martedì 18 dicembre 2018

11/08/2018 Baie Sainte-Catherine e Taodussac

Dopo la colazione da McDonald's, lasciamo Phil-Phil, e circondati da moto, potrei dire come se piovesse, ma è più indicato dire, come se qui facesse caldo tutto l'anno, partiamo verso nord.
Ci fermiamo a Baie Saint-Paul, facciamo un giro nella via centrale, anche perché mi sono appena ricordata che mi sono dimenticata il cappello per l'escursione per l'avvistamento delle balene, pare faccia freddo ed io, con la mia sinusite, senza cappello, sono morta.
Il problema è che sono circondata da cappelli di lana, ma costano da un minimo di 50 dollari, quelli belli crespi, tipo infeltriti dopo un lavaggio a 60 gradi in lavatrice, ai 145 dollari per quelli di lana di Alpaca, in tutti e due casi...no!!!
Ripartiamo e la zona di Charlevoix, ci offre dei bei panorami, con le maree del San Lorenzo
E poi troviamo un allevamento di Alpaca, decidiamo di entrare, compro finalmente il cappello, che ha un prezzo decente, a quanto pare la lana di baby alpaca, costa meno dell'alpaca adulto!!
Abbiamo l'utopica illusione che l'aver comprato sia un lasciapassare per andare a vedere l'allevamento, invece no, è richiesto un pagamento, per cui rinunciamo e, come probabilmente fanno in tanti, ci accostiamo a bordo strada e rubiamo qualche foto.

Ci fermiamo a mangiare lungo la strada un club sandwich, che decisamente non sanno fare, e Marco prende un Hot Dog, ma manco questo riescono a fare, ci mettono il pomodoro!!
Ultima sosta prima di arrivare, di nuovo il fiume è in piena bassa marea


Ed eccoci a "Au Gite de la Chute", dove ci accoglie un simpaticissimo e gentilissimo Jean-Francois.
Ci porta alla nostra camera, che ha il bagno all'esterno, ma è comunque solo per noi, ha la porta proprio di fronte a quella della nostra stanza e c'è una tenda che permette di isolare il pezzetto di attraversamento tra la stanza e il bagno, in modo da poter lasciare, se vogliamo, le porte aperte.
Quando scendiamo ci presenta sua moglie e chiedo se c'è per caso una lavanderia, la risposta è negativa, ma prontamente si offrono di farcela loro, dopo varie insistenze accetto, ma pretendo di mettere io la biancheria nella lavatrice, qui si parla di roba tossica!!!
JF ci da poi una mappa e ci indica i vari posti dove mangiare e dove andare, ci consiglia Tadoussac, che si raggiunge con il traghetto gratuito in macchina.
Ci spiega poi che lasciano sempre a disposizione bevande e snack, qualora ne avessimo voglia.
Ci sentiamo proprio a casa!!
Partiamo quindi per Tadoussac e attraversiamo il fiordo
Percorriamo quindi la Route des Baleines
Facciamo tutte le fermate di rito per avvistare le balene, ma ovviamente non ne vediamo neanche una!!
Arriviamo fino al villaggio indiano dove ne approfittiamo per fare benzina a poco e poi torniamo a prendere il traghetto per rientrare.
Andiamo a cenare vicino all'hotel, Marco prende un buonissimo filetto, io prendo una pepperoni pizza, ma niente a che vedere con quella americana, il salame non è assolutamente piccante, sembra quasi affumicato!!
Le due cameriere poi, sono sull'orlo della pensione, corrono come delle matte ma sembrano davvero affaticate!!!

