mercoledì 20 novembre 2019

CAPOVERDE ISOLA DI SAL 6/06 - 13/07/2019 - Halos Casa Resort e la deposizione delle uova di tartaruga

Eccoci pronti a partire, finalmente approfitto del mio nuovo lavoro di travel planner per utilizzare un'offerta dedicata agli operatori per andare a Capoverde.
Avevamo già tentato parecchi anni fa, quando aveva aperto il villaggio il Ventaglio, poi, per un motivo o per un altro, non siamo mai andati, ma ecco che arriva l'occasione.
Volo previsto alle 18.30, arriviamo per tempo in aeroporto e ci fiondiamo al check in.
Lo ammetto, non sono più abituata a viaggiare con i Tour Operator, a non avere già i posti assegnati, le mie belle carte d'imbarco e la possibilità di portare un bagaglio superiore ai 15 kg,...io ho 15 kg solo di creme solari!!!
Va beh, comunque il tipo ci guarda : "Immagino che vorrete i posti vicini?"
Ma figurati, tu cosa dici?  "Vanno bene anche uno di fronte all'altro?"
Davvero? Mi stai dicendo che stiamo salendo su un aereo che ha dei posti come il treno? Magari con il tavolino in mezzo? Cavoli sono spiazzata!!
Mentre ancora cerco di realizzare,  Marco mi informa che intendeva uno davanti all'altro, ah ecco!!!
Comunque no, li voglio vicini, e fu così che ci ritrovammo sulla stessa fila ma tutti e due sul corridoio, che poi vista l'immensità dell'aeromobile, sono ironica,  è andata più che bene!!!
In ogni caso già ci informano che dovremmo partire alle 19.40, va beh, finché è così!!
Peccato che nelle prossime ore passerà poi alle 20.05, 20.10, 20.35, 20.40...uno stillicidio, vi dico solo che siamo partiti alle 21.33.

So cosa state pensando, e vai di rimborso, sono passate le 3 ore!!
E invece no, perché se il volo è extracomunitario, ne devono passare 4!!
Sei ore pesantissime, posti strettissimi, nessun intrattenimento a bordo, se non i movimenti delle assistenti di volo.
Partiamo col dire, che sono d'accordo con Marco, quella mattina, forse giusto 3 ore prima, hanno interpellato un'agenzia interinale e hanno preso delle persone decisamente a casaccio, che mai nella loro vita hanno volato su un aereo, altrimenti non c'è spiegazione.
Due ore per tirare fuori il carrello, tiri e non esci, rispingi e ritiri e niente, il carrello ti si blocca addosso, magari se lo tiri fuori spostandoti di lato...posizionano bottiglie e bicchieri e quando finalmente il carrello è venuto fuori...nulla ai bicchieri non ci si arriva!!
Quando finalmente riescono a finire il servizio, iniziano queste manovre da campeggiatori improvvisati, montano una tenda nelle prime due file, scatenando la curiosità dei passeggeri che iniziano ad ipotizzare, e a farsi dei film, sul fatto che lì dentro ci sia una sauna portatile, e invece no, scopriamo poi che li dentro vanno a dormire a turno i piloti, mah...
Finalmente atterriamo, forse questo aereo ha un fuso orario tutto suo, perché l'ora dell'atterraggio che ci comunicano è decisamente sbagliata.
Dopo il disbrigo delle formalità ed il recupero bagagli, che per fortuna sono arrivati, ci caricano sul van, dove dietro c'è attaccato il carretto con le nostre valige, ed iniziano ad illustrarci i nostri doveri, primo fra tutti il famigerato briefing mattutino.
Rimaniamo stupiti dal fatto che in hotel parlino tutti in italiano, ma siamo davvero stanchi, voglio solo le chiavi e andare a dormire, domani penseremo a tutto il resto.
La stanza è enorme, anche perché non è una stanza ma un appartamento, con tanto di cucina a vista e salotto.
Siamo troppo sfatti per apprezzare , lo faremo domani.

