Abbiamo vagliato praticamente ogni mezzo di trasporto, dalla metro al taxi, dalla bici alla navicella spaziale, per poi optare semplicemente per andare a piedi.
Quindi alle 8 siamo giù a fare colazione, oggi manco ci provo, mi faccio portare tutto e che si arrangino !!
Alle 8.33 siamo già fuori per andare verso il ristorante "La Cattedrale", che pare sia di fianco alla vera cattedrale.
Alle 9.10 siamo già li, ci sono un sacco di van, ma ovviamente non il nostro, siccome all'ombra fa un po' freschino, ci mettiamo, come i peggio turisti, sugli scalini della cattedrale, che sono al sole.
Alle 9.20 arriva quello che pare possa essere il nostro van, ci ritroviamo quindi con una coppia e un gruppo di 3 ragazze e 1 ragazzo, tutti di Roma.
Dopo due ore di viaggio, in cui per fortuna si sono occupati di parlare in inglese con il nostro autista i giovani, arriviamo a destinazione.
Io l'unica cosa che ho captato di tutto il parlare è stato che qui si può consumare la pizza fritta, specialità dolce, e dove sono i bagni, di cui ho ormai davvero bisogno.
Avremo tempo a disposizione fino alle 14.30.
All'entrata ci danno un vademecum delle norme previste, tipo parlare sottovoce, vestirsi in maniera decente ecc...
Fondato nel X secolo da Giovanni di Fila, il santo più venerato del paese, fu più volte distrutto e ricostruito. Le mura sono spesse fono a due metri ed in alcuni punti sono alte anche 24 metri, la superficie totale del complesso è di 8.800 mq.
Le mura racchiudono un cortile, i quattro piani delle logge con i magnifici balconi e gallerie, la chiesa, la torre ed il museo.
Ci sono negozi di souvenir, bancarelle ed il museo, prima dell'uscita dalla porta opposta del complesso, ci sono le cucine, come entriamo la temperature passa a -10, qui dentro si congela, quindi molto velocemente guardiamo le varie stanze ed arriviamo al forno, con un camino spettacolare
Ed ecco la chiesa, si può fotografare solo l'esterno, che comunque è spettacolare
La chiesa è stata costruita tra il 1834 ed il 1837, dopo essere quasi stata distrutta da un incendio nel 1833.
Verso le 12.30 decidiamo che forse è meglio dirigersi verso il ristorante, ce ne sono solo 2, qui è pieno di turisti, alle 14 dobbiamo essere al van, e i bulgari non sono noti per la loro celerità.
Ci ritroviamo tutti al ristorante, in tavoli diversi, i ragazzi hanno preso quasi tutti delle insalate, noi optiamo per il pollo.
Contrariamente al solito, ci servono subito, il problema è che il pollo ha una strana consistenza, sembra quasi mezzo crudo, vuoi vedere che mi prendo per la terza volta la salmonella??
Lo guardo e riguardo, ma in realtà sembra cotto, ne parleremo più tardi con la coppia romana e anche loro hanno avuto l'impressione che fosse un po' crudo, va beh vi dico già che non sono stata male, quindi o non era contaminato o era cotto ed era semplicemente una qualità diversa da quella a cui siamo abituati.
Finito il pasto cerco disperatamente delle calamite che non trovo, ma soprattutto voglio assaggiare la famosa pizza fritta, quella di cui ci ha parlato l'autista e che pare molto in voga.
Quasi per sbaglio riusciamo a capire dove diavolo la fanno, praticamente prima di arrivare al ristorante c'è un piccolo spiazzo con dei tavoli di legno, abbiamo dato per scontato che fosse per i pranzi al sacco, invece c'è un piccolo sportellino dove fanno le pizze.
Premetto che c'è una fila infinita, anche perché qui se ne vanno con sacchetti di plastica, che non credo siano adatti agli alimenti, pieni di queste "pizze" che sembrano le nostre frittelle delle sagre di paese.
Arriva quasi il nostro turno e cerchiamo di capire, vediamo un cartello che indica che 1 costa 50 centesimi con 1.50 se ne possono prendere 6, ovviamente stiamo sbagliando qualcosa, per cui per non saper né leggere né scrivere ne prendiamo 2, per un euro, appuriamo subito dopo che in effetti per un 1.50 ne avremmo prese 6 e vi dirò che tutte non le avremmo mangiate ma 2 a testa sarebbero andate giù bene, le altre le avremmo offerte ai compagni di viaggio !!
Comunque sono, più o meno, come le nostre frittelle, perché in effetti la pasta è proprio quella della pizza
Ritorniamo al van appena in tempo, arriva il diluvio universale!!
Dopo circa una mezz'ora facciamo la sosta caffè, durante la quale scopriamo che i ragazzi hanno preso una casa in affitto, ieri sera hanno pensato di fare una pasta, quando però hanno dovuto salare e condire con olio si sono accorti che tutte e due gli ingredienti erano scaduti nel 2012!!
Il ragazzo poi inizia a lamentarsi del casino che lasciano in giro le sue compagne di viaggio, noi lo guardiamo e la signora romana ci toglie le parole di bocca : "Si ma anche tu, vai in giro con 3 ragazze, te le vai a cercare!!Hai sbagliato qualcosa!"
"Eh lo so, non succederà più, si impara dai propri sbagli"
Ragazzo saggio.
Per le 16 circa siamo di nuovo a Sofia, dove splende il sole e dove se non ci mettiamo subito in mezze maniche rischiamo di scioglierci.
Ci salutiamo e noi decidiamo di esplorare la parte dell'università, l'obelisco dedicato a Vasil Levski
La biblioteca nazionale intitolata ai Santi Cirillo e Metodio, da noi usata solo per i bagni
Esempi di street art
La chiesa dei Sette Santi
E poi basta, piantina alla mano torniamo in hotel a riposarci.
Per cena ovviamente andiamo al solito sul viale Vitosha, sceglieremo un po' a casaccio.
Dopo aver fatto un bel giro, ci fermiamo da Social Club, ragazzi una pizza così buona, credo siano anni che non la mangio manco in Italia!!! Marco prende un hamburger ed in due spendiamo ben 12.50 euro.
Stasera prendo poi ancora altro zenzero e un assaggio di mango, mamma mia che buono!!
Questa sera c'è davvero un casino di gente in giro, sembra Viale Ceccarini a Riccione in pieno agosto!!
Per chi ancora non l'avesse fatto, vi invito a mettere il "mi piace" alla mia pagina Facebook Luana Travel, ho scoperto che siamo in due, l'altra è dall'altra parte del mondo, io sono quella con la mia foto, non sbagliate!!!
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