giovedì 15 giugno 2017

Londra 3/04 - 7/04/2012...e di nuovo al pronto soccorso

Prima di iniziare con Londra, come promesso vi spiego le circostanze che hanno portato Arianna ad aggiungersi al nostro viaggio in Sri Lanka.
Partiamo con il dire che questo sarebbe stato il terzo anno che non veniva con noi ed il terzo anno in cui non faceva vacanze in estate.
Il primo anno, quello in cui noi siamo andati in Thailandia è stata qui a Milano, a parte 6 giorni ad Amsterdam, ma si è divertita da morire, perché tutte le sue amiche erano qui, per cui non era mai in casa e dormivano a turno nelle varie case a disposizione, tra cui la nostra.
Lo scorso anno, quello della Cambogia, era uscita una mezza idea di andare in Australia da Christian, che era là già da marzo, poi è saltato tutto, le sue compagne di scuola le hanno chiesto di andare con loro a Mykonos, ma lei e il mare, le discoteche e l'alcol non vanno molto d'accordo, per cui sapeva già che non andava bene per lei. Il problema è che non è rimasto nessuno a Milano per cui si è davvero rotta.
Questo anno è uscita di nuovo l'idea Australia che poi è morta lì, poi sembrava quasi definitiva la Svezia, ma ora vi dico cosa è successo.
Il week-end del 19 maggio sarebbe dovuta andare a Telford, con la sua amica Emanuela, per andare ad una convention,  è quasi arrivata a Romolo, dove avrebbe preso la metro per prendere il Malpensa Express, quando riceve una telefonata da un loro amico che l'avvisa che Emanuela ha avuto un incidente e la stanno portando in pronto soccorso, quindi si fa portare a casa, aereo perso, vacanza saltata.
Il giorno dopo sente Emanuela, che ovviamente è dispiaciutissima ed iniziano a parlare della Svezia, ormai è ora di prenotare.
Tempo 3 giorni ed Emanuela la informa che non bastava la caduta, le hanno anche rubato il motorino, per cui non sa se riuscirà ad avere i soldi per andare in Svezia. Non vi dico la depressione a mille!!!
Elena, l'altra ragazza con cui ne avevano parlato le dice che lei vorrebbe andare ma non sa ancora quanti giorni avrà e quali.
Alla fine butta la bomba :"Va beh allora verrò con voi!"
Sono davvero una mamma pessima ma il mio primo pensiero è stato "Voglio morire!!"
Dovete capire che dopo anni che si fanno le vacanze insieme ai figli, il primo anno che si va senza, nonostante uno possa avere i figli migliori del mondo, vi assicuro che sembra di essere in paradiso, è tutto più semplice, non bisogna preoccuparsi di nessuno, si perché anche se hanno 20 anni se si siedono a tavola e non mangiano, non riesci a stare zitta e non preoccuparti, se invece è da un'altra parte del mondo...occhio non vede, cuore non duole.
Quindi dopo due anni di vacanze soli, tornare indietro....è difficile!!
Iniziano quindi dei giorni in cui da una parte sono felicissima che venga con noi, dall'altra sono terrorizzata!!
La prima cosa che metto in chiaro è che secondo me può venire in Sri Lanka ma eviterei le Maldive, cosa viene a fare se non entra in acqua?
Lei è perplessa ma le dico già di pensare di farsi il volo di ritorno da sola da Colombo, il giorno che noi andremo alla Maldive.
Guardo e già il solo volo andata e ritorno da Colombo è sui 1.000 euro.
Ci pensa due giorni ma mette in chiaro che o fa tutta la vacanza con noi, o non viene, poi non capisce perché diamo per scontato che lei in mare non entrerebbe, mah...non so...forse perché hai paura dei pesci e li sei circondata?
Il lunedì scrivo all'amico di Tari e gli chiedo la quotazione del volo se si dovesse aggiungere al nostro, quando mi risponde mi viene un colpo, siamo a 1.500 euro.