Speravo di dormire, vista la tarda ora in cui siamo andati a letto, ho scritto ad Arianna per avvisarla che eravamo sani e salvi alle 4.59 del mattino (orario italiano, quindi 1.59 orario del posto), ed invece sono le 7.00 e siamo già svegli, ma dai!!!
Tergiversiamo un po', ma poi andiamo a fare colazione convinti di essere i primi, invece come noi, un bel po' di gente è già sveglia, ed io che avevo fatto puntare la sveglia a Marco!!
Il buffet devo dire che è abbastanza variegato, briosches di tutti i tipi, tortine, uova, salsicce, affettati, insomma ce n'è per tutti i gusti, oltre alla macchinetta che fa cappuccio, cioccolata, caffè ecc.
Mentre torniamo alla stanza faccio un po' di foto alla struttura



Praticamente le camere sono a ferro di cavallo, disposte su tre piani, hanno due camere da letto, di cui una chiusa, nel nostro caso, visto che siamo solo in due, un bel bagno grande, dove ci sono anche i prodotti base e un bel balcone con tavolo e due sedie.
Il primo impegno della giornata è per l'appunto il briefing, ore 9.00, tutti al bar della hall, ovvia presentazione dello staff, elenco delle regole, privilegi e non potevano mancare le escursioni.
Devo dire a dei buoni prezzi, noi ci siamo già prenotati da casa, con un'agenzia esterna, la Nolimits Adventure, il giro dell'isola con il Buggy, che faremo dopo domani, e questa sera il giro per vedere le deposizione delle uova di tartaruga, o almeno ci proveremo.
Pronti per andare in spiaggia, chiediamo in reception l'asciugamano per Marco, io dal mio in micro fibra non mi separo mai e me lo porto da casa, e ci dirigiamo in spiaggia.
Seguiamo la massa, si perché Halos Casa Resort, non si trova sulla spiaggia, bisogna attraversare la strada, percorrere una piccolo tratto di sterrato e si arriva.
A prima vista può sembrare lontano, ma pensando che a volte siamo stati in villaggi da 400 stanze, quando eravamo vicini alla reception, facevamo il doppio della strada per arrivare al mare, per cui...
Sdraio ce ne sono moltissime, non ci sono degli ombrelloni ma vari teli che offrono davvero molta ombra.
Ci avviciniamo al mare e...spettacolo, insomma io questo colore proprio non me lo aspettavo





In cielo le nuvole si alternano, cambia la luce ed il mare assume dei colori spettacolari.
Il mare non è calmissimo, ma neanche mosso, il bagno si può fare tranquillamente, basta contare le onde, che sono cicliche, così appena si calmano si entra di corsa.
Per pranzo il ristorante non ci delude, piatti semplici, comunque una buona scelta, sempre un tocco italiano.
Dopo pranzo ci sediamo al bar e iniziamo a chiacchierare con una coppia, con cui poi, in qualche modo, faremo tutta la vacanza, Cristina e Giovanni, ovviamente parlando di viaggi!!
Loro sono in pensione, anche loro sono venuti con un'offerta per gli operatori, abbiamo davvero tanto da raccontarci!!
Normalmente eviteremmo le ore più calde al mare, qui però, con il fatto che la temperatura è di 25°, non si soffre il caldo e quindi viene proprio voglia di stare in spiaggia.
Nel pomeriggio facciamo il primo bagno, l'acqua non è calda, ma neanche freddissima, diciamo che non si sta in ammollo per ore, ma il bagno si fa tranquillamente.
Torniamo in stanza presto, questa sera si va a vedere le tartarughe, appuntamento alle 19.50 in agenzia, che si trova poco più avanti il nostro hotel.
Andiamo quindi a mangiare con le galline, ci portiamo dietro un maglioncino e io mi porto le croc, visto che si andrà sulla spiaggia.
Meno male che ho il golf!!! Nessuno ci aveva detto che avrebbe fatto questo freddo!!!
Praticamente ci troviamo in agenzia, dove pare che altri siano stati informati che non bisognerebbe avere nulla di bianco addosso, toh, le mie croc sono giusto bianche, anche un pò brillantinate!!
Passiamo poi a caricare altri turisti, saremo in tutto 27, e dopo aver percorso strade, se così vogliamo chiamarle, per cui non ci siamo capacitati di essere arrivati incolumi, ci accampiamo in quella che dovrebbe essere una capannina, c'è chi si è portato un asciugamano per sedersi, e di nuovo io non sapevo nulla, ma soprattutto meno male che ho insistito con Marco che portasse il maglioncino, perché io ho solo uno di quei golfini da borsa fatti di carta velina, sintetica, per cui nel suo piccolo qualcosa fa, ma insomma.
Mi tengo quindi io lo zaino, che così mi copre la schiena e ci sediamo su quello che sembra un tronco, in silenzio, senza usare i cellulari, con solo la luce della luna.
Ad un certo punto mi chiedo per quando tempo però staremo qui in attesa, chiedo ad una ragazza di fianco a me "Mah a me hanno detto che rientreremo al massimo per mezzanotte" Ok va bene, almeno non c'è rischio di fare l'alba.
Dopo un tempo che sembra un'eternità, la radiolina gracchia, e ci informa che una tartaruga è arrivata, dovremo avvicinarci in silenzio e in fila indiana, ma mica ci siamo, ci ritroviamo di nuovo seduti nella sabbia, sta volta tiro fuori il sacchetto delle scarpe e ci sediamo sopra quello.
E finalmente ci fanno avvicinare, qui depositano le tartarughe caretta  caretta, una su mille arriva all'età adulta, e mentre quando sono appena nate, tutti sono da considerarsi predatori, indovinate poi, una volta che sono adulte, quando in natura non hanno manco mezzo predatore, chi invece lo diventa? L'essere umano!! Pesca (qui la carne di tartaruga è considerata afrodisiaca), ma il vero problema è la plastica, ne uccide un sacco.
Accanto alla tartaruga ci sono dei volontari che hanno posizionato delle luci rosse, le uniche che non danno fastidio, ovviamente è vietato usare il flash, ci spiegano che durante la deposizione la tartaruga è in trans, quindi non si accorge di nulla, depone anche 40/50 uova ad una profondità tale che è impossibile, una volta coperte, schiacciarle per caso, e può essere ingravidata anche 2 o 3 volte.



