li le vedremo di sicuro.
Pancake Man è davvero...una figata!!

I MIEI PANCAKE CON LE UOVA

OPERA DI SABBIA FUORI DA PANCAKE MAN
Quindi io ordino il piatto di cui sopra, uova e pancake, Marco prende uova, patate al forno e bacon canadese, la povera cameriera ci guarda un po' schifata quando decliniamo l'offerta di portarci il caffè, come se non bastasse prendiamo il succo d'arancia, ma in versione piccola, col senno di poi, piccolo è davvero piccolo, tipo bicchiere del shottino!!
Ma va bene così. Quello che si vede sopra i miei pancake non è gelato, ovviamente, ma burro.
Di fianco a noi c'è una famiglia con un bambino, la mamma si è presa un waffle gigante coperto di fragole e panna, il bambino non ci è dato di vedere, ma al papà arriva un piatto con tipo 4 pancake, ma formato gigante, con sopra quattro palle di burro e le uova, Marco è convinto che sia gelato :"No guarda, hai capito male, mica ti danno il gelato con le uova!"
"Ma non è possibile che sia burro!"
"Scusa e io cos'ho nel piatto?"
"Si ma quelle sembrano proprio palle di gelato!"
Ho chiaramente ragione io, lo scopriamo dopo poco, quando il tipo, molto candidamente ed evidentemente non ancora soddisfatto, ma soprattutto percependo di avere le arterie ancora troppo libere, decide di porre rimedio chiedendo...altro burro!!!
Sono ufficialmente scioccata.
E dopo aver speso per una colazione quanto per un pranzo, dicendoci che tanto ci basterà fino a sera, sapendo, sotto sotto,  che in realtà non sarà così, partiamo verso Chatam.
La meta sarebbe il Fish Market, ma siccome il nostro navigatore, fa un po' quel che vuole, nel senso che alcuni posti ce li cerca, di altri non gli frega nulla, e uno di questi è ovviamente il Fish market, finiamo al faro di Chatam.
Parcheggiamo, un po' timorosi, perché c'è indicato che il parcheggio è consentito per due ore, ma non abbiamo il disco orario, quindi come cavolo facciamo a dirgli da quanto siamo parcheggiati? Ce lo spiegheranno, tra qualche giorno, con una spiegazione a dir poco enigmatica e, ora leggete la frase seguente con la sigla di X-Files in sottofondo : "Loro sanno quando avete parcheggiato", il che da quasi l'idea che "loro" abbiano un qualche potere soprannaturale per cui "loro" sanno tutto.
La cosa non è che sia chiara, ma se lo dicono tutti!!
Quindi non scendiamo in spiaggia, per paura della multa, e facciamo giusto qualche foto.



Ci riproviamo, ma il navigatore non ne vuol sentire parlare, per cui usiamo maps me, che ci porta invece,  senza alcun problema.

Ci affacciamo sul molo e già mi sale un moto di delusione, non c'è gente e per me, non c'è gente vuol dire non c'è alcuna attrattiva, ma devo abituarmi che qui non è sempre così.
All'inizio non vedo nulla, poi...





Dopo aver visto, rivisto, fotografato e ammirato, ogni foca del luogo, è arrivato il momento di partire verso Salem.
Purtroppo il traffico è pazzesco, la mia amica Isabella mi ha prestato una guida stradale abbastanza dettagliata, ad un certo punto, dopo aver discusso animatamente su cosa fosse meglio fare,  decidiamo di sfidare il navigatore e fare una strada alternativa, non sapremo mai se sia servito a qualcosa, ma almeno non siamo stati fermi in fila.
La strada verso Salem, procede poi in maniera scorrevole e alle 13, con 37 gradi all'esterno, finalmente arriviamo.
La prima tappa è il centro visitatori, più che per prendere la piantina,  per il bagno,  e  c'è anche, come abbiamo trovato più volte a Boston, il rubinetto per riempire le bottigliette d'acqua.
Usciamo e iniziamo a camminare, senza minimamente notare che c'è una bella riga rossa per terra, che indica il percorso da fare, per cui giriamo, sudando ormai anche l'anima, assolutamente a caso.
Finiamo al porto, l'unica cosa positiva è che si sono parecchi posti per mangiare e noi siamo decisamente affamati.
Da Longboards spulciamo il menù, e niente, finiamo nuovamente con ordinare il lobster roll, non sappiamo proprio resistere, ma d'altronde se non mangiamo l'aragosta qui, dove?
Dopo il pranzo, visto che forse vale la pubblicità "non ci vedo più dalla fame" ecco che magicamente ci appare la linea rossa,  così iniziamo a seguirla e vediamo quindi i luoghi simbolo della città, a partire dal cimitero delle streghe




