Alle 12 dobbiamo uscire per andare in aeroporto, per cui passo tutto il tragitto in macchina a cercare di risolvere questo annoso problema.
Siccome l'ansia, per il problema non ancora risolto, non basta, ci si mette anche Arianna, che ci ha accompagnati, e che adesso si sta preoccupando di sbagliare strada per tornare, di non riuscire a mettere la macchina nel box, che si rompa la macchina...manca solo che mi dica che ha paura che venga rapita dagli alieni, poi le abbiamo dette tutte.
Per cui dopo aver passato il controllo, rimango con il telefono in mano in attesa che la figlia disgraziata mi dica che è arrivata a casa sana e salva!!
Ma torniamo al tanto agognato viaggio, siamo in fila per l'imbarco e dietro di me ho decisamente qualcuno che beve troppo, io purtroppo lo sento lontano un chilometro ed indovinate un po' chi mi ritrovo seduto di fianco sull'aereo? Esatto !! Il tipo che puzza di alcool!!
Siamo su un volo British, ed è proprio vero che non si impara mai dal meglio ma dal peggio, non poteva essere che la Ryanair imparava dalla British e non faceva pagare le bevande? No è la British che ha imparato dalla Ryanair, per cui, vuoi la bottiglietta d'acqua? La paghi...o forse no! Si perché avremmo anche pagato, ma quando arriva il nostro turno, passo la carta e...linea persa e mai più ripresa, grazie British!!
Arriviamo quindi all'imbarco per Boston, gente davvero strana, tra cui una ragazza, la cui priorità è mettere lo smalto sui piedi, tanto da essere disposta a camminare verso l'imbarco a piedi nudi, su questo lindo pavimento, per non rovinarlo, ma ti pare???
Saliamo sull'aereo e, devo essere proprio sfortunata perché, quando siamo già seduti arriva una comitiva di africani, mamma, papà e tipo 6 figli, con dei bagagli a mano più grossi delle nostre valige medie-grandi da stiva, che non sanno più dove mettere, ma soprattutto non sanno dove mettersi loro!! Le valige vengono sparpagliate per tutto l'aereo e dentro di me spero che il posto di fianco al mio rimanga libero, ma ovviamente non posso essere così fortunata e quindi mi ritrovo di fianco uno dei tanti figli, una ragazzina di circa 10 anni, che giuro, non sono assolutamente razzista, ma gli odori per me sono un vero problema, questa puzza di formaggio, ma quello avariato!!
Insomma, giusto perché niente fila liscio, rimaniamo anche fermi sulla pista per 1ora e 45 minuti perché pare ci sia un problema all'ala, ora, non mi sembra che questa sia una parte dell'aereo proprio di poco conto, vediamo di sistemarla per bene!!
Finalmente partiamo e a parte il fatto, che verso la fine del viaggio mi ritrovo la ragazzina che mi dorme addosso ed i suoi voluminosi capelli in faccia, fila tutto liscio, complimenti ai manutentori che hanno riparato bene l'ala.
Ma non c'è limite ad un viaggio iniziato male, ed infatti, non può che finire peggio!!!
Arriviamo al controllo passaporti, il tipo passa il mio e...faccia brutta, lo ripassa e ...peggio!! Mi guarda, come se fossi già colpevole, e mi chiede :"Ma ha fatto l'Esta?"
Facciamo che ti concedo la domanda perché non ci conosciamo, ma ti pare che possa non aver fatto l'Esta?
"Certo che l'ho fatto"
"Ce l'ha qui?"
E così lo cerco e glielo do, nel frattempo ci chiede quanto ci fermiamo, e io faccio un errore davvero grosso, faccio il conto dei giorni e dico "24 years" esatto non giorni, gli dico 24 anni!!!
Quello, giustamente, strabuzza gli occhi, con Marco che mi corregge subito correndo ai ripari, ma ormai il danno è fatto, per cui ci chiede :
"Avete il biglietto di ritorno ?"
"Si ce l'abbiamo, se vuole glielo faccio vedere, abbiamo anche una figlia a casa!"
Ok, pare abbia capito che ho sbagliato, ma lui continua a trafficare, al che mi viene in mente che avevo avuto un problema anche a New York, quindi nel mio "imperfettissimo" inglese provo a spiegare questa cosa, ossia che anche al suo collega a New York, nel 2015, era probabilmente successa la stessa cosa, ossia il lettore legge una D invece di uno 0 e così il mio Esta non si trova.
