giovedì 12 gennaio 2017

Maldive ...i delfini

Questa mattina non sono previste escursioni, ci sarebbe l'avvistamento dei delfini nel pomeriggio.
A colazione inizia la nostra lotta per accaparrarci, a questo punto, gli avanzi, si perché il barattolo della finta Nutella è finito, il pane pure, per non parlare dei biscotti. Meno male che Habib ci chiede di aspettare e appena i bambini se ne vanno, rifornisce le scorte, ma non la Nutella, quella è proprio finita!!
In spiaggia troviamo già pronti i nostri ombrelloni, con tanto di asciugamani, il servizio è davvero impeccabile, ci accaparriamo gli unici 2 lettini, questa volta rimane senza Silvia, e tempo 2 secondi siamo già in mare, in realtà siamo partiti carichi di buone intenzioni, ripetendoci frasi del tipo...abbiamo appena fatto colazione...aspettiamo un po'...prendiamo un po' sole...ma il mare è davvero un'attrattiva non indifferente.
Non facciamo neanche in tempo a finir di formulare questi pensieri che Claudio, non solo è già in mare, ma è già sparito lungo la barriera, questo lato di Claudio mi è proprio sconosciuto, è vero però che l'ho conosciuto a Misano Adriatico e...insomma, con tutto l'affetto che ho per quel posto, avendoci passato circa 20 anni di vita, il mare...beh...mi avete capita.
 Io Marco e Marino lo seguiamo di lì a poco, macchinetta in mano, magliettina perché ieri mi sono un po' arrossata la schiena e via.. Ci sono una caterva di pesci, sono partita con l'idea di fare poche foto, credo di averne fatte tremila.
Se le foto non sono sempre perfette, la colpa è sicuramente mia, ricordatevi che ho paura dei pesci e sott'acqua sembrano decisamente più grossi, per cui mi avvicino, ma mantengo comunque una certa distanza di sicurezza.
Tanto per la cronaca, ho provato a delegare, ma Marco invece di foto ha fatto filmati a casaccio e Claudio è tornato dicendo di aver scattato almeno 40 foto...non ne ha fatta manco una, quindi, ironia della sorte, tocca a me fare la fotografa subacquea

















 Stiamo fuori almeno un'ora, ci raggiungono anche Patrizia a Silvia e finalmente torniamo agli ombrelloni, dove scopriamo che l'ombrellone di Marino e Silvia è stato praticamente espropriato dai nostri compagni di viaggio, Provolino dorme infatti beatamente, lo capiamo perché sta russando, sotto il loro ombrellone, mentre i bambini corrono e urlano a manetta.
Sempre più convinta che le Maldive non sono una metà per bambini, loro urlano ai figli, i figli urlano tra di loro... la pace ormai non sappiamo più cosa sia, in più gli altri ospiti della spiaggia ci guardano come fossimo degli alieni.
Comunque, come solito, passiamo la mattina in mare, proviamo ad uscire, ma tempo i soliti due secondi siamo di nuovo dentro, il sole picchia ed in acqua si sta davvero bene.