venerdì 7 dicembre 2018

10/08/18 Quebec City e L'Ile d'Orleans

Ma cavoli, siamo in Canada!!! Cos'è questo caldo pazzesco, che nel mezzo della notte ci costringe ad accendere il climatizzatore?
Ci svegliamo alle 7.30 e mentre siamo già in macchina, vedo Phil-Phil, con tanto di canotta anni 60, che sta già facendo le camere, è ovvio che qui fa tutto lui, e ci viene incontro agitando una mano. Apro la portiera e mi dice che ha controllato l'indirizzo esatto della banca, prendo nota...davvero gentile.
A questo punto impostiamo questo come indirizzo sul navigatore e partiamo. Devo dire che non è una città trafficata, certo vicino alla città vecchia ci sono un po' di macchine, ma non è certo una cosa esagerata.
Troviamo un parcheggio e ci dirigiamo verso le mura. Il centro storico è patrimonio dell' UNESCO ed è davvero un gioiellino.
Iniziamo con il dire che la banca non l'abbiamo trovata, per cui abbiamo fatto le prime compere con la carta di credito, abbiamo recuperato la piantina della città ed esplorato.
Esplorato un po' a caso perché io ieri sera mi ero fatta una bella lista, divisa tra città vecchia e nuova, di cosa andare a vedere, peccato che appena arrivati, apro la borsa e boh, non la trovo più, a memoria mi ricordo più o meno, ma cavoli!!
C'è la parte alta, dove c'è il castello, e la parte bassa, ma ovviamente noi non abbiamo capito un tubo, per cui convinti siamo stati convinti sino a dopo il pranzo di aver visto sia la parte alta che bassa...ma la parte bassa è davvero tanto, tanto bassa!!
Partiamo dalla mattina, quando entriamo dalla parte alta, le mura si possono percorrere a piedi per un totale di 4,6 km.



Arriviamo a Le Chateau Frontenac, costruito nel 1893 dalla Canadian Pacific Railway, per aggiungersi alla sua catena di hotel di lusso, pare sia il più fotografato del mondo, si trova in cima a Cap Diamant, su uno sperone a picco sul St. Lawrence.



La Terrasse Dufferin

Da qui parte anche la funicolare per la città bassa.
Ecco, sempre nella parte alta, la piazza e le statue, ci sono vari mercatini e artisti di strada, nonché un ufficio di cambio!!



Dopo aver visto il magnifico negozio del Natale, proseguiamo convinti, a seguito di una piccola pendenza in discesa di essere già nella città bassa


Ed ecco che guardando la piantina, mi accorgo di piccole differenze nelle scritte delle vie, si perché se hai una città bassa e una alta nella stessa piantina, come cavolo fai a distinguere quali sono le vie di una e quali dell'altra?
Quindi mi rendo conto che probabilmente non abbiamo ancora visto nulla!!
Cerchiamo quindi di seguire le indicazioni per l'hotel du Parliament, costruito nel 1886, siccome si trova nella città bassa, almeno in quel momento sapremo di esserci arrivati





Ci ritroviamo quindi fuori dalle mura al Parc des Champs de Bataille, è un grossissimo parco dove si trova le Plaines d'Abraham, il luogo in cui nel 1759, si svolse la battaglia tra inglesi e francesi, ci sono parecchi cannoni da vedere, per noi non è stato però nulla di che, rientriamo quindi nella mura e ci fermiamo per pranzo.
Ci sono un sacco di ristoranti, che però sono un sacco cari, troviamo quindi un bugigattolo, dove siamo dentro solo noi, ed è un po' inquietante, ma ci accontentiamo e poi proseguiamo il nostro giro.

Ad un certo punto, vediamo una scala che si affaccia su un vialetto strapieno di gente, abbiamo appena trovato la città vecchia.
E' strapiena di gente, negozi, casino, le strade qui sono molto più strette e c'è la fila di gente che vuole prendere la funicolare per andare su.
Iniziamo il giro e scopriamo l'Eglise Notre-Dame de Victoires, costruita nel 1688, è la più antica chiesa in pietra dell'America settentrionale, al soffitto è appeso quello che è ritenuto un amuleto per le  traversate dell'oceano, è il modellino di una nave in legno, la brézé.
Ed incredibilmente questa era sull'elenco che avevo fatto!!

