Percorriamo una strada asfaltata in un mare di lava, il paesaggio è davvero impressionante.
Per 6 anni, dal 1730 al 1736, il vulcano si scatenò e copri quasi un quarto dell'isola, portando alla formazione della più grande distesa lavica del mondo. ogni giorno si formavano nuove montagne e nuovi crateri che dopo esplodevano.,
Nel 1834 poi, si formarono altri 3 vulcani. Il vulcano Timanfaya raggiunge i 510 metri di altezza.
La visita del parco si svolge in bus, il tragitto invece per arrivare al parco può essere fatto, in parte, con i dromedari.
ECCO I DROMEDARI |
Ecco dove il vulcano è esploso
Il brutto del viaggio in bus è che si fotografa attraverso i vetri e ovviamente non si può scendere
Alla fine del giro conviene fermarsi dove c'è il ristorante e morire per il caldo che viene su dal camino dove cucinano i polli, sotto c'è lava incandescente!!!
Da come ho i capelli si desume che il vento non sia esattamente lieve qui.
Assistiamo poi all'effetto Gyser
ecco sono quelle che si vedono in lontananza, praticamente ci sono tanti piccoli muretti che proteggono le viti.
Puerto del Carmen è un villaggio di pescatori che si è trasformato in una rinomata località turistica, pranziamo qui, ovviamente a base di pesce!!
Giro digestivo nel paesello, tanti negozietti, soprattutto di pellame, e poi ripartiamo per vedere qualche spiaggia e torniamo in hotel, oggi ci vorremmo godere la piscina, ma come arriviamo arrivano le nuvole e ciao, inizia a far troppo freddo, doccia e poi cena.
Dopo una lauta colazione, oggi Marco si è mangiato le triglie....blehhh...partiamo alla volta della Cueva del Los Verdes, entriamo nelle viscere di un vulcano!!!
Una visita guidata conduce alla cavità laviche. Si tratta di un tratto di tubo lavico lungo 7,5 km, creatosi circa 5000 anni fa in seguito all'eruzione del monte Corona.
I coni lavici sono disposti su più livelli, raggiungono 40 mt di altezza e si estendono anche sott'acqua, fu utilizzata anche come rifugio durante gli attacchi dei pirati. In alcuni punti si viaggia quasi in ginocchio, preparatevi poi alla sorpresa finale, ci hanno raccomandato di non divulgare nulla, quindi sto zitta e vi lascio la sorpresa.
Proseguiamo poi verso nord, lungo la costa Teguise, dove vediamo il mare davvero in burrasca
Arriviamo quindi a Orzola, punta nord dell'isola, piccolo borgo di pescatori, pranziamo da !Os Gallegos, troviamo un cameriere che parla italiano, ci facciamo quindi consigliare e mangiamo dell'ottimo pesce.
Ci fermiamo a Jameso del Aqua, ma decidiamo di non entrare, ci hanno detto che non è male, ma è tutto artificiale.
Penultima tappa della giornata il giardino dei Cactus, sono quasi 1500 le varietà che sono state collocate in questa antica cava di pietra.
Ed infine Teguise, un piccolo paese davvero affascianante, sembra di tornare indietro nel tempo!!
Peccato che non ci sia in giro nessuno e parecchi negozi siano chiusi!!
Nessun commento:
Posta un commento