Ritornati alla macchina cerchiamo di impostare l'indirizzo dell'hotel di Portland, ma ovviamente non è cosa, per cui iniziamo con il mettere il nome della città, quando poi saremo più vicino, riproveremo con l'hotel.
Siamo ormai quasi arrivati quando arriviamo a rischiare il divorzio!!
Dunque, è presto e Marco propone di uscire dall'autostrada e andare a visitare qualcosa, o almeno passare in mezzo ai paesini.
Mi viene in mente che avevo sentito parlare di Orchard Beach, proviamo ad andare lì.
Imposto il navigatore e continua, ancora per qualche km, a proporci una inversione a  U, fino a che si arrende, nel frattempo mi affido di nuovo alla piantina, arriviamo ad un semaforo e dico : "Dobbiamo andare dritto!"
"Ma seguiamo il navigatore, dice di girare"
"Ma da quando vuoi seguire il navigatore?"
Niente, io voglio andare da una parte, lui dall'altra e alla fine, siccome è lui che guida, seguiamo il navigatore che ci porta...di nuovo all'autostrada?
Ma si può essere più cretini? La spiaggia a destra, lui ci fa andare a sinistra per prendere l'autostrada per poi uscire l'uscita dopo e buttarci di nuovo tutto a destra, ma certo facciamoli questi 150 km in più!!!
Manovrina da galera, facciamo inversione all'ingresso del casello, e riprendiamo la strada seguendo la piantina e finalmente arriviamo.
Che dire, la Coney Island del Maine.
Insomma, nulla di che, un sacco di strada per nulla!! Almeno per noi ovviamente, magari in una bella giornata di sole, fa anche la sua scena...ma con le nuvole e poi tutto sto casino!!!
Risaliamo in macchina e visto che abbiamo capito che tanto la priorità del navigatore è portarci in autostrada, a questo punto ci fidiamo ciecamente e arriviamo all'Howard Jhonson di Portland.
Ho quasi timore, perché è una catena di quelle un po' bassine, ma devo ricredermi, la camera è uno spettacolo, le lampade hanno tutte le usb, il bagno grandissimo, così come la camera


Andiamo a cena da un Pizza Hut e decidiamo di fare un giro nel Old Port, la gente è quasi tutta concentrata nei locali, facciamo un giretto e poi rientriamo, ovviamente se il navigatore gradisce riportarci in hotel!!