La serata è finita, infreddoliti ma soddisfatti.
Ci informano che una parte di quanto abbiamo pagato, verrà devoluto all'associazione che si occupa della tutela di questi magnifici animali, bene ancora più contenti.

lunedì 18 novembre 2019

03/11/18 - Ultimo giorno in giro per la città

La notte è pessima, il caldo è giusto ma qui fuori ci sono dei locali, il che vuol dire casino, c’è da dire che alle nove eravamo già a letto però.. va beh alle 8.30 scendiamo per la colazione, non siamo più soli, sono occupate altre due camere, non è più casa nostra !!
A colazione siamo comunque soli, la signora ci spiega che hanno 6 case sparse per Porto,  di cui una con piscina e giardino ed in estate si fa fuori la colazione, se fossimo venuti in estate!!
La salutiamo perché domani partiamo all’alba e lei non ci sarà, baci e abbracci, pronti a partire ma poi ci chiede dove andremo oggi, ci scrive quindi un posto dove andare a mangiare, poi con ormai un piede fuori dalla porta ci richiama di nuovo per farci vedere altro. Qui non usciamo più!! Arriviamo in piazza e per fortuna il primo bus è proprio quello arancione, ossia quello che ci serve, per cui saliamo al volo e rimaniamo a bordo fino all’ultima fermata, la numero 13, ossia al monastero.
Ad un certo punto di un tragitto percorso a 200 all'ora, , dopo essere rimasti gli unici sul bus, il suddetto si ferma, abbiamo a destra Porto e a sinistra, boh, delle macerie?
E questo è quello che ci dice il disco  : “Ora guardate alla vostra sinistra e preparatevi e restare senza parole “ beh certo mi stai facendo vedere una discarica!!
E' che questo è andato talmente veloce che quello era il disco del ritorno!!






Vista stupenda , monastero chiuso






Ci guardiamo intorno ma non troviamo null’altro da vedere per cui andiamo al ponte Don Luis, ieri abbiamo scoperto che parecchia gente sceglie questo ponte per suicidarsi.
Fermata caffè, che qui costa 80 centesimi e poi cerchiamo il palazzo Bolsa.
Attraversiamo vicoli bellissimi con piccoli negozietti.










Al palazzo si fanno solo visite guidate e sono già tutti pieni fino alle 14, lasciamo stare. Passiamo quindi alla chiesa di Sao Francesco, 7 euro per entrare? Nooo.
Tocca tornare in centro per fare ultimo shopping e poi possiamo tornare da Pedro, quello del pollo.
Percorriamo una strada mai fatta davvero carina e sbuchiamo in piazza.