Marco mi dice subito "Non dirglielo altrimenti non viene"
"Eh no, deve saperlo che poi se mi incavolo perché non entra in acqua ho una motivazione, poi scusa lavora adesso no?"
Sta lavorando nell'azienda di Marco, tra l'altro lavora insieme a Dilu, con Tari che ogni tanto passa a salutare e tutte le volte "Allora zia, vieni con noi?"
Quindi la mia proposta è che la differenza sul volo se la paghi lei.
Quando alle 14 vado a prenderla le illustro il tutto, subito mi dice "No, costa troppo non ti faccio spendere questi soldi" , le faccio quindi la proposta di pagare la differenza e così troviamo un accordo.
Ora viene la parte difficile, vedere che tutti gli hotel abbiano la possibilità di mettere il terzo letto o abbiano una camera in più.
Un hotel ho dovuto cambiarlo perché non c'era possibilità del terzo letto e aveva finito le stanze, ho scritto ad altri tre, uno mi ha risposto che siccome abbiamo prenotato tre camere se in una soggiornano tre persone invece di due, non c'è alcuna differenza, degli altri aspetto la risposta, in altri due ho dovuto prenotare una stanza in più, per le Maldive mi chiedono 15 dollari in più a notte.
Per un altro se ne sta occupando Agoda, attendo risposta.
Direi che alla fine ci va più che bene, ora speriamo solo che gli altri rispondano alla svelta.
E quindi Arianna verrà con noi, spero solo vada tutto bene, nel senso che io non vada fuori di testa, Silvia dice che mi capisce, è contenta che venga Arianna ma è dispiaciuta per me, sa che mi preoccuperò di continuo, continuo a dirmi che andrà tutto bene, e sarà così...non nego che sono comunque contenta.
Ed ora torniamo al titolo e parliamo del pronto soccorso del San Paolo di Milano.
Premetto, che per nostra fortuna, nonostante tutte le disgrazie e malattie, non siamo dei grandi frequentatori, dico solo che 5 ore di attesa per essere visitati, mi sembrano davvero tante.
Il problema questa volta è di Arianna, 20 giorni fa si è gonfiata tantissimo sotto il mento, è successo di venerdì sera, il venerdì in cui sarebbe dovuta andare a Birmingham, il lunedì la portiamo dalla dottoressa che quasi fa fatica a respirare, le da subito il cortisone e l'antibiotico, le fa fare gli esami del sangue per controllare mononucleosi e cytomegalovirus, e i soliti di routine, beh viene fuori che la prima l'ha fatta, non si sa quando, il secondo è negativo e gli esami di routine tutti sballati, indicano un'infezione in corso.
Lei sta meglio ed il 31 maggio finisce il cortisone, per cui su indicazione del medico, dovremo fare gli esami di controllo dopo 10 giorni.
Venerdì, finito il lavoro e a 10 giorni dalla fine del cortisone,  Arianna parte per Roma, dove andrà ad un concerto, e già alle 14 mi dice che inizia a venirle il dolorino alla gola "No dai Arianna, non è possibile!" mi guarda scettica "Ok, ti sto solo dicendo cosa sento, io te l'avevo detto!" Si perché ha due teorie, la prima è che tutto ciò è causato dalla ginnastica Mezeries che sta facendo, la seconda è che è mutato il suo codice genetico e si sta trasformando in una rana!! Ma come è possibile? E intendo tutte e due le ipotesi!!
Insomma parte e alle 20 mi scrive che si sta già gonfiando...calma e sangue freddo.
Le dico di aspettare a prendere il cortisone se può, e a questo punto secondo me è il caso di portarla in un pronto soccorso, bisogna appurare cos'ha prima di darle il cortisone e non credo che possiamo aspettare lunedì per andare dalla dottoressa, senza contare che Lunedì è anche il giorno in cui Marco verrà operato, perché quando succede qualcosa, succede tutto insieme!!
Insomma le compro un altro biglietto del treno per farla tornare a casa prima, arriva ed è decisamente gonfia, prendiamo i documenti e decidiamo per il San Paolo, siccome sarà l'ospedale dove sarà seguita per la sua malattia dal 20 giugno.