venerdì 19 ottobre 2018

06/08/2018 Cape Cod e Provincetown

La notte è stata un incubo, il nostro climatizzatore ha improvvisamente deciso che non gli andava più di funzionare in silenzioso per cui è diventato una locomotiva lanciata ad alta velocità, un rumore terrificante, che ci porta ad essere svegli alle 6, proprio il giorno in cui ci aspetta l'inizio del nostro viaggio on the road.
Per colazione andiamo alla Flour bakery, che dire, muffin spaziale!! Ritorniamo quindi in hotel e dopo aver trovato una sistemazione per gli ingombranti ombrelli, acquistati per niente, partiamo a piedi alla volta di Atlantic Ave, dove si trova la Alamo.
Potremmo passare per dei vagabondi, con casa al seguito, con i nostri zaini pesanti in spalla e i trolley con le ruote,  semiaperti, da cui sbucano gli ombrelli.
Arriviamo alla Alamo che siamo pronti per una doccia, ma non ci viene offerta questa opportunità!!
Siamo un po' in anticipo ma il tipo della Alamo, per fortuna,  non fa una piega, ma soprattutto non cerca di propinarci le solite 1300 polizze aggiuntive, sarà che le abbiamo già fatte tutte?
Ci chiede però quale sarà più o meno il nostro giro, ci informa infatti che nel Massachusset, non si può più pagare l'autostrada in altro modo che non sia l'E-ZPass, ci assicura che non pagheremo altro se non il pedaggio e ovviamente il noleggio dell'aggeggio, ossia 19$, direi che non abbiamo molta scelta, per cui lo prendiamo.
Ma la domanda ore sorge spontanea : cosa cavolo me ne faccio delle 1500 monetine che ho accumulato fino ad ora per poter pagare i pedaggi?
Senza considerare che in questi giorni mi sono portata addosso 10 kg di peso in più, per nulla!!!
Ci danno una jeep, con i sedili in pelle, sedili in pelle nera sui cui io suderò tutta la mia vita.
Attiviamo il navigatore e cerchiamo di uscire dal traffico di Boston, cosa non semplicissima, ma alla fine ci immettiamo sulla highway ed, in circa due ore, raggiungiamo Cape Cod, più precisamente il Travelodge di West Dennis.
La camera ovviamente non è pronta, è davvero presto, ma diciamo alla signora che non c'è problema, torneremo dopo.




Entriamo quindi nel Cape Cod National Seashore, faccio la fila al centro visitatori per parlare con il Ranger, che molto gentilmente mi indica sulla piantina i posti che non possiamo perderci e come funziona, ad esempio che i parcheggi per le spiagge, costano ben 20$, anche per 10 minuti.
Tutta contenta, per aver capito tutto alla perfezione, torno alla macchina e partiamo verso Nauset Beach, dove non abbiamo nessuna intenzione di parcheggia a 20$, ma fare la foto al faro al volo.
Ci defiliamo quindi dalla fila mostruosa per accedere al parcheggio, che comunque ha tanto di cartello che è pieno, e ci fermiamo a bordo strada

Poi al Marconi Station Site, dove in realtà non c'è più nulla della stazione, che pare sia franata, rimane comunque un bel panorama e una lastra commemorativa

Come indicatoci dal ranger andiamo al Highland Light ( Cape Cod Light) il primo faro che vediamo con tutta calma.
Parcheggiamo, come al solito al sole, e percorriamo, sotto lo stesso sole che picchia, la distanza che ci separa dal faro, incontrando dei simpatici turisti che si offrono di farci una foto.



L'acquisto dell'addobbo natalizio è praticamente d'obbligo!!
Risedersi sul sedile pure, ed è come sedersi su una piastra per panini, sto cuocendo!!
Visto che non è tardi decidiamo di spingerci verso la punta e quindi andare alla famosa Provincetown.
Che dire, bellissima città, molto pittoresca, molto gay, molto colorata, insomma a noi è piaciuta un sacco!!
Appena arrivati, mangiamo il solito Lobster roll al Mayflower, abbiamo mangiato bene,  e poi iniziamo il giro. Beh ovviamente il parcheggio non poteva che costare che 20$






Stanchi e accaldati decidiamo che è il momento di tornare, il traffico non è esagerato, però neanche poco, il nostro obiettivo è la piscina!!
Facciamo il check in e la signora ci informa che ha provveduto, gratuitamente, a farci un upgrade alla stanza più grande, grazie !!
Quello che ha dimenticato di dirci è che la stanza più grande è quella per famiglie e che saremmo stati totalmente circondati da orsetti, tutto, e dico tutto, è rivestito con disegni di orsetti che svolgono varie professioni


Orsi nel bagno, orsi alle pareti, orsi sul letto, orsi sulle lampade, va beh, meno male che non c'è l'orso con un'ascia in mano e che non abbiamo la fobia degli orsi, sarebbe stato davvero un incubo!!
La cena da Wendy's non è nulla di che, però abbondante, io prendo un'insalata di pollo con avocado, che manco in tre saremmo riusciti a mangiare!!