Gira che ti rigira siam sempre qui !!
Finiamo per mangiare di nuovo il pollo!!
Poi di nuovo in piazza per prendere la linea Viola per andare al palazzo di cristallo. Ed eccoci, insomma, bella la scritta



I giardini










Però, sarà che è inverno, ma nulla di che, vorremmo uscire dall’altra parte per prendere il bus che ritorna in centro ma non c’è uscita, io opterei per un bus normale ma gli uomini vogliono riprender l’altro per andare di nuovo al mare, ritorniamo alla fermata e a parte lo spurgo che deve liberare uno scarico proprio lì davanti, tempo 20 minuti siamo sul bus. Oggi fa più fresco, in più, seduti davanti a noi ci sono dei tedeschi che si stanno scolando il mondo, insomma gita lunghissima, traffico a manetta, finalmente scendiamo per andare alla Laitaria a fare merenda e poi in hotel, per la nostra ultima notte.

domenica 10 novembre 2019

02/11/18 - Il mare, la Ribeira, la cattedrale e la chiesa della anime

La notte è meglio del previsto, per colazione troviamo una signora molto gentile che ci conferma che alle 9 arriverà il tecnico. Le marmellate sono fatte da lei, davvero buone.
Usciamo per andare in piazza e prendere la linea viola dello yellow bus. Abbiamo deciso di andare fino in fondo per poi scendere al Castello di formaggio.


















Pensavamo meglio, l’unica cosa bella è la passeggiata sulla spiaggia perché poi non si fa nulla se non bere un caffè e chiedo :  “c’è la toilette? “ “ Si” e qui finisce la conversazione. Ci riprovo e finalmente prende una chiave e mi porta nelle segrete. Il bus dovrebbe passare ora, ma deve essere successo qualcosa, perché aspettiamo più di 40 minuti!! Prossima fermata numero 18 per andare a mangiare al Bacalhau.

Intanto percorriamo delle strade improponibili, finalmente arriviamo e questi devono ringraziare che non vivono di mance perché avrei previsto una lunga vita di stenti. Ci sediamo e dopo 15 minuti tocca chiamarli per le ordinazioni. Chiediamo delle sardine all olio piccante. Dopo quasi un’ora ancora non sonora arrivate, ora, non è che devi prepararle, sono pronte nella scatoletta !!!
Ad un certo punto ci vede e deve essersi ricordato che esistiamo anche noi, anche se siamo stati confinanti in fondo e così arrivano le sardine. Guardo gli altri “Guai se ordinate il dolce o il caffè “ insomma il Bacalhau sarà anche buono ma ci impieghiamo 2 ore per uscire da li.
Percorriamo quindi la Ribeira







piena di locali e bancarelle, rimane che dobbiamo salire, appena vediamo la scalinata ci rendiamo conto che non ce la possiamo fare,  ma arriva in nostro aiuto una funicolare, 2.50 a testa possiamo farcela e via, in due minuti siamo su.





La cattedrale è a 2 minuti, purtroppo è chiusa per ristrutturazioni, paghiamo per entrare nel chiostro, carino pieno dì azulejo














 Una volta usciti prendiamo al volo lo yellow bus per andare al caffè Majestic in Rua Santa Catarina, come ogni sessione di shopping che si rispetti facciamo prima un lato e al ritorno l’altro. Qui i negozi di marca si mischiano con quelli "per i poracci" come diciamo io e mia figlia,  a metà via c’è anche un centro commerciale,  è pieno di castagnari che creano una fumera che a sua volta crea una nube che pare stia andando a fuoco tutta la città, hanno uno strano modo di cuocere le castagne, usano sicuramente il sale che le rende bianche e bianco rende anche il fumo, che sia un modo per trovarli? Arriviamo al Majestic e c’è la fila per entrare. Lasciamo stare.
Ci allunghiamo fino alla Iglesia delle Alma, dove ci sono, lungo la facciata da 360 metri, scene del martirio di Santa Catalina e la morte di San Francesco d'Assisi.






Ornai alla frutta andiamo in hotel, con la luce del tramonto




Abbiamo il riscaldamento!!
Per cena abbiamo deciso di andare dal pizzaiolo, usciamo e c’è una bellissima temperatura, ma il pizzaiolo e pieno fino alle 22, qui iniziano presto, sono le 19.15 ed e già tutto pieno ovunque.
Optiamo alla fine per Presto Pizza, pizza sottilissima ma buona.