Non c'è praticamente nessuno, facciamo l'accettazione ed il tipo ci da ragione, deve essere vista : "Portate un po' di pazienza, comunque non c'è tanta gente!" Questa frase è stata detto 5 ore e mezzo prima che venissimo chiamati.
Dopo circa 1 ora chiamano quella prima di noi, poi più nulla per ben 5 ore, che ci sia passato davanti qualcuno arrivato con l'ambulanza ci sta, ma 5 ore???
Insomma per tutto quel tempo vediamo il nostro numero come quello che sta per essere chiamato ma non chiamano davvero più nessuno.
Si incontrano poi personaggi strani, due ragazzi giovani, che continuano ad uscire a fumare e sembrano stare davvero bene, una signora parla con lui e chiede perché è li "Ma...niente, non sto tanto bene e la mia ragazza dice che è perché fumo troppo, è preoccupata" E voi vi sparate un sabato al pronto soccorso per questo?
Poi un gruppo di amici che portano l'amico che ha vomitato di notte, ma prendere un Plasil no? Hanno passato due ore a lamentarsi perché non li facevano entrare, alla fine si sono arresi e se ne sono andati.
Ad un certo punto il bugno diventa rosso e bollente, vado dal tipo e gli faccio presente che la situazione sta cambiando e vorrei essere tranquilla : "Entri che appena si liberano la facciamo vedere"
Praticamente otteniamo solo il cambio della sala d'aspetto, l'unico aspetto positivo è che ci allontaniamo da una pazza, che puzza come se non si lavasse da 1 mese, è una donna di colore, accompagnata dal marito, almeno così pare, italiano, che lei continuava ad insultare dandogli del bastardo e cornuto, lui tra l'altro vestito in maniera decente, ma lei...da senzatetto!! Mah!!!
Insomma dopo un po' ritorno dal tipo : "Scusi ma esattamente chi la deve vedere?" Perché io ingenuamente pensavo ci rivedessero quelli del triage "Il medico!" la risposta mi è venuta spontanea "Ah beh allora aspetta e spera!"
"Mi dica il nome", glielo dico...
 "Siete i prossimi!"
"Si ma siamo i prossimi da 5 ore!!"
Finalmente ci chiamano, devo dire che ero pronta ad arrabbiarmi ma poi mi sono trovata davanti una coppia di medici che si sono prodigati, facendole al volo un'ecografia, per capire cosa avesse.
Le fanno anche una lastra e ritorniamo fuori in attesa.
La signora profumata è ancora li, ancora a dare del bastardo e cornuto al marito, mannaggia proprio vicino a noi, prendo al volo un profumino che tengo in borsa e me lo strofino sui polsi per cercare di non vomitare.
Sul pannello risulta che ci sono già tutti i referti e ancora non chiamano, Arianna ha un mal di testa che la sta uccidendo, ma giustamente non sa se prendere la tachipirina, le dico "Chiediamo"
E di nuovo dal tipo"Scusi possiamo andare a chiedere al medico se può prendere le sue pastiglie, ci siamo dimenticate?"
Entriamo e tutte le porte di visita sono aperte con dentro...nessuno!!! Ma cavoli, ma non potete iniziare a chiamare quelli di cui avete gli esami pronti almeno ve li levate dalle palle?"
Entriamo e gli spiego la situazione e così in realtà otteniamo anche le dimissioni, in realtà vorrebbero ricoverarla, ma lei ovviamente non ne vuole sentir parlare, il tutto però è solo perché vogliono che domani mattina faccia un'eco un po' più accurata e vorrebbero evitarci la trafila del pronto soccorso, ci dicono che comunque lasceranno un messaggio in modo da farci passare davanti, comunque la diagnosi è probabilmente una malattia autoimmune della tiroide, visto che lei ha già una malattia autoimmune ci starebbe, vedremo domani e speriamo di evitare le 7 ore di oggi.