Ecco Place Royal
Il musée de la Civilisation, un po' pacchiano, con il Big Ben giallo
E, dopo aver preso un gelato ed un dolcetto, scopriamo anche tanti dipinti e/o murales, davvero splendidi





Direi che abbiamo finito, ci dirigiamo quindi alla macchina, andiamo al terminale a pagare il parcheggio, che per tutto il giorno dovrebbe essere 20$ canadesi, e la macchinetta mi spara 48, ok lo rifaccio e scelgo un'altra opzione, sempre peggio, viene 52, riprovo, seguo le istruzioni e nulla, 38, ma qui stiamo dando davvero i numeri!!!
Con molta vergogna vado a chiamare il tipo all'ingresso, gli spiego che non capisco il perché ma non riesco a pagare il giusto, arriva... guarda...praticamente avremmo dovuto infilare la carta, senza scegliere nulla, ed in questo modo ci avrebbe addebitato la giornata. Ho capito ma non era mica chiaro però? Se come infilo il biglietto mi vengono fuori delle opzioni tra cui scegliere, io deduco che devo scegliere qualcosa no?
Insomma, torniamo al motel, dopo una rinfrescante doccia, e dopo aver letto sulla guida che c'è una cioccolateria, dove fanno anche il cioccolato con le gocce di sciroppo d'acero, sull'isola d'Orleans, decidiamo di andarci.
Ovviamente ha appena chiuso, pazienza, facciamo una passeggiata, ma cosa più importante, venendo qui abbiamo visto le famose cascate di Montmorency, che dopo andremo a vedere. Intanto da qui si vede Quebec City


Ripercorriamo il ponte e cerchiamo di capire come arrivare alle cascate, perché ovviamente al nostro navigatore non sono gradite, per cui non ci vuole portare, riusciamo però a fregarlo, perché abbiamo scoperto che c'è un ristorante che da sulle cascate, e pare che questo gli sia gradito.
Ci ritroviamo quindi nella parte alta, pare si debba pagare, ma qui non c'è nessuno, c'è giusto la funicolare che porta di sotto, e pare che da giù si vedano molto meglio, per cui di nuovo in macchina per cercare come arrivarci.
E lo troviamo!! Ma c'è una specie di casello, che facciamo? Rimaniamo quindi fermi, ci passa di fianco una macchina con un tipo che ci indica di seguirlo, ok facciamolo, ed in effetti questi caselli sono vuoti, per cui non si paga manco qui, parcheggiamo e andiamo a vedere queste cascate

Come potete notare, sopra c'è una passerella per chi volesse passarci sopra.
Per cena andiamo da St.Hubert, le recensioni non sono male, e a parte che parlano sempre un francese parecchio incomprensibile, tale Sebastien ci porta i nostri Club Sandwich ed hamburger, per una prezzo decente.
Prima di andare a dormire ci viene in mente che ci manca l'acqua, mi accorgo quindi che all'inizio del parcheggio del nostro hotel sembra ci sia una specie di negozietto.
Entro e siamo nel cliché del motel, il negozietto ha una carterva di roba impilata, trovo l'acqua ma anche una montagna di riviste pornografiche in bella vista, quindi è buona norma comprarle per chi soggiorna qui?

sabato 24 novembre 2018

09/08/18 Canada, Quebec

Abbiamo dormito benissimo, e se il buongiorno si vede dal mattino, siamo decisamente a posto, perché la colazione è una cosa davvero fantastica.
Prima arriva la frutta
Poi arriva il pane caldo, la marmellata, il miele, le uova e, sapendo che siamo italiani...
esatto, arriva la Moka, portata da Frank, il cugino di J.P, che è di origine italiana, devo dire che lo parla anche bene.
Il problema di queste colazione è che non sai mai quando sono finite, da noi cappuccio e brioche, finito quello sei a posto, qui ogni volta che pensi che sia finita, arriva altro.
Noi però abbiamo un lungo viaggio oggi, dobbiamo arrivare in Canada, per cui non possiamo tardare troppo, facciamo quindi quelli che si alzano, nella speranza di non offendere nessuno.
Una volta caricate le valige andiamo in cucina a salutare Frank, che ci presenta la moglie, gli spieghiamo che dobbiamo andare visto il lungo viaggio e partiamo.
La strada verso il Canada è molto umida, nel senso che ogni due per tre, butta giù delle bombe d'acqua, ma davvero bombe. Ad un certo punto siamo costretti a fermarci, con i tergicristalli a mille, non riusciamo a vedere assolutamente nulla.
La strada è una scenic View davvero bella, laghi, boschi, ci fermiamo per una sosta pipì, mi tocca farla alla velocità della luce, ho una paura folle, il water è un buco nel pavimento ed in più qui dentro è pieno di insetti!!
Fuori però è davvero bello

