giovedì 20 ottobre 2016

Alhambra 1/10/2016

La notte è stata una tragedia, l'hotel in centro è molto bello ma in un posto dove è evidente che potrebbero anche fare a meno dei letti, è un incubo. Alle cinque del mattino c'è ancora gente che urla sotto il nostro balcone e alle 7.30 c'è quasi una rissa, ma che voglia potete avere di fare rissa a quest'ora?
Abbiamo pensato che forse l'hotel aveva dei serramenti un po' scadenti, ma quando Marco ha aperto la finestra per capire cosa stava succedendo, abbiamo ringraziato il cielo per quei serramenti evidentemente a quintuplo strato, senza i quali avremmo anche potuto scendere direttamente in strada e festeggiare anche noi tutta la notte.
Visto che la colazione non si può fare prima delle 8.00, arriviamo giù a colazione pronti per partire, ossia lavaggio denti pre-colazione e non post-colazione.
La colazione non è male, la brioche sono confezionate ma c'è il pane fresco, la frutta, marmellata, Nutella, yogurt, insomma un po' per tutti i gusti. Alle 8.15 siamo già pronti e andiamo a cercare la fermata del C3, il minibus che porta direttamente all'Alhambra. Andiamo quindi sul viale principale e ovviamente troviamo tutte le fermate tranne quella, siccome poi è presto è tutto chiuso e non c'è nessuno a cui chiedere.  Finalmente guardando bene la cartina riusciamo a capire, e nel frattempo troviamo anche una signora che ci conferma la strada, ma a questo punto tocca correre perché il bus  è piccolo e quando è pieno parte. Il biglietto costa 1.20 ed in 10 minuti arriviamo a destinazione.
Qui devo dire che che le cose non sono esattamente chiare, intanto noi abbiamo i biglietti acquistati precedentemente su ticket master ed in teoria dovrebbero esserci delle macchinette dove scaricare i biglietti, di cui ovviamente non troviamo traccia. Ci sono due file, ma tanto non sappiamo dove metterci, a questo punto chiediamo ed il tipo della sicurezza ci dice che dobbiamo metterci in fila a destra. Io potrei anche crederci ma, qualcosa mi dice che non è così, lascio quindi Marco e Francesca in fila e io vado a cercare, secondo me deve esserci un posto che quelle maledette macchinette, tra l'altro trovo Gianmario che disperato mi chiede dove siamo andati visto che siamo spariti, in realtà io l'avevo visto, pensavo stesse facendo delle foto. A questo punto viene con me, provo a chiedere ad un altro che mi sembra più sveglio ed infatti ecco una risposta diversa. Dobbiamo andare al padiglione centrale e gentilmente ci indica dove si trova. Ed eccole le macchinette!!
Riusciamo a prendere i nostri biglietti, ma a questo punto sono già le 8.50, entro le 9.30 dobbiamo essere all'ingresso del palazzo Nazarìes, qui danno un percorso di circa 15 minuti, ma con il nostro passo veloce da milanesi si traduce in circa 5 minuti, che diventano 8 con le fermate per le foto, quindi alle 9.05 siamo già davanti all'ingresso. La signorina dopo aver visto i biglietti ci consiglia di andare prima a vedere l'Alcazaba, tanto ci vogliono circa 20 minuti, ma preferiamo fare le cose con calma, così ci sediamo di fianco alla fila e aspettiamo.


 





Certo, quando poi arriva l'ora, mica ci facciamo tutta la fila, in fondo siamo li dalle 9.05, per cui ci intrufoliamo senza farci grossi problemi, loro almeno, io in realtà me ne faccio eccome, in ogni caso o tutti avevano visto che eravamo li o hanno deciso di ignorarci, perché nessuno ha detto nulla!!
Entriamo quindi nel palazzo che è davvero una meraviglia. Venne costruito in differenti periodi a partire dal 1314, sotto Muhammad I, per finire con l'ultima parte, il Palazzo dei Leoni, sotto Muhammad V, costruito nel 1391




Il Patio de Arrayanes



Verso il Patio de Los Leones, la Sala de Abencerrajes, la Sala de los Reyes






Proseguiamo quindi per il Generalife, passando per i vari giardini dove l'acqua regna sovrana, qui è ovunque.