Marino, durante il suo girovagare in mare, trova una conchiglia per Silvia, Patrizia ovviamente ha qualcosa da dire : "Va beh e a me niente?" Pronti via trova una bellissima conchiglia anche per lei, poi da lontano mi urla
" Tranquilla che adesso ne trovò una anche per te , altrimenti mi caghi il cazzo"
Va beh ma io non avevo detto nulla!
 "No tu sei partita bene, ma stai diventando come loro!"
Oggi non è stata un gran giornata per Marino, gli portano via l'ombrellone, Patrizia e Silvia hanno cercato di portargli via le scarpette da mare frugando nel suo zaino, gli è andata bene solo perché lui le aveva addosso, arrivato in spiaggia non aveva neanche il suo zaino, non si sa davvero come possa essere successo, ma Marino, Patrizia e Silvia hanno lo zainetto uguale, fornito a tutti da Silvia,  e sono riusciti a venire in spiaggia ognuno con lo zainetto dell'altro, Silvia si offre inoltre di fornirne uno anche a me con Marino che le dice : "Ma non ce l'hai un altro zaino!"
"Si che ce l'ho, tu non ti preoccupare!"
"Certo che mi preoccupo, come minimo domani non avrò più il mio zaino perché l'hai dato a lei!"
A quel punto mi sento in dovere di intervenire "Giuro, ne posso fare a meno!"
Silvia : "Ma no, non ti preoccupare!"
Marino : "Ma no infatti, non ti preoccupare, tanto c'è il mio,  zaino...ombrellone...scarpe...pinne...volete altro?"
Durante la nostra permanenza in acqua maturiamo anche un'altra decisione, domani siamo in escursione ma giovedì dobbiamo vedere di fare un'escursione solo noi 6, così magari siamo soli e ci godiamo un po' di pace!
 Dopo il pranzo, mangiamo un'ottima pasta al tonno, ho bisogno di un vero caffè, qui hanno il nescafè, ma ragazzi...Patrizia e Silvia insistono che mi potrei abituare, io dico di no, per me è proprio imbevibile, per cui costringo tutti ad andare al famoso bar Segafredo, anche sta volta usciamo convinti di essere soli ma da un certo punto spunta Ahmed, il cucciolone, a questo punto tanto vale approfittarne e fargli ordinare i caffè.
Ci fa salire sulla terrazza sopra, dove in realtà si muore di caldo, per cui appena bevuto il caffè scappiamo. Gli chiediamo conferma dell'orario in cui dovremmo partire, da ieri è cambiato 3 volte, ci dice 15.30 speriamo sia giusto!
 Puntualmente ci presentiamo al porto, partiamo e devo dire che il bilancio è : bellissimo giretto in barca, ma di delfini neanche l'ombra , va beh d'altra parte mica possono arrivare a comando no?
A dirla tutta c'è stato un momento di pura illusione, quando Patrizia dal nulla ha urlato : "Guardate, eccoli!" e si è goduta la scena di tutti noi, in agitazione, a tirar fuori telefoni e macchine fotografiche per nulla, perché ovviamente ci ha preso in giro, credo abbia riso per mezz'ora, però in cambio ha ricevuto delle gran parolacce!!
In compenso peschiamo i soliti due tonnetti che poi troveremo a cena.
Parlo con Amir gli racconto della mia amica Paola, di Trieste, che 10 anni fa è stata qui,  e ha fotografato un bambino, vuole assolutamente vedere la foto, pensa possa essere suo figlio, sarebbe davvero forte.
Durante la cena Patrizia rimane sconvolta, ad un certo punto si ritrova al buffet, di fianco a  Provolino,  che prima rutta e poi non contento le piazza anche una "puzzetta", al suo sguardo disgustato, la risposta è un semplice "va beh!" ...capisco che in certe culture il rutto è un complimento alla cuoca, che in quel momento non era comunque presente, e in ogni caso dubito che la sorella di Amir avrebbe apprezzato, ma non ho mai sentito che possa aver un qualche significato sganciare una "puzzetta " proprio dove si cena.
Dici che ti senti sgonfio da quando sei qui...eh certo!!! Adesso è chiaro anche il perché!
Dopo la cena, in cui quasi ci si prende a botte, perché diciamocelo, il cibo non manca ma non abbonda, per cui alcuni articoli, tipo le patatine, quelle del sacchetto tanto per intenderci vanno letteralmente a ruba, anche perché c'è gente che si riempe letteralmente il piatto, ( indovinate chi è?)
ci concediamo il solito giretto per le vie dell'isola che ormai conosciamo davvero molto bene.
 Appena abbiamo di nuovo il Wi-Fi mi arriva un messaggio con tanto di foto da Arianna, la foto ritrae un neo davvero infiammato, ti pareva che potevamo stare tranquilli? Come al solito del resto ...ogni volta che partiamo... ha avuto 2 giorni di quasi febbre, e poi questo, scrivo subito a Silvia che mi dice di stare tranquilla che poi la chiama lei, noi però intanto andiamo a dormire, se ne parla domani.
Per fortuna la mattina trovo il messaggio di Arianna, ovviamente lei esordisce dicendo che sta per morire, trovo comunque anche quello di Silvia che mi rassicura.
A casa poi mi ha raccontato che in realtà, visto che il neo a Gionny, almeno in foto, non era per niente piaciuto, anche fosse stato qualcosa di grave, avrebbero detto che andava tutto bene : "Ho detto a Gionny che anche fosse stato un melanoma al 4 stadio lui le doveva dire di stare tranquilla e che non era nulla".
Insomma pare, forse senza accorgersene, che abbia graffiato per bene il neo che si è infiammato, Gentalyn Beta, che ovviamente in casa non aveva perché l'ho portato via io,  e via.

E siamo arrivati al mercoledì.
Questa mattina ci aspetta la Picnic Island, prima di partire mi siedo con Amir e gli espongo le nostre idee

 Vorremo andare in escursione da soli, vogliamo stare un po' in pace, lui sembra davvero capire cosa intendiamo e mi dice che stasera ne parleremo per bene.
La Picnic Island è bella come la sandbank, ma in aggiunta ha una barriera corallina da paura!!










Qui intanto tocca rifare le foto calciatore- velina, dovete sapere che prima di partire, arriva una foto a Patrizia, credo da una collega, questa





quindi prima di partire avevamo già deciso che toccava replicare la foto, dopo un primo tentativo in cui, Marco ha tenuto il cappello, Claudio sembrava vomitasse su Patrizia e Marino manco l'ha fatta, ecco il nostro secondo tentativo :