Alle 9 della domenica mattina siamo di nuovo li, ci tocca rifare il triage, spiego tutto ma pare che dobbiamo per forza ripassare da un medico prima di fare l'eco, "Beh comunque siete i primi!" Ho evitato di ripetere che anche ieri eravamo i primi e ci abbiamo messo 7 ore.
Mentre aspettiamo arriva un codice rosso, l'ambulanza è seguita dall'auto medica, la situazione è grave. Mentre lo trasportano gli fanno un massaggio cardiaco, se quello che ci hanno detto quando è successo a Marco è  vero, questo poveretto non ha speranze.
Dopo un'altra oretta ci chiamano, il guaio è che quando usciamo dalla stanza per essere accompagnati a fare l'eco, dalla stanza di fianco esce un medico che fa le condoglianze ad una signora in lacrime, credo fosse la madre, e subito dopo portano fuori il figlio coperto da un telo verde. Devo dire la verità, la cosa mi ha toccata parecchio, Arianna ha fatto l'indifferente ma a distanza di pochi giorni mi ha detto che ha sognato che sotto quel telo ci fosse suo padre.
Usciamo dopo 3 ore con degli esami da fare e una probabile diagnosi di tiroidismo di Hashimoto.
Il lunedì mattina alle 7.45 arriviamo puntuali in ospedale e pronti via le stampanti non funzionano per cui non possono stampare né cartelle cliniche, né braccialetti, il tipo davanti a noi chiede "Non è che sbagliate ad operarmi non avendo il braccialetto?" Marco di limita a "Questo è un segno, torniamo a casa". Certo...contaci.
Arrivati in reparto pare di essere arrivati in un villaggio turistico, ci troviamo davanti 5 infermiere schierate con un sorriso a 52 denti : "Buongiorno, ben arrivati, prego vi faccio vedere la camera!"
Alle 9 vengono a prenderlo e mi saluto con un "E' stato bello.."
Alle 9.30 arriva il suo compagno di stanza che è li per le emorroidi, arriva il medico e noi mogli usciamo, quando torniamo mi racconto il colloquio surreale che ha avuto con il chirurgo.
"Buongiorno, il suo compagno di stanza dove è?"
"Credo sia in sala operatoria!"
"Ah si, adesso è sotto lui allora, ma di cosa doveva essere operato?"
Sono perplesso :"Beh mi sembra di aver capito dalla moglie che deve togliere la colecisti"
"Ah ok, ma pochi o tanti calcoli?" Ma che cazzo ne so io? Manco lo conosco!!!
"Guardi non lo so, sono arrivato 5 minuti fa!"
"Ah ok, fa niente"
"Beh comunque io devo fare le emorroidi"
Giustamente meglio precisare!!!
L'operazione è andata bene.
Questo nostro secondo viaggio a Londra è nato per due motivi, il primo riguarda i punti fedeltà delle compagnie aeree, si perché grazie al nostro viaggio con la British del 2009 in Florida, ci siamo ritrovati con abbastanza punti da fare un viaggio Milano - Londra per tutti e tre gratuitamente, il secondo sono stati gli You Me at Six, un gruppo musicale amato da Arianna, e anche da me, quasi sconosciuto in Italia, come quasi tutti i gruppi che piacciono ad Arianna e quindi con l'impossibilità di vederli arrivare in concerto in Italia.
Insomma nel 2012, proprio durante le vacanze di Pasqua sarebbero stati a Londra al O2 Arena, cuore di mamma...ok convinco Marco a prendere i biglietti del concerto, per tutti e tre ovviamente, e i biglietti aerei, prenoto anche la visita al parlamento.
Tempo qualche giorno sento Paola, concerto a parte, vorrebbero anche loro tornare a Londra, e così prendono anche loro i biglietti, cerchiamo di far coincidere più o meno gli orari e ci troveremo in Hotel.
Siamo convinte di poter andare al Mercure dell'altra volta, invece rimaniamo fregati, ha solo camere doppie, non sono finite, non le hanno proprio più!!!
Incomincia quindi una ricerca infinita, ci orientiamo infine su Paddington, anche perché questa volta vorremmo andare a Windsor ed il treno parte proprio da li.
 Prenoto il parlamento anche per gli Zol e poi ci riproviamo con la cerimonia delle chiavi, questa volta non ci fregano, scegliamo quindi il giorno 5.
Guardiamo anche per Westminster ma alla fine decidiamo di prendere i biglietti direttamente la.
Il nome dell'hotel non lo ricordo e per loro è meglio così, il personale molto gentile ma le stanze...noi eravamo praticamente in uno scantinato, avete presente le case inglesi con la scalinata davanti all'ingresso che quindi si trova già al primo piano?  Ecco noi eravamo di fianco alla scalinata con un faro fuori dalla finestra che illuminava la facciata dell'hotel, faceva un freddo becco, e nel bagno per terra c'era un baffo di un gatto che è rimasto li per tutta la nostra permanenza, credo di aver detto tutto.
Quindi il 3 aprile si parte,  noi arriviamo ad Heatrow e decidiamo di arrivare in centro con la metro, anche perché Heatrow express costava davvero una fucilata!!
Insomma ci mettiamo più di un'ora.
Gli Zol sono già arrivati, dopo i vari baci e abbracci, noi dobbiamo pensare all'organizzazione per il concerto che è proprio questa sera.
Avevo letto su internet che la zona era un po' decentrata e poco sicura per cui avevo pensato di fare l'andata in metropolitana, il ritorno invece con il taxi, chiediamo quindi in reception se è possibile prenotare un taxi che ci venga a prendere a mezzanotte al teatro, beh pare che non sia possibile, il taxista risponde che non può semplicemente venirci a prendere perché non ci troveremmo, scusa ma se ti dico che sono davanti all'entrata cosa c'è da capire?? Alla fine siamo costretti a prenotare anche l'andata, si lo so, ci hanno ciulato alla grande, sopratutto perché la zona non era in centro e va bene, ma neanche così isolata, oltretutto c'era un via vai di taxi pazzesco, per cui non avremmo avuto alcun problema a prenderne uno all'uscita e c'erano in giro una caterva di ragazzine da sole, per cui pericolosità meno di zero!! Va bene i soliti turisti fregati.
Quindi il taxista ci molla davanti all'ingresso e da tutta una spiegazione per dirci dove trovarci, che è esattamente di fronte a dove ci sta lasciando, ora ...o credeva di avere a che fare con dei deficienti o... e lì abbiamo capito che ci avevano fregato alla grande!!
Entriamo e dentro è davvero carino, come noi ci sono altri genitori, quello di fianco a me si mette i tappi per le orecchie ed inizia a ronfare, ok....





Il concerto è bello, Arianna è agitatissima e quando finisce pretende di andare sul retro ad aspettare che escano, pare lo facciano spesso...e vai a farle capire che abbiamo un taxi prenotato, che quando il taxi arriverà, ossia tra 20 minuti ( perché da noi i concerti dovrebbero iniziare alle 9 ed iniziano alla 9.30, di conseguenza invece di finire alle 11, finiscono alle 11.30, da loro no, spaccano il minuto, per cui alle 11.40 eravamo già fuori ad aspettare il taxi), a sua risposta è  :
"Ecco, finalmente ho la possibilità di incontrare Josh e voi non me lo volete far vedere!" Josh è il cantante, chiamato amichevolmente Joshi
"Non è che non vogliamo, ma abbiamo il taxi che ci viene a prendere, in più domani mattina non è che possiamo dormire fino a tardi, abbiamo appuntamento con Christian "
"Avremmo potuto tornare da soli, che problema c'è? Non mi sembra di aver visto in giro gente con coltelli!!"
Certo, con il senno di poi sono tutti bravi, soprattutto quando si ha l'incoscienza dei suoi 15 anni.
Insomma alla fine arriva il taxi, loro non sono usciti ad a noi non rimane altre che portarci a casa un ragazzina quasi in lacrime. Per chi di voi è dispiaciuto per lei, sappiate che qualche anno dopo lo ha incontrato ed ha fatto anche una foto abbracciata con lui.

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