 Il Patio de la Acequia

La Water Stairways, l'acqua scorre lungo il corrimano


 A questo punto ci manca solo l'Alcazaba, una delle parti più vecchie di tutto il complesso, fondamentalmente si girano le mura e si fotografa il panorama
PLAZA DE ARMAS

Qui abbiamo capito di aver toppato, avremmo dovuto dare ascolto alla signorina quando ci ha detto di guardare prima Alcazaba e poi fare il resto, si perché il Generalife e l'Alcazaba sono esattamente ai poli opposti per cui abbiamo fatto la strada 2 volte!!
Ci rimane il palazzo di Carlo V, che sembra il Pantheon


A questo punto, dopo aver fatto visita al negozio di souvenir, ci avviamo all'uscita, ci aspetta il quartiere di Albaicin


E qui succede una cosa strana, i negozietti lungo la via che conduce a Plaza Nueva, vendono le stesse identiche pashmine, con la stessa identica etichetta, con le stesse identiche fantasie che abbiamo preso in Thailandia, certo costano un po' di più però sono proprio loro!!!
E qui Gianmario si trasforma nel marito che tutte vorremmo!
"Fra, prendine 2 o 3"
"Ma no, me ne serve una"
"Sei qui, scusa, prendine un po' di colori no?"
e continua ad insistere per fargliene comprare un po', con lei che rifiuta categoricamente, non cede e ne prende una sola, lamentandosi anche della sua insistenza!!
Invidiose??? Certo non ci è dato sapere se sarebbe così generoso anche davanti a qualcosa di un pò più costoso!!!
Ci fermiamo a mangiare in un bar davvero scrauso, ma aveva del pane che, almeno visivamente, sembrava molto buono, abbiamo quindi ordinato i panini con il crudo ed io ho preso delle uova, per mangiare le quali ho dovuto selezionare una coppia di posate pulite cercandole tra quelle che ci hanno portato. Tutto davvero buono, il pane era davvero la fine del mondo!!
Dopo aver speso ben 15.50 euro in 4, ci avviamo finalmente verso il quartiere arabo.
Ecco Plaza Nueva


Ci inoltriamo quindi nel quartiere arabo che scopriamo essere proprio a ridosso del nostro hotel, Granada è proprio piccola.
Il quartiere è un'accozzaglia di colori ed in effetti tutti i negozi sono gestiti da arabi. Si trova di tutto, articoli in pelle, pashmine (di nuovo quelle thailandesi), ed il Gianmario-difficile lascia il posto al Gianmario-marito che tutte vogliamo.
Francesca si compra un portafoglio in pelle per 5 euro e poi prende delle pashmine per cognata e zia, con lui che insiste perché ne prenda una, o meglio due, ma magari anche tre, anche per lei. "Gianmario basta! Ho detto che non la voglio! Ma perché devi insistere così!"



Iniziamo ad inerpicarci per andare al monastero de Santa Isabel La Real, la strada è veramente in salita, fa caldo e abbiamo bisogno di un caffè, ci fermiamo in un baretto e qui nasce spontanea una domanda : ma quanti saranno i diabetici in Spagna?
Tutto nasce dal fatto che le bustine di zucchero non sono propriamente bustine ma piuttosto buste, ci saranno almeno 2 cucchiaini di zucchero dentro, quindi o il caffè si beve sempre in due e molto romanticamente ci si divide la bustina o gli spagnoli si ingurgitano quintalate di zucchero!!
Arriviamo finalmente al monstero che però è chiuso, vediamo giusto la porta ...



seguiamo quindi le indicazioni per il Mirador, c'è una festa in corso, con tanto di salamelle e sangria, da qui si vede tutto il complesso dell'Alhambra


Dopo esserci riposati, aver dato modo a Gianmario di bersi una sangria, iniziamo la discesa per andare verso i Banos Arabes


Percorriamo quindi la Carrera del Darro


Seguiamo la piantina ma di questi bagni neanche l'ombra, ad un certo punto però troviamo la calle banuelo, beh l'assonanza c'è, proviamo a girare.
Di nuovo una salita ed arrivati in cima il nulla, solo un bar in cui entriamo a chiedere informazioni, non faccio in tempo ad aprire la cartina per chiedere che la tipa mi chiede : "Banos ?" e ovviamente li abbiamo appena passati, dobbiamo scendere e li troveremo all'inizio della salita.
Paghiamo 2.25 euro, un prezzo un po' strano in effetti, comunque meno male, perché non dico che non siano interessanti, ma li abbiamo visti in circa 10 minuti.