 Va bene....avanti...smettetela di ridere!! Dopo questa vergognosa esibizione abbiamo deciso che il migliore è stato Marino, in quanto ex calciatore, forse è un po' più nella parte, però Silvia non ha inarcato bene la schiena cavoli, è vero anche che  noi non siamo mica veline no??
Dopo aver "snorkelato" come disperati, vista l'abbondanza di pesci, decidiamo di riposarci sdraiandoci con gli asciugami sulla sabbia, siamo in pre abbiocco e sarebbe davvero fantastico se non ci fossero dei bambini che urlano in continuazione, l'unica nostra consolazione è che domani saremo da soli!!
L'apice però lo raggiungiamo al nostro ritorno quando andiamo in spiaggia per goderci l'ultimo sole.
Come al solito rimaniamo fino al tramonto, poi io inizio ad avere freschetto, ragione per cui dico semplicemente : "Raghi io me ne andrei in camera, ho freddino!" i MIEI AMICI non fanno neanche in tempo a rispondermi che Provolino salta su : "Ma è presto! Sono solo le 5.30 cosa andiamo a fare in camera?" Premetto che manco l'ho degnato di una risposta ma :
Punto 1° : Chi ti ha chiesto niente
Punto 2° : Nessuno ha detto che dovevamo andare tutti, visto che qui nessuno obbliga gli altri a fare   nulla
Punto 3° : Non esiste proprio un noi!!!
Punto 4° : In camera mia vado a fare i cavoli miei e non sono in alcun modo affari tuoi!!!

Basta, se prima avevo qualche remora a non dire nulla della gita di domani, adesso proprio ne sono straconvinta, l'unico problema sarà riuscire a tenerlo nascosto in modo che non possano aggiungersi.
Dopo la solita corsa al cibo ho occasione di parlare con Amir, mi conferma che domani andremo sull'isola del sonno, quella prevista per il sabato e che se loro dovessero chiedere qualcosa lui dirà che noi abbiamo pagato, in modo da chiudere la questione.
Durante la cena Marino accenna al fatto che gli fanno male le orecchie, ahia...io e Patrizia chiediamo i sintomi ed in coro : "Otite!"
"Ma che c....o, ma come fate a dirlo?"
Per sicurezza gli facciamo fare un po' di prove...
"I sintomi, sono tipici dell'otite, adesso devi curarla perché altrimenti sul volo muori!"
Ovviamente il "muori" sottintendeva di dolore.
Salta su Silvia tutta allarmata "Come mi muore?" E a me e Patrizia tocca spiegare che intendevamo "Dal dolore!".
Marino è poco convinto e ci guarda come fossimo due stregoni che gli hanno fatto il malocchio.
"Ma tu guarda queste, dici due parole e ti fanno una diagnosi bruttissima, così su due piedi...magari vi sbagliate!"
E noi con l'espressione del "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire" gli rispondiamo "Certo...può essere"
Fatto sta che alla fine inizia a prendere l'antinfiammatorio e gli do uno spray per le orecchie!!
Tra l'altro Patrizia informa Marino che con la conchiglia che le ha regalato ha decisamente toppato, c'era dentro il paguro, che quella mattina ha trovato che si arrampicava sullo zaino.
Nel frattempo arrivano le foto della mia amica Paola, l'isola pare non sia cambiata molto, la scuola è dipinta con un colore diverso, c'erano più negozi aperti, ma per il resto...
Le faccio vedere ad Amir, intanto mi dice che quel bambino non ha mai abitato sull'isola, ok però da dove cavolo arrivava?
In compenso scopriamo che con tutta probabilità Franco ha bevuto il caffè nel bar che era di Amir e portava l'insegna Illy, che adesso si trova all'Asia Inn, ed il bar è il famoso Segafredo, in una foto si vede Christian che sta per aprire una porta e Amir : "Questo è il bagno di mia moglie!", Paola mi spiega poi che era il bagno dietro il locale, quando poi gli mostro le foto di due ragazzini, mi dice nome e cognome e mi dice che lavorano tutti e due in mare, uno è capitano di barca in un'altra isola e tutto contento fa vedere le foto al suo figlio più piccolo.
Mi spiega che una volta i tour operator portavano i turisti a fare le escursioni sulle isole dei pescatori, poi piano piano non sono più venuti, probabilmente è per questo che molto negozietti del porto sono chiusi.
Certo che è davvero pazzesco pensare che gli Zol 10 anni fa sono stati alle Maldive e hanno fatto un'escursione proprio nell'atollo in cui noi abbiamo deciso di andare 10 anni dopo!!!
Durante il giro serale ci rendiamo conto che tutto il mondo è paese, anche qui c'è il tamarro della situazione che, con un'isola grande come un fagiolo,  scorrazza con il motorino e va in giro con una cresta che da noi neanche negli anni ottanta era una cosa accettabile!!
Però abbiamo fatto dei grossi passi avanti, non abbiamo più la scorta!! I casi sono due, o Amir ha capito che ormai la strada l'abbiamo imparata e non ci perderemo, cosa che era già così il primo giorno, visto la grandezza dell'isola, oppure ormai tutti sanno che siamo suoi ospiti e siamo immuni da qualsiasi tipo di...non so neanche io cosa immaginare, a dir la verità mi sono sembrati tutti estremamente cordiali e tranquilli.





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