Siamo arrivati nell'ultima città degli Stati Unita, Jackman, decidiamo quindi di fermarci a mangiare qui.
Praticamente mangiamo in un supermercato, nel senso che, davanti allo scaffale dei dolci, c'è un banco dove cucinano hamburger, okay, tanto non c'è altro
Beh dai, non abbiamo mangiato male, certo siamo passati dai lobster roll a mangiare nelle corsie dei supermercati!!!
Dopo il lauto pasto, arriviamo al confine con il Canada, per fortuna non ci sono tante macchine, per cui arriva velocemente io nostro turno, e dentro di me sto sperando che non venga fuori anche qui il problema con il passaporto. Solite domande di rito : "Avete parenti in Canada? Conoscete qualcuno in Canada?" Io vorrei proprio sapere chi risponde si, anche se può essere vero. Alla domanda "avete cibo?" molto candidamente, e forse per distrarlo da qualsiasi problema con il mio passaporto, alzo la confezione delle M&M's. A questo punto ci chiede un qualcosa che proprio non riusciamo a capire, quindi ce lo ripete due volte in inglese (sembriamo proprio dei cretini) alla fine riusciamo a capire che vuole solo che tiriamo giù i finestrini dietro, avendo i vostri oscurati, potremmo nascondere qualcuno. Insomma attraversiamo e...qui è un altro mondo!! Intanto siamo passati dal cielo nero, ad un pallido sole, e poi ci sono un sacco di fiori!! Ma la cosa davvero pazzesca è che...non c'è un ufficio di cambio? Ma scusate, da che mondo e mondo alla frontiera ci sono uffici di cambio e qui nulla? Noi abbiamo 35 dollari canadesi in tasca, dobbiamo trovare per forza da cambiare!!!
Ed eccoci arrivati al Motel Beauport Inn, che dire...siamo arrivati nel motel di Psyco. L'insegna sta cedendo a pezzi, passiamo con la macchina dalla reception e c'è un biglietto con su scritto "Torno alle 17.15", guardo l'ora, sono le 15.00. Ma dove siamo finiti!!!
Abbiamo visto un Mc, andiamo li a passare questo tempo che ci avanza.
Qui il Mc è un posto per vecchi, sono tutti anziani, vestiti tutti in modo improponibile!!
Sono le 16.30, sono stufa, facciamo benzina, che qui costa di più che negli USA, e poi torniamo al Motel.
Il tipo è tornato, quando cerco di fargli pesare il fatto che eravamo già qui un'ora fa, non mi considera proprio  e prosegue con il suo discorso come se nulla fosse. Mi parla in francese, se questa strana lingua possa essere definita francese!! E' tutto un biascicare, e lui non mi sembra ubriaco. Ci da le chiavi ed entrando in questa stanza, come per magia, ci ritroviamo negli anni 90, davvero portentoso questo motel!!
La TV con il tubo catodico!!!!


Detto questo la stanza è più che decente, pulitissimo, certo gli asciugamani non sono quelli del LimeRock Inn, ma manco io a casa ho quegli asciugamani!!!
E la password del wi-fi? Philphil, vuoi vedere che lui si chiama Phil?
Mi viene in mente che siamo sempre senza soldi, per cui torno in reception per chiedere dove possiamo andare per cambiare, mi spiega che c'è una banca in piazza Royal nella città vecchia, benissimo, domani tanto saremo lì.
Siccome voglia di uscire pari a zero, ordiniamo sul sito di Domino's Pizza, alle 19,30 il tipo bussa puntuale alla nostra porta e alle 21.20 siamo già a dormire.