E' arrivato il giorno della partenza, e come al solito sono nel casino più totale.
Intanto ho avuto la brillante idea di prenotare il parrucchiere proprio oggi, tanto mica devo preparare le valige e fare la spesa per preparare i panini! Quindi appena finito di mangiare io e Arianna siamo già all'Esselunga, lei si prende qualcosa per questi giorni ed io prendo pane e prosciutto, non pensiate che sia tirchia, ma pagare 6 euro un panino che profuma solo di prosciutto, perché lo hanno giusto strofinato, anche no!
Alle 14.30 sono dal parrucchiere, non lo conosco perché preso un buono di Groupon, la pensata è stata che così sarei stata a posto per questi 3 giorni, con i capelli belli in piega, certo se non fosse che ci saranno 2 gradi a Bresalvia e quindi userò sempre il cappello! In più, visto che è venerdì e non un venerdì qualunque, ma uno prima di un ponte, decidiamo che è meglio partire per tempo e alle 18 siamo già fuori di casa, in effetti invece di metterci i soliti 50 minuti ci mettiamo quasi un'ora e un quarto, ma siamo più che in orario.
E...l'Italia è in crisi, l'Europa è in crisi, il mondo è in crisi e forse lo è anche l'universo ma...non l'aeroporto di Orio al Serio, si perché c'è fila anche ad uscire dall'autostrada, file ai controlli di sicurezza, sembra che tutta Italia abbia deciso di partire da Bergamo.
Poi, come successo con Bratislava, abbiamo erroneamente pensato :"Ma chi va a Breslavia."
Eh certo, c'è gente che neanche sa dove si trova!
E invece, come solito, l'aereo è pieno e in più pare che la hostess di terra si sia persa. Sono le 20.55, ora prevista per l'imbarco e al banco non c'è anima viva, il telefono suona e nessuno risponde, ad un certo punto siamo tentati di rispondere noi ed informare chi di dovere che lì non c'è nessuno.
Dopo circa 15 minuti arriva tutta trafelata, per la prima volta siamo i primi e ci dice:"E' tutto ok, potete salire," si, se però magari prima mi controlli il biglietto e lo passi allo scanner è meglio no?
Il volo scorre bene e atterriamo puntuali, dopo vari tentativi riusciamo a prelevare al bancomat e ci dirigiamo fuori per prendere il taxi, ovviamente riusciamo a prendere l'unico che non parla una parola in inglese, gli faccio vedere il biglietto dell' hotel e mormora un qualcosa in polacco che ovviamente non capisco, Marco sale davanti e gli chiede in inglese se l'hotel è tanto distante e lui risponde qualcosa in polacco che potrebbe anche essere una parolaccia per quel che ne sappiamo.
Laura mi guarda e dice :
"Avremmo dovuto chiedergli quanto voleva."
"Dubito che avrebbe saputo risponderci!"
"Speriamo che non ci faccia fare il giro del mondo!"
"Tanto non lo sapremo mai!"
Il viaggio in taxi ci catapulta nella Polonia degli anni...boh non saprei neanche io, in macchina c'è questa musica...è come se uno salisse da noi su un taxi e ci fossero a rotazione le canzoni di Casadei, in più guida in un modo a dir poco impensabile, le rotonde le fa larghissime e fa un pelo ai marciapiedi davvero di pochi centimetri, in più ogni tanto gli parte l'ormone e fa degli scatti di accelerazione da paura.
Dopo avergli dato 70,50 plz, siamo davanti all'hotel e di nuovo mi faccio i complimenti, come a Valencia siamo nel pieno centro storico, qui siamo dietro la Cattedrale, lo strano è pieno di gente nonostante sia quasi mezzanotte e non faccia esattamente caldo.
Il Best Western Prima Wroklav è davvero carino, le camere sono grandi, tiriamo fuori ciò che ci serve e siccome ho fatto tutto di fretta, ero già sicura di aver dimenticato qualcosa a casa e infatti... manca il pettine, domani tocca andarlo a comprare.
Come solito io la prima notte dormo da schifo, non so... dormo bene solo quando ho un fuso orario.
Il primo pensiero al risveglio è che mi serve decisamente un pettine!!
Me lo presta Laura e per le 9 siamo già colazione, c'è tanta roba salata ma scordatevi le brioche, ci sono però pane e marmellata.