A questo punto siamo veramente cotti dal caldo e tornati di nuovo in piazza decidiamo che è meglio prendere il bus turistico, il Granada city tour, che per ben 8 euro a testa ci farà fare il giro di tutta la città, l'idea è di usarlo anche la sera per fare un bel giro e vedere i monumenti illuminati.


Vorremmo sfruttare a pieno il biglietto e fare il giro completo, scopriamo però che domani la cattedrale, che vorremmo andare a visitare, è chiusa e oggi chiude alle 18.30, a questo punto non faremmo in tempo a fare tutto il giro per cui decidiamo di scendere alla fermata della cattedrale.
Certo con il senno di poi...si perché per entrare occorreva pagare e ci sembrava che dentro non ci fosse molto da vedere, per cui abbiamo investito i soldi in Tapas, in un locale li vicino.
Fa un po' impressione la cattedrale in una piazza molto piccola, forse perché noi siamo abituati a delle piazze molto aperte davanti alla cattedrali!!
insomma Marco ha preso il suo solito panino con il crudo, Francesca a Gianmario l'offerta 10 tapas, 10 euro, io invece sono sempre speranzosa di trovare i churros, per cui non prendo nulla.
Arriva il panino ed un primo piattino con due pezzi di pane con sopra la frittata, passano 5 minuti e non arriva nulla, abbiamo ordinato io e e Marco ma sono sicura di avergli detto che volevamo l'offerta, in più anche avesse capito che volevamo solo una tapas non dovremmo avere almeno il diritto di scelta?
Gianmario il suo non l'ha ancora toccato "Non vorrei che pensa che pago 10 euro per un piattino!" e Francesca "Giamma, non fare il difficile, arriveranno!" "Va beh, io vado dentro a chiedere" e gli spiegano che ci vuole tempo per cuocere, al che si tranquillizza e inizia a mangiare.
Dopo altri 5 minuti Francesca :"Quindi a che ora ci troviamo per cena?" io la guardo stranita...e lei ridendo "Ora che ci avranno portato tutto sarà ora di cena, per cui se volete andare in hotel ci vediamo dopo!" Ma per fortuna arriva la rimanenza, devo dire tutto molto buono.
Tornando in hotel a piedi scopriamo delle viette molto caratteristiche del centro storico

 Ci rilassiamo un due orette in hotel e ci ritroviamo per andare a mangiare vicino alla cattedrale in modo poi da prendere il city bus e farci il nostro giro.
La scelta del locale ci porta via un bel po' di tempo, in più trovo un posto che fa churros, ovviamente chiuso, alla fine scegliamo il ristorante "El Deseo", direi scelta azzeccatissima, quando vedono che siamo italiani ci mandano fuori una bergamasca che ci da consigli su cosa mangiare e mi spiega che giustamente i churros in estate li fanno solo per colazione visto che si mangiano con la cioccolata calda, beh non ha tutti i torti visti i 29 gradi del pomeriggio, ma io li avrei presi comunque.
Prendiamo una paella che è  dir poco buonissima




Nel tempo passato a mangiare ci rendiamo conto che non abbiamo mai visto passare il city bus, nel frattempo iniziano a suonare le campane e inizia una processione che passa proprio davanti al ristorante, vuoi dire che è per questo che non passa il bus? Cavoli ci hanno fregati!!
Alla fine ci alziamo soddisfatti, pagando 45 euro a coppia e giochiamo la nostra ultima carta, proviamo ad andare a prendere il bus in Plaza Nueva, peccato che ormai sono le 22.20, alle 23 il servizio termina ed in più sbagliamo strada!!
Percorriamo altre stradine del centro, mai fatte prima, e di nuovo penso che ci sia una qualche connessione tra la Spagna e la Thailandia, non trovo giustificabile altrimenti che nei negozi abbiano un sacco di magliette e pantaloni con gli elefanti, insomma con la Spagna c'entrano un po' poco, in più sono di nuovo identici a quelli visti in Thailandia...mah...
Sbuchiamo davanti all'hotel e io e Marco decidiamo di fermarci, io ho un male tremendo ad un piede, in più così vedo di attivarmi per comprare i biglietti per il bus che ci porterà a Malaga domani.
Provo a comprarli con l'ipad e riscontro un caso più unico che raro, comprare i biglietti on line costa di più che allo sportello, e mica poco, ben 15 euro in più in quattro, provo anche a scaricare la app per iphone, nulla...non sono 15 ma sono comunque 10, va beh tanto il tempo non ci manca, li prenderemo alla stazione.


























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