giovedì 21 giugno 2018

25/04/2018 Partenza per Sofia

Pronti per la partenza, arriviamo a Malpensa più che in orario, siamo già in modalità vacanza, per cui alle 11.00 sto già morendo di fame, decidiamo di andare subito al gate, anche perché pare molto, molto lontano, ed infatti...
Mai visto un gate più triste, sembra una scena di The Walking Dead, una desolazione, non c'è nulla, non è semplicemente un gate dei poveri, quali noi siamo, considerato che siamo al terminal 1 di Malpensa ma viaggiamo Ryan air, in realtà scendendo con l'ascensore, si perché ovviamente ci hanno buttato nei sotterranei, siamo stati catapultati in un altro terminal e...Malpensa 1? E' di sopra! Queste sono le prigioni del castello!!
Vista la fame e vista l'assenza totale di punti di ristoro,  decidiamo di prendere l'ascensore ( altro dettaglio importante, non ci sono scale per risalire, quindi se decidono di confinarti, basta che mettano fuori uso l'ascensore) e risaliamo nella civiltà.
Dopo aver percorso una distanza infinita, arriviamo alla vita e prendiamo una pizza da Spontini, ci godiamo poco il tutto, perché  appena finito ci prepariamo a riattraversare il confine spazio-tempo per rientrare nei nostri confini, la distanza è tanta e finisce che altrimenti arriviamo tardi.
Saliamo sull'aereo e...non c'è verso di viaggiare senza nessuno di fianco, mannaggia, in più una ragazzina dietro di noi se ne esce con : "Non vedo l'ora di andare in cielo" Eh no amica!! Vediamo di non dire queste cose su un aereo che si sta apprestando al decollo!!
Atterriamo e questa volta, quasi manco ci provo a dire a Marco di muoverci con i mezzi pubblici e da non credere invece lui fa tipo un tentativo di avvicinamento alla postazione dei bus, ma alla fine cedo e ci facciamo chiamare un taxi.
Taxi che in 15 minuti ci porta all'hotel, per 8 euro!!
Il problema è che ci scarica davanti ad un parrucchiere e non riusciamo proprio a capire dove diavolo sia l'hotel, alla fine tocca chiedere.
Ebbene l'hotel è proprio di fianco al parrucchiere, praticamente è un negozio.
Entriamo e la ragazza, che sicuramente ci avrebbe sbranato in caso di risposta negativa, ci chiede se abbiamo prenotato, con uno sguardo leggermente... alla Shining, meno male che la risposta è si, probabilmente in caso contrario avrebbe tirato fuori un'ascia!!
Spero che il malcapitato entrato dopo di noi, a cui ovviamente, con lo stesso sguardo, pone la stessa domanda, abbia dato la nostra stessa risposta. Io so solo che non l'ho più visto!!
Ha un po' questo atteggiamento da robot, ci spiega tutto, ci indica l'ascensore e ci dice che la camera è al primo piano ma dobbiamo schiacciare il 2, ok se lo dici tu.
Usciti dall'ascensore ci troviamo davanti 2 porte di legno, senza indicato un numero...nulla...di una tristezza e poi che cavolo, la porta della camera proprio davanti all'ascensore? Già mi sto pentendo della scelta fatta.
Cavoli e adesso?? Proviamo le chiavi.
Ora, non è che sono tutti così deficienti come possiamo pensare, qui gli unici poco svegli siamo proprio noi, una porta è chiusa e l'altra, è l'accesso al corridoio dove si trovano le stanze, molto luminoso, colorato e con tante belle porticine, tra cui c'è anche la nostra.
La stanza è uno spettacolo, il bagno è bello grande e rifornito di tutto, abbiamo un salotto e poi la camera da letto con un bella vetrata rotonda.



Certo, il bellissimo spazio che potete notare tra le tende e le finestre, regala il pieno giorno già all'alba, ma niente paura, basta schiacciarci sopra le valige e così entra un po' meno luce.
Usciamo subito e, inutile dirlo, abbiamo fame, sono le 16, mica possiamo mangiare troppo, vediamo un Mcdonald's, ma si uno stuzzichino ci sta, peccato che arrivarci sembra un'impresa, sperimentiamo per la prima volta gli attraversamenti pedonali della città, che sono tutti nei sottopassi, da noi avrei dei seri problemi, i nostri sottopassi non sono esattamente sicuri, qui invece c'è tutto un mondo sotterraneo, in alcuni ci sono pub, negozi, bar e parrucchieri.
Riusciamo finalmente ad arrivare dall'altra parte della strada e ci sembra che la città sia esattamente dalla parte opposta al Mc, per cui rinunciamo e ci dirigiamo verso il palazzo della cultura ed il suo magnifico parco









Ci immettiamo quindi nella Vitosha, il famoso viale pedonale, pienissimo di gente, mi invoglia il gelato, chiedo quello di due palline e vorrei tanto avere un cono e non la coppetta, ma quando cerco di farmi capire e chiedere il cono, la tipa prende la coppetta e mi dice un qualcosa che è tipo : "Va beh, è lo stesso" Beh...insomma!!
Il gelato non è male e Marco poco più avanti prende una sorta di focaccia, davanti al palazzo del tribunale


E dopo aver passeggiato ancora un po', sono le 18, che facciamo? Tornare in hotel per uscire 15 minuti dopo per la cena non ha senso, ma anche girare ancora...siamo un po' stanchi.
Va beh, chissene, sediamoci in un ristorante e pace, mangeremo con le galline.
Che dire, avremmo mangiato con le galline se ci avessero portato da mangiare!
Praticamente ci sediamo, ordiniamo un'insalata con pollo per me e del salmone per Marco, e una focaccia liscia.
Dopo poco arriva la mia insalata, arriva la focaccia, arrivo a metà insalata, finisco l'insalata e Marco è ancora a bocca asciutta.
Proviamo a fermare la cameriera, ci guarda e ci fa un chiaro cenno che ha un solo significato :"Calma"
Allora calma fino ad un certo punto, i nostri vicini arrivati 20 minuti dopo di noi hanno già finito, arrivano portate a tutti i tavoli!!!
Il problema è che la nostra cameriera è sparita, proviamo con l'altra, ci dice che arriva e manco a dirlo, non è mai arrivata.
Ci stiamo davvero arrabbiando, finalmente torna la nostra cameriera e ci dice che arriverà presto, e lo spero!!!
Praticamente ci siamo seduti alle 18 e abbiamo finito alle 20, non male!!
La nostra vicina di tavolo americana, che ha ordinato la pasta al ragù ed ha iniziato a mangiarla dopo circa 20 minuti, una roba da pelle d'oca, ci dice che qui i ritmi sono questi, bene ci organizzeremo per domani!!
Tornati in hotel, siamo stanchi morti, ma troviamo il tempo per prenotare la gita al monastero di Rila, con uno shuttle.

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