Il sole fuori fa ben sperare per la temperatura ma basta mettere fuori il naso per rendersi conto che si congela, per cui saliamo in stanza e ci bardiamo per bene con sciarpa e cappello.
Ecco la nostra via , in fondo a sinistra la cattedrale e da li parte la piazza centrale, la piazza del mercato
La nostra prima tappa è ovviamente la città vecchia, la cattedrale è ancora chiusa, qui apre tutto alle 10.
Guardiamo la piazza del mercato Rynek
Riguardo la fontana di vetro al centro, la mia guida recita " una gioiosa partitura di
acqua e vetro che inviata adulti e bambini a sostare ai suoi bordi e
giocare con i suoi freschi getti" non so, a me viene freddo solo a guardarla e faccio fatica a immaginare che faccia così tanto caldo da avere questi desideri
la casa dei grifi
sul lato della cattedrale ci sono Hansel e Gretel, i due palazzi ai lati dell'arco che davano accesso al cimitero della chiesa
Scambiamo il municipio per una chiesa
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L'ORSO A CUI BISOGNA TOCCARE LA LINGUA PER AVERE FORTUNA |
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SOTTO IL MUNICIPIO L'INGRESSO DEL RISTORANTE |
Facciamo il nostro primo incontro con gli gnomi della città, questi sono decisamente invalidi
proseguiamo quindi per il viale pedonale Swidnicka, un viale di negozi dove facciamo altri incontri ravvicinati con gli gnomi
Il caffè e poi il teatro Lalek
Ci spostiamo quindi sull'isola della cattedrale.
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IL PONTE TUMSKI CON I LUCCHETTI |
Purtroppo di chiese all'interno ne vediamo ben poche, intanto ci sono un sacco di matrimoni, in più pare ci sia un qualche tipo di caccia al tesoro, per cui in alcune chiese entrano solo i partecipanti.
Su questa isola ci sono gli ultimi lampioni a gas d'Europa, ogni sera, al crepuscolo, un uomo in abiti ottocenteschi fa il giro per accenderli e all'alba va a spegnerli.
Ovviamente abbiamo la speranza di vederlo e fotografarlo.
L'aria ci sta tagliando la faccia, per quanto ci attiri l'idea di andare a fare un giro in battello, dobbiamo rinunciare e rimandare a lunedì quando è prevista una temperatura più alta, tanto abbiamo il volo la sera, per cui, no problem. Ci troviamo quindi nel quartiere di Ostrow Tumski, è tutto un susseguirsi di chiese e ponticelli, devo essere sincera, le foto non rendono. Attraversiamo il ponte Tumski, pieno di lucchetti, giriamo intorno al giardino botanico e decidiamo che è ora di pranzo.
Abbiamo letto sulla guida che ci sono un sacco di posti dove si mangia a prezzo politico, ovviamente sono tutti in centro per cui torniamo indietro verso la città vecchia cercando un posto in Kuznicza, il Bazylia, dove pare si mangi molto bene, io vorrei assaggiare i pierogi ruskie, che sono dei ravioloni bolliti o fritti a mezzaluna ripieni di patate e ricotta.
Mentre lo stiamo cercando vediamo un posto che pare un all you can eat a peso, ve bene dai, siamo stanchi e infreddoliti, entriamo qui.
Mentre Laura e Marco stanno facendo la fila, cerco se c'è un Wi-Fi e vedo il nome del posto che stavamo cercando, quindi siamo vicini!! Mi giro e, cosa da non credere vedo il nome scritto sul vetro, è proprio questo! Non mi è mai successo, di solito i posti indicati nelle guide o non li trovo o all'ora di pranzo siamo esattamente dalla parte opposta.
Insomma piatti tipici polacchi e anche altro, pasto completo alla modica cifra di ben 10 euro in due persone.
A questo punto dobbiamo tornare nella piazza del mercato e vedere la parte che ci manca, finalmente troviamo la chiesa di Santa Maddalena da cui si accede al ponte delle streghe da cui si ha una bella visuale della città, costo 1,50 Euro, 240 scalini...anche no!! Salgono solo i due uomini.
Io e Laura ci rifacciamo un giro nella piazza, e cerchiamo di capire cosa si mangia in quel famoso ristorante sotto il municipio, l'idea è che potremmo prenotare per stasera .