"Ha ragione, adesso lo vedo!" meno male, penso...e invece no!! "Io per questioni di sicurezza devo farvi autorizzare, mi dispiace!". Certo che dopo avergli detto che intendo fermarmi 24 anni, non posso proprio dargli tutti i torti!!
Detto questo, si tiene i nostri passaporti e ci mette di lato, in attesa, passano 10 minuti, 15, 20...e che cavoli, sono già quasi le 22!!
Finalmente arriva una tipa che ci scorta in una stanza blindata, dove c'è parecchia gente, dai messicani, che ovviamente faticano ad entrare, a gente a cui stanno aprendo i bagagli, ad una stordita italiana, che tiene occupata l'addetta per 40 minuti, perché non ha fatto l'Esta, ma sei normale? A casa, devi tornartene a casa!!
Passa un'ora e siamo ancora qui, Marco inizia a dare i numeri "Te lo strappo quel passaporto, appena torniamo a casa sparisce!" Peccato che non sia l'unica con questo problema qui dentro, probabilmente basta una minima sbavatura nella stampa e viene fuori il casino.
Nel frattempo ci impensieriscono i bagagli, li avranno scaricati almeno un'ora fa, saranno ancora sul nastro a girare? Ma, come nelle migliori favole, entra in scena la nostra fatina, che al posto della bacchetta regge una cartelletta su cui sono appuntati i nostri nomi, che riscontra non appena chiede chi era sul volo British e ci informa che i bagagli sono qui fuori al sicuro, un pensiero in meno.
Nell'attesa, entro in un loop, per cui continuo a ripetermi mentalmente il discorsetto che dovrò fare, per cercare di renderlo il più comprensibile, poi la tipa ci chiama, neanche mi guarda, mette un timbro e ci fa uscire. Se non fosse che è davvero tardi, sarei quasi arrabbiata, tutta questa scena e poi solo un timbro??? E il mio discorsetto??
Finalmente usciamo da questo cavolo di aeroporto, prendiamo al volo un taxi e alle 23.30 arriviamo finalmente allo Yotel di Boston. Siccome siamo stanchi morti e decisamente provati, non poteva aspettarci altro che un check in tutto automatizzato, ok...facciamolo. Seguiamo le istruzioni quindi, passo la carta di credito, mi riconosce e...adesso? Boh non si capisce nulla!! Disperati guardiamo lo schermo, sotto, sopra, di fianco, vomiterà fuori le carte della stanza da qualche parte no?
Per fortuna, anche se è tutto automatico, c'è personale presente h24, per cui corre in nostro aiuto il tipo che ci spiega che avremmo dovuto prendere le carte, che in realtà nella nostra postazione non ci sono, ma che sono in quella di fianco e passarle sul lettore per farle attivare. Ah!! Ormai è tardi però, quindi ce le fa lui.
Siamo all'11 piano, la nostra "cabina" è la 1129, dico cabina perché siamo praticamente su un'astronave!!
PORTA DELLA DOCCIA E PORTA PER IL WC |
IL PANNELLO DI CONTROLLO, OLTRE LA TV SI DECIDE ANCHE IL COLORE DELLA LUCE |
Ed ecco invece il mio diario di viaggio, lo so, le scritte sono in tedesco, non ho trovato altro, ma è davvero carino!!
La camera è piccola, ma ha tutto ed è molto pulita. Il letto sembra in realtà un divano letto, ma è un letto vero e proprio, comodissimo, con un meccanismo automatico permette di aprirlo e chiuderlo, il bagno invece è più che spazioso. All'ultimo piano c'è poi un rooftop bar, da cui si gode di un bellissimo panorama.
Si decidete poi di non farvi fare la stanza, vi accrediteranno 5 dollari da spendere al bar.
Noi siamo davvero cotti, non ci resta che andare a dormire e sperare di non risentire troppo del fuso orario!!!
Parliamo invece un attimo del mio lavoro di Travel Planner, se volete andare via per Capodanno, questo è il momento di pensarci, altrimenti i prezzi aumentano e le strutture si esauriscono.
Per chi vuol vedere a lungo, ma davvero lungo lungo termine, c'è una bellissima offerta per Cayo Largo, in un villaggio Eden, che per la partenza del 5 maggio vuole 1.100 euro a testa in All Inclusive.
Ma qualsiasi cosa cerchiate, chiedete e cercherò di accontentarvi!!
E poi...iscrivetevi al blog!!!