Vi ricordo, come sempre di iscrivervi al blog, e vi anticipo che verso la metà di novembre verranno aperte le vendite estive, per cui chiedetemi le offerte, prima si prenota, meno si paga!!

giovedì 11 ottobre 2018

05/08/2018 Boston, Harvard, Beacon Hill e Copley Square

Sveglia alle 6. Direte voi...siete matti??? No, la realtà è che abbiamo dormito tantissimo!!! Ieri sera siamo andati a dormire alle 20.40!!!
Per la colazione scegliamo "Caffè Nero", il nome è promettente, in realtà si trasforma in una cocente delusione. Il mio muffin non è male, il cappuccio è come al solito troppo esagerato, potremmo dividerlo in tre,  e dopo ben 3 bustine di zucchero è ancora amaro, manco fosse stato preparato, ma soprattutto bruciato, nel fuoco dell'inferno, Marco prende una brioche salata con del prosciutto e formaggio, che poteva anche essere decente se solo la tipa dopo averla messa sulla piastra, si fosse assicurata che fosse accesa!! Ora, io dico, ma quando l'hai presa dalla piastra, non ti sei accorta che sia dalla piastra che dalla brioche non si percepiva alcun tipo di calore??
Ci dirigiamo quindi alla fermata della metro, che è quasi di fianco al nostro hotel, facciamo il biglietto alle macchinette a 2,75$ e scendiamo.
Rimaniamo basiti, perché qui sotto c'è una strada!! Non ci sono binari ma proprio una strada, con tanto di marciapiede. Guardo Marco, lui guarda me.
"Forse abbiamo sbagliato qualcosa?" gli chiedo.
"C'era solo una scala, non si poteva sbagliare!"
Guardando bene c'è anche un pannello che indica che tra un minuto passerà un qualche cosa, non sappiamo cosa ovviamente. Tempo 2 secondi ed il pannello dice che il prossimo passaggio è tra 15 minuti.
"Lu, andiamocene, qui c'è qualcosa che non va!"
"Ma forse è semplicemente in ritardo!" Ed infatti...

Praticamente è una specie di filobus ma al coperto!! Il che è un pò inquietante!!
Scendiamo dopo due fermate e ci ritroviamo nella vera metropolitana, in cui prendiamo la linea per Harvard.
Una volta usciti...trovarla Harvard!! Insomma l'università ha giustamente più edifici, per cui è sparsa per tutta la cittadina, troviamo l'edificio in cui si insegna legge, quello di medicina e poi finalmente arriviamo al vero e proprio campus, che riusciamo a riconoscere giusto perché c'è una caterva di gente che sta facendo le visite guidate








Ora, ricordate l'ora della nostra sveglia? Beh sono solo le 10!!! Qui è ancora tutto chiuso, ci rifugiamo   quindi in una sorta di Starbucks, giusto perché devo fare pipì, peccato che davanti al bagno si piazza una mezza matta che non ne vuol sapere di andarsene, e attacca bottone con chiunque si avvicini, ok approfittiamo del wi-fi e aspettiamo che se ne vada.
Quando usciamo, l'unico posto aperto è il negozio ufficiale di Harvard, dove compriamo la maglietta per il nostro nipotino preferito ( nonché unico).
Impressioni? E' davvero molto carina, molto verde, ovviamente di domenica mattina alla 10...molto deserta ma, cosa strana, piena di homeless.
Riprendiamo la metro e andiamo verso Beacon Hill. La prima fermata è la CVS Pharmacy, ieri abbiamo preso gli integratori per la mia mutazione genetica ed il tipo ci ha chiesto se volevamo fare la tessera, io che lo ho tutte, ho detto di no!!! Beh oggi ho deciso che, visto che ci sono degli sconti pazzeschi, se ci sono ancora, la farò!!
Ed eccoli, i miei integratori, con il 2x1!! Andiamo in cassa e chiedo se per avere gli sconti devo avere la tessera, ovviamente la risposta non può che essere si, bene la faccio!!
Il tipo ci guarda e ci dice, in un italiano più che decente:"Siete Italiani?" ed io con l'entusiasmo di una bambina di 5 anni il giorno di Natale "Siiii!!" "Io sono albanese, ho vissuto tanti anni in Italia, davvero bella!" E ci racconta che è già da un po' di anni che è qui, ma non è facile integrarsi, sicuramente più semplice per i ragazzi molto giovani, per lui un po' meno, dell'Italia gli manca la gente e il cibo. Ma veniamo a noi, la facciamo questa tessera? Iniziamo e  ci chiede un numero di telefono americano...eh già! "Non ce l'abbiamo!" "Qualcuno che conoscete?" "Non conosciamo nessuno!" "Provo a mettere il mio, vediamo se lo accetta!" "Grazie mille, sei davvero gentile!"
E così ottengo la mia tessera, e sono di nuovo la bambina di 5 anni il giorno di Natale, perché da questo momento sfoggerò la mia tessera ogni volta che sarà possibile!!
Beacon Hill è un susseguirsi di case di mattoni rossi e negozietti, tra cui un carinissimo ufficio postale