Pare che sia il ristorante più vecchio d'Europa, guardiamo la scelta ed i prezzi, allora i prezzi ovviamente non sono politici ma neanche esagerati, però la scelta non è tantissima, in più per stasera abbiamo una mezza idea di provare a cercare il tipello delle lanterne e quindi a che cavolo di ora prenotiamo? Nulla rimanderemo.
Recuperati gli uomini prendiamo un caffè da Amorino, che ci costa quasi quanto il pasto appena fatto ed entriamo nella cattedrale di Elisabetta dove, tanto per cambiare, c'è un matrimonio
vediamo la piazza del mercato con il sole, varie statue fuori dai negozi, tipo queste qua sotto abbastanza inquietanti
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QUESTO ERA DAVANTI AL BANCOMAT |
e dopo aver fotografato tipo 50 gnomi ci dirigiamo verso l'hotel.
Quella degli gnomi è una storia un po' strana, se non fosse che sicuramente pesano un botto e che sono ovviamente cementati, sarebbe stato lecito ipotizzare che ci fosse qualcuno che toglieva e riposizionava gli gnomi ogni giorno, si perché ad esempio nella piazza del mercato siamo passati ovviamente tutti e tre i giorni, eppure gli gnomi davanti alla cattedrale di Elisabetta li abbiamo visti solo il secondo giorno, è vero che sono piccoletti e mica si cammina guardando per terra però...
L'altra domanda è : chi decide dove e quali gnomi mettere? Davanti ad un hotel c'era questo gnomo, ovviamente a tema
Davanti ad un parrucchiere c'ero lo gnomo che si specchiava, i tre invalidi erano davanti al municipio, forse è li che si chiede l'invalidità?
Prima di rientrare passiamo dall'ufficio del turismo per chiedere come funziona l'accensione delle lanterne a gas, e già è stata un impresa farsi capire, in più ci dice che non è possibile sapere l'ora perché dipende dalla luce, secondo lui tra le 4 e le 5. Mah...qui c'è una luce da far paura e sono già le 15.30, il sole tramonta alle 20, quindi come è possibile che il crepuscolo sia alle 16? Arrivati in hotel chiediamo anche in reception, qui ci dicono che dovrebbe essere tra le 18.30 e le 19, quindi più verosimile, ma non è dato di saperlo, in più il tipo è schivo e se ci sono troppi turisti se la da a gambe e si nasconde , va beh e quindi se si nasconde chi cavolo accende i 103 lampioni? L'isola della cattedrale rimane al buio?
Noi comunque ci proviamo e alle 17.45 usciamo dal l'hotel con l'ombrello, qui il tempo cambia alla velocità della luce, il vento è terrificante.
Ovviamente c'è ancora tanta luce, ci facciamo un giro sui ponti ma inizia anche a piovere e tocca ripararci, arrivano le 18.30 e ci diamo per per sconfitti, si gela, piove e siamo stanchi.
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VEDETE IL NERO? |
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UNO DEI LAMPIONI A GAS |
Andiamo verso il centro e ceniamo in una griglieria, dove ci danno un tavolo di fianco alla porta, chiediamo subito se è possibile cambiare tavolo, ma ovviamente non si può, il problema è che, porta a parte, abbiamo la roba sul tavolo che svolazza dall'aria che ci arriva dal clima sopra la nostra testa.
Chiediamo se è possibile diminuire la quantità d'aria o alzare la temperatura,, le dico proprio che abbiamo del vento che proprio diretto al nostro tavolo ma si lancia in una tiritera secondo cui è comandato da remoto ed essendoci la griglieria non è possibile diminuire, insomma abbiamo il tavolo sfigato.
Mangiamo comunque molto bene e spendiamo l'equivalente di 70 euro in 4, mangiando però 2 filetti, 2 hamburger, acqua a birre.
Usciamo e rimaniamo scioccati, dopo essere stati dentro, fuori la temperatura pare polare, l'aria ci taglia la faccia, non vediamo l'ora di rientrare ma non possiamo non fermarci davanti alla cattedrale di Elisabetta, dove dei fari puntati dall'interno sulle vetrate, offrono uno spettacolo non indifferentemente.
Purtroppo le foto fatte con il cellulare non sono bellissime, ma rendono l'idea.
Finalmente rientriamo, è ormai assodato che la via del nostro hotel è una galleria del vento, come giriamo l'angolo sembra che ci sia la bora.