Passiamo dal parco pubblico di Boston per vedere le famose paperelle

Percorriamo poi la Commonwhealth Ave, una lunga passeggiata alberata, dove, tra le altre, si trovano le statue di donne che hanno segnato la storia





Raggiungiamo poi il Prudential Center, che non è nulla di che, ma dentro c'è la Cheesecake Factory!!
Prendiamo una Fresh Strawberry ed una Godiva Chocolate, per l'equivalente di un pasto, sia a livello energetico che monetario, e che mi sono ricordata di fotografare, al solito, dopo aver già assaggiato il piatto.


Una volta finito, Marco non ne vuol sapere di ripercorrere il centro ed uscire da dove siamo entrati, tanto è uguale!! Uguale col cavolo!! Ci tocca fare il giro del mondo per ritornare dove eravamo e riprendere il nostro giro per arrivare a Copley Square.




Decidiamo di non entrate nella Trinity Church, abituati alle nostre chiese, qui sono sempre molto deludenti ed i 20$ in due, che ci sarebbe costata l'entrata, ce li teniamo in tasca.
Costeggiamo il parco e ci ritroviamo di nuovo nella piazza del Quincy Market, a quest'ora è pieno di gente, bancarelle e musica!! Vedo un Urban Outfitters ed entro per vedere se riesco a trovare qualcosa per Arianna, Marco decide di aspettarmi fuori. Sotto è davvero piccolo, ma salite le scale...tutta una serie di porte in fila che si aprono su una serie di stanze,  quando scendo mi ritrovo 5 negozi più avanti rispetto a dove sono entrata!! Torno indietro e raggiungo Marco che mi guarda allibito : "Mi chiedevo dove cavolo fossi finita? E poi come hai fatto a uscire da un'altra parte?" "Perché sopra c'è un mondo, praticamente sopra è tutto loro per cui sali da qui e scendi laggiù!"
Ma cosa vedono i miei occhi? Un negozio di addobbi natalizi!! Non si può non entrare!!
E  poi di nuovo su Atlantic Ave. per tornare in hotel, quindi attraversiamo il ponte, e facciamo le foto al famoso Boston Tea Party Ship & Museum, le navi sono una riproduzione

e prima di arrivare in hotel, troviamo finalmente la Flour Bakery, ne avevo letto su tripadvisor, ottimo posto per una colazione, ma da quando siamo arrivati non siamo mai riusciti a trovarla, ed invece si trova praticamente a 5 minuti dal nostro hotel, domani mattina colazione assicurata.
Usciamo poi per cena, scegliamo "Babbo", una delusione, la pizza è completamente bruciata!! Peccato...
Ribadisco, iscrivetevi al blog!! Cavoli Vi, sei mia sorella, non puoi non iscriverti!!!
Vi informo poi, che iniziano ad arrivare le offerte per il periodo di Natale, quelle più succose sono ovviamente prima o dopo, ma ci sono vacanze per tutti, basta che mi